Rimozione stent ureterale double-j
Buonasera. Il giorno 03/04/2014 sono stato sopposto ad intervento di uteroscopia destra e litotrissia con energia balistica di un calcolo del tratto intramurale dell'uretere e mi è stato posizionato uno stent ureterale. L'intervento è stato preceduto da un'anestesia locale nella zona lombare. Vorrei chiedere se è possibile avere qualche informazione in merito alla procedura di rimozione dello stent e in particolare sull'anestesia.
Vi ringrazio in anticipo per il Vostro interessamento.
Vi ringrazio in anticipo per il Vostro interessamento.
[#1]
Gentile Signore,
tutto sommato, considerato che lei si qualifica come maschio, magari non ha effettuato una "uteroscopia" ... (che ne dice?) .... quanto piuttosto una "ureteroscopia"! Al termine di questo intervento viene infatti quasi sempre lasciato appunto una endoprotesi ureterale (stent, o doppio-j) che serve a garantire lo scarico delle urine dal rene che potrebbe essere ostacolata dalla reazione infiammatoria delle pareti dell'uretere, dovuta alla presenza del calcolo, ma anche per il passaggio dello strumento endoscopico. Questo stent viene lasciato per il tempo ragionevolmente più breve possibile, che a seconda delle modalità dell'intervento varia abitualmente tra 5 ed i 10 giorni. Noi da tempo utilizziamo degli stent dotati di un artifizio che ne rende possibile l'estrazione dall'esterno senza ulteriore endoscopia. Nei centri dove questa soluzione non viene adottata, gli stent devono essere rimossi endoscopicamente. In genere per questa rapida procedura si utilizza un sottile strumento flessibile che permette di eseguire la manovra in semplice anestesia da contatto, a fronte di un lieve e breve fastidio. Non è quindi necessaria una vera anestesia, tanto che si può parlare di una procedura ambulatoriale. Talora vi possono però essere delle abitudini diverse, per questo motivo è opportuno che, se ha dei dubbi, lei chiarisca al più presto, riparlandone con il nostro Collega che l'ha operata.
Saluti
tutto sommato, considerato che lei si qualifica come maschio, magari non ha effettuato una "uteroscopia" ... (che ne dice?) .... quanto piuttosto una "ureteroscopia"! Al termine di questo intervento viene infatti quasi sempre lasciato appunto una endoprotesi ureterale (stent, o doppio-j) che serve a garantire lo scarico delle urine dal rene che potrebbe essere ostacolata dalla reazione infiammatoria delle pareti dell'uretere, dovuta alla presenza del calcolo, ma anche per il passaggio dello strumento endoscopico. Questo stent viene lasciato per il tempo ragionevolmente più breve possibile, che a seconda delle modalità dell'intervento varia abitualmente tra 5 ed i 10 giorni. Noi da tempo utilizziamo degli stent dotati di un artifizio che ne rende possibile l'estrazione dall'esterno senza ulteriore endoscopia. Nei centri dove questa soluzione non viene adottata, gli stent devono essere rimossi endoscopicamente. In genere per questa rapida procedura si utilizza un sottile strumento flessibile che permette di eseguire la manovra in semplice anestesia da contatto, a fronte di un lieve e breve fastidio. Non è quindi necessaria una vera anestesia, tanto che si può parlare di una procedura ambulatoriale. Talora vi possono però essere delle abitudini diverse, per questo motivo è opportuno che, se ha dei dubbi, lei chiarisca al più presto, riparlandone con il nostro Collega che l'ha operata.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.6k visite dal 05/04/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.