Secrezione mattutina giallastra dal meato uretrale
Gentili medici;
soffro di prostatite cronica non grave da anni ma stamane mi è capitata una cosa:
in pratica ho ritrovato negli slip una abbondante secrezione densa tipo muco giallo-trasparente ma limpida e non biancastra opalescente e filante come lo sperma, accompagnata da bruciore ad urinare e fuoriuscita di prime urine più scure e torbide.
Adesso sembra non abbia disturbi particolare ed urino normalmente.
Questa secrezione era compatta ma tenera con consistenza gelatinosa, color miele trasparente (molto simile al catarro) e non aveva odori.
Circa saranno stati 3 - 5 ml.
Mi spiegate il nesso con la prostatite?
GRAZIE
soffro di prostatite cronica non grave da anni ma stamane mi è capitata una cosa:
in pratica ho ritrovato negli slip una abbondante secrezione densa tipo muco giallo-trasparente ma limpida e non biancastra opalescente e filante come lo sperma, accompagnata da bruciore ad urinare e fuoriuscita di prime urine più scure e torbide.
Adesso sembra non abbia disturbi particolare ed urino normalmente.
Questa secrezione era compatta ma tenera con consistenza gelatinosa, color miele trasparente (molto simile al catarro) e non aveva odori.
Circa saranno stati 3 - 5 ml.
Mi spiegate il nesso con la prostatite?
GRAZIE
[#1]
Dr. Giovanni Beretta
Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo
56.8k 1.2k
Gentile lettore,
da quello che ci scrive potrebbe essere naturale e facile pensare ad una recidiva della sua "vecchia" infiammazione prostatica però ora bisogna risentire in diretta il suo urologo di riferimento.
Se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .
Un cordiale saluto.
da quello che ci scrive potrebbe essere naturale e facile pensare ad una recidiva della sua "vecchia" infiammazione prostatica però ora bisogna risentire in diretta il suo urologo di riferimento.
Se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#4]
Ex utente
La ringrazio moltissimo della Sua risposta,
cmq stamane tutto ok, quindi potrebbe essere una polluzione (?).
Gli ultimi esami colturali (eseguiti a distanza di mesi dalle terapie antibiotiche) su sperma e urine primo getto hanno dato esito negativo per sviluppo batterico.
Secondo l' urologo le prostatiti si automantengono anche in assenza di infezioni.
Vorrei fare queste domande, con tutti i limiti di una consulenza a distanza e indipendentemente dal problema riscontrato ieri:
1] Se gli esami batteriologici sono negativi siamo sicuri al 100% che trattasi di prostatite abatterica non infettiva e quindi inutile assumere antibiotici?
2] L' abbondate vascolarizzazione intra e perighiandolare come confermato dall' ecografia associato a dolore nella visita digitale e sintomatologia tipica della prostatite, sono segnali certi che in ogni caso è presente un processo infiammatorio a carico della ghiandola?
3] Il mio medico di famiglia mi aveva parlato dell' estratto di polline visto gli scarsi successi con la Serenoa. Mi può spiegare sintetizzando il meccanismo d' azione di questo prodotto "apistico"?
Gradirei una risposta anche breve alle singole domande.
La ringrazio ancora e Le auguro Buona Domenica.
CORDIALI SALUTI
cmq stamane tutto ok, quindi potrebbe essere una polluzione (?).
Gli ultimi esami colturali (eseguiti a distanza di mesi dalle terapie antibiotiche) su sperma e urine primo getto hanno dato esito negativo per sviluppo batterico.
Secondo l' urologo le prostatiti si automantengono anche in assenza di infezioni.
Vorrei fare queste domande, con tutti i limiti di una consulenza a distanza e indipendentemente dal problema riscontrato ieri:
1] Se gli esami batteriologici sono negativi siamo sicuri al 100% che trattasi di prostatite abatterica non infettiva e quindi inutile assumere antibiotici?
2] L' abbondate vascolarizzazione intra e perighiandolare come confermato dall' ecografia associato a dolore nella visita digitale e sintomatologia tipica della prostatite, sono segnali certi che in ogni caso è presente un processo infiammatorio a carico della ghiandola?
3] Il mio medico di famiglia mi aveva parlato dell' estratto di polline visto gli scarsi successi con la Serenoa. Mi può spiegare sintetizzando il meccanismo d' azione di questo prodotto "apistico"?
Gradirei una risposta anche breve alle singole domande.
La ringrazio ancora e Le auguro Buona Domenica.
CORDIALI SALUTI
[#5]
Dr. Giovanni Beretta
Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo
56.8k 1.2k
Alle prime due domande le rispondo con due sintetici e precisi sì e la rimando alla mio lavoro, sempre presente su Medicitalia:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html ;
infine alla terza questione, da lei sollevata, le rispondo dicendole che l'estratto di polline sembra contenere alcuni fattori antinfiammatori e sembra prevenire eventuali aggressioni microbiche, rafforzando le nostre difese immunitarie; detto questo poi le devo pure dire che gli esatti meccanismi biochimici, attraverso i quali questo prodotto, chimicamente complesso, agisce, non sono stati ancora del tutto chiariti e, per questo motivo, viene catalogato tra gli integratori alimentari.
Un cordiale saluto.
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html ;
infine alla terza questione, da lei sollevata, le rispondo dicendole che l'estratto di polline sembra contenere alcuni fattori antinfiammatori e sembra prevenire eventuali aggressioni microbiche, rafforzando le nostre difese immunitarie; detto questo poi le devo pure dire che gli esatti meccanismi biochimici, attraverso i quali questo prodotto, chimicamente complesso, agisce, non sono stati ancora del tutto chiariti e, per questo motivo, viene catalogato tra gli integratori alimentari.
Un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2k visite dal 05/04/2014.
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