Tumore alla prostata
a dicembre 2009 sono stato operato per ipertrofia prostatica dignosi clinica ostruzione cervico prostatico.
l'analisi del materiale purtroppo risultava: "frammenti prostatici con iperplasia adenofibromiomatosa focalmente infiltrati da ademocarcinoma acinare di punteggio Gleason 6 (3+3) con conclusione adenocarcinoma aciare della prostata pT1aG2
la neoplasia corrisponde a circa il 3% del materiale esaminato.
2010 biopsia ,con questo risultato:Iperplasia adenofibromiomatosa e prostatite cronica zonalmente sclero atrofica.
altra biopsia febbraio 2011 con questo risultato "lobo destro e sinistro indenni da infiltrazione neoplastica con adenofibroleiomiomatosa 27/2/2013 nuova biopsia ,con questo risultato : focolaio adenocrcinoma della prostata ben differenziato del lobo destro ,score di gleason 3+3=6 G1 sec. TNM 2010 (repere 1G ,rapporto neoplasia / frustolo agobioptico <5% associato a focolaio di ASAP (repere 1D) e a focolaio di PIN di alto grado (repere 1H) in contesto di iperplasia adenofibroleimiomatosa e prostatite cronica sclero -atrofica.
Prossima che dovro fare sara a gennaio 2015 come da parere del medico.
fino a oggi mi ritenevo abbastanza tranquillo cercando di pensare poco ,e tranquillizato anche dal mio medico. Il motivo del mio attuale scritto riguarda l'ultimo esito del PSA fatto oggi (dopo sei mesi contrariamente ai precedenti fatti ogni 3 mesi .
il valore di questi anni si aggirava da 0,51 a 0,74 (ultimo) a volte calando a volte crescendo.
oggi il risultato dopo sei mesi e arrivato 1,47 ( il doppio dell'ultimo)
questo e il motivo perche ho iniziato a preoccuparmi , ora ho paura che sia successo qualcosa , per questo vi pregherei di darmi un vostro giudizio prima di andare dall'urologo
grazie
l'analisi del materiale purtroppo risultava: "frammenti prostatici con iperplasia adenofibromiomatosa focalmente infiltrati da ademocarcinoma acinare di punteggio Gleason 6 (3+3) con conclusione adenocarcinoma aciare della prostata pT1aG2
la neoplasia corrisponde a circa il 3% del materiale esaminato.
2010 biopsia ,con questo risultato:Iperplasia adenofibromiomatosa e prostatite cronica zonalmente sclero atrofica.
altra biopsia febbraio 2011 con questo risultato "lobo destro e sinistro indenni da infiltrazione neoplastica con adenofibroleiomiomatosa 27/2/2013 nuova biopsia ,con questo risultato : focolaio adenocrcinoma della prostata ben differenziato del lobo destro ,score di gleason 3+3=6 G1 sec. TNM 2010 (repere 1G ,rapporto neoplasia / frustolo agobioptico <5% associato a focolaio di ASAP (repere 1D) e a focolaio di PIN di alto grado (repere 1H) in contesto di iperplasia adenofibroleimiomatosa e prostatite cronica sclero -atrofica.
Prossima che dovro fare sara a gennaio 2015 come da parere del medico.
fino a oggi mi ritenevo abbastanza tranquillo cercando di pensare poco ,e tranquillizato anche dal mio medico. Il motivo del mio attuale scritto riguarda l'ultimo esito del PSA fatto oggi (dopo sei mesi contrariamente ai precedenti fatti ogni 3 mesi .
il valore di questi anni si aggirava da 0,51 a 0,74 (ultimo) a volte calando a volte crescendo.
oggi il risultato dopo sei mesi e arrivato 1,47 ( il doppio dell'ultimo)
questo e il motivo perche ho iniziato a preoccuparmi , ora ho paura che sia successo qualcosa , per questo vi pregherei di darmi un vostro giudizio prima di andare dall'urologo
grazie
[#1]
Gentile Signore,
immaginiamo che qualsiasi urologo di buon senso concorderebbe nel suo caso nell'impostazione seguita dal nostro Collega che la sta seguendo, ovvero quella della cosiddetta "sorveglianza attiva". I valori del PSA sono tuttora oggettivamente molto basi, su queste piccole variazioni è inutile imbastire delle speculazioni troppo profonde.Il controllo semestrale ci pare appropriato, così come l'ulteriore biopsia già programmata. Per seguire le indicazioni più recenti, questa ennesima biopsia, invece che "di mappaggio" come le precedenti, potrebbe essere preceduta da una risonanza magnetica nucleare del basso addome ed eseguita solo nell'eventuale area sospetta.
Saluti
immaginiamo che qualsiasi urologo di buon senso concorderebbe nel suo caso nell'impostazione seguita dal nostro Collega che la sta seguendo, ovvero quella della cosiddetta "sorveglianza attiva". I valori del PSA sono tuttora oggettivamente molto basi, su queste piccole variazioni è inutile imbastire delle speculazioni troppo profonde.Il controllo semestrale ci pare appropriato, così come l'ulteriore biopsia già programmata. Per seguire le indicazioni più recenti, questa ennesima biopsia, invece che "di mappaggio" come le precedenti, potrebbe essere preceduta da una risonanza magnetica nucleare del basso addome ed eseguita solo nell'eventuale area sospetta.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Gentile Signore,
la risonanza magnetica nucleare è oggi l'indagine più sensibile per individuare e definire le caratteristiche di un tumore della prostata. La sua adozione nella pratica è però molto lenta, anche se da molti anni si è superata la fase sperimentale, sono tuttora pochissimi i centri in grado di approfittare pienamente di questa metodica, che ovviamente richiede la piena collaborazione tra radiologi ed urologi. Proprio nel caso di biopsie ripetute, invece dei "mappaggi" su cui si è basata la diagnostica degli ultimi decenni, l'evoluzione porta all'esecuzione di poche biopsie mirate esclusivamente nelle zone sospette alla risonanza. Immaginiamo che questa impostazione tenderà a diffondersi gradualmente nel corso dei prossimi anni.
Saluti
la risonanza magnetica nucleare è oggi l'indagine più sensibile per individuare e definire le caratteristiche di un tumore della prostata. La sua adozione nella pratica è però molto lenta, anche se da molti anni si è superata la fase sperimentale, sono tuttora pochissimi i centri in grado di approfittare pienamente di questa metodica, che ovviamente richiede la piena collaborazione tra radiologi ed urologi. Proprio nel caso di biopsie ripetute, invece dei "mappaggi" su cui si è basata la diagnostica degli ultimi decenni, l'evoluzione porta all'esecuzione di poche biopsie mirate esclusivamente nelle zone sospette alla risonanza. Immaginiamo che questa impostazione tenderà a diffondersi gradualmente nel corso dei prossimi anni.
Saluti
[#4]
Utente
ancora una domanda poi non la disturbo più ringraziandola per la sua cortesia e pazienza.
Ovviamente spesso vado con il pensiero a questo mio problema e non si vive proprio bene, Sento parlare di persone che per non avere il problema si fa togliere la prostata (consapevoli dei problemi che possono sorgere),fanno delle radiazioni o altro. Il medico di base e l'urologo nel mio caso mi rassicurano che (sempre sotto il controllo) questo tipo di tumore non crea tanti problemi ed e molto lento, e probabilmente potrà lasciarmi tranquillo per una lunga vecchiaia, e in caso di problemi, oggi si possono affrontare con metodi risolutivi.
Lei cosa ne pensa ? , mi dia gentilmente un suo parere ,mi dia un consiglio
Da quanto leggo vedo le sue risposte molto avanti nel problema specifico.
ancora grazie
Ovviamente spesso vado con il pensiero a questo mio problema e non si vive proprio bene, Sento parlare di persone che per non avere il problema si fa togliere la prostata (consapevoli dei problemi che possono sorgere),fanno delle radiazioni o altro. Il medico di base e l'urologo nel mio caso mi rassicurano che (sempre sotto il controllo) questo tipo di tumore non crea tanti problemi ed e molto lento, e probabilmente potrà lasciarmi tranquillo per una lunga vecchiaia, e in caso di problemi, oggi si possono affrontare con metodi risolutivi.
Lei cosa ne pensa ? , mi dia gentilmente un suo parere ,mi dia un consiglio
Da quanto leggo vedo le sue risposte molto avanti nel problema specifico.
ancora grazie
[#5]
Gentile Signore,
sia l'asportazione radicale della prostata che la radioterapia sono gravati del rischio di complicazioni di gravità non precisamente prevedibile che vanno ovviamente commisurate alla aggressività della malattia di base. Negli ultimi anni la "sorvglianza attiva" sta diventando sempre più diffusa, gli urologi si stanno accorgendo che forse in passato non si sono sempre fatte le scelte migliori.
La invitiamo a leggere questa nostra nota relativa ad una recentissima pubblicazione. E' dedicata ai medici, comunque facilmente fruibile anche da un pubblico di non addetti ai lavori.
https://www.medicitalia.it/news/urologia/4520-cinque-regole-ridefiniscono-i-principi-della-diagnosi-e-della-cura-del-tumore-della-prostata.html
Saluti
sia l'asportazione radicale della prostata che la radioterapia sono gravati del rischio di complicazioni di gravità non precisamente prevedibile che vanno ovviamente commisurate alla aggressività della malattia di base. Negli ultimi anni la "sorvglianza attiva" sta diventando sempre più diffusa, gli urologi si stanno accorgendo che forse in passato non si sono sempre fatte le scelte migliori.
La invitiamo a leggere questa nostra nota relativa ad una recentissima pubblicazione. E' dedicata ai medici, comunque facilmente fruibile anche da un pubblico di non addetti ai lavori.
https://www.medicitalia.it/news/urologia/4520-cinque-regole-ridefiniscono-i-principi-della-diagnosi-e-della-cura-del-tumore-della-prostata.html
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.5k visite dal 01/04/2014.
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Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.