macchiette rosse nel solco prepuziale

Nel solco balano prepuziale ( cioè nel punto dove il prepuzio si collega con la corona del glande) ho da alcuni anni un po' di infiammazione: alcune piccole macchiette rosse localizzate solo lì, che tendono - molto raramente - a sanguinare. Dopo varie visite dermatologiche (che si sono concluse con una serie di creme che non hanno dato esiti positivi: Losalide, Dramigel,Fucidin), mi sono fatto visitare da due urologi: uno mi ha diagnosticato "Note di eritroplasia di Queyrat" e mi ha effettuato un prelievo bioptico (piuttosto doloroso!) CHE NON HA AVUTO ESITO perchè il "reperto" non è risultato sufficiente per una diagnosi istologica (l'unico esito utile è derivato dall' immunoflurescenza, che ha riscontrato una assenza totale di depositi ed ha diagnosticato "reperto non patologico"). Successivamente un secondo urologo mi ha diagnosticato invece una semplice "balanopostite con sineche balanoprepuziali" prescrivendomi lavaggi con euclorina e applicazioni di aureomicina: queste ultime cure danno esiti positivi, ma sono provvisori: interrompendo le cure la macchiette si ripresentano. La mia domanda è solo la seguente: con le nuove apparecchiature esistenti ci sono esami specifici (fotocromatici, spettrografici o altro) che possano fornire elementi più precisi, SENZA DOVER RICORRERE ANCORA AL PRELIEVO BIOPTICO? Grazie.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
il prelievo bioptico è insostituibile per una corretta definizione istologica, da eseguire certamente dopo avere applicato una pomata anenstetica ( emla).
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

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Utente
Utente
Mi scusi. Concordo con Lei che il prelievo bioptico è insostituibile per avere il massimo grado di certezza sul tipo di affezione. Ma forse mi sono espresso male. Quello che vorrei sapere è questo: se esistono esami meno invasivi che - pur non garantendo il grado elevato di chiarezza diagnostica del prelievo bioptico - sono abbastanza attendibili per fornire un elemento aggiuntivo di valutazione allo specialista, dando indicazioni non certe, ma pur sempre utili. Non penso che il 100 % dei pazienti affetti da un'infiammazione debbano immediatamente ricorrere alla biopsia: non esistono esami di laboratorio preliminari? Immagino che anche nell'ambito urologico e dermatologico ci siano stati sviluppi e miglioramenti nelle tecniche diagnostiche: sono questi che vorrei conoscere. La ringrazio fin da ora se potrà fornirmi qualche utile indicazione in proposito.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Purtroppo il recidivare delle lesioni unitamente ai tentativi terapeutici falliti fanno pensare all'unica posssibilità diagnostica di un prelievo bioptico.