Problemi post k-vescica
Carissimi Dottori mi ripeto nelle mie richieste di consulto ma il problema è sempre lo stesso; mio padre il 30.07.07 è stato operato per un carcinoma alla vescica che si è dimostrato superficiale e che nell'aprile scorso è peggiorato a II grado (non infiltrante). Recentemente si è sottoposto a irrigazioni per rallentare il progresso del carcinoma che è evidentemente peggiorato.
Mio padre dalla prima operazione ha sempre evidenziato un forte dolore allo scroto, lancinante che si protrae a tuttoggi e a dir suo peggiora. I medici non si trovano spiegazione, ieri l'ultima volta che mia madre ha parlato con il medico che gli ha somminastrato i farmaci per l'irrigazione uroriale (spero si scriva così) ha detto che nel primo intervento del luglio 07 hanno dovuto allargare con la sonda l'ingresso alla vescica e che mio padre aveva il setto deviato e hanno avuto difficoltà (tanto che mio padre a seguito del primo intervento ha sanguinato tantissimo per giorni), allora mi domando possibile, considerando la zona, che ha distanza di mesi la ferita non si sia rimarginata e che il motivo del dolore così lancinante sia quello? E se sì cè un rimedio? Sembra un paradosso ma è quel dolore a rendere la vita impossibile a mio padre, nonostante sia il carcinoma a dover preoccupare; dico questo perchè i medici non hanno trovato affinità tra il dolore che ha con il carcinoma. C'è soluzione? Qualcuno potremme indirizzarmi su qualche soluzione da intraprendere? Vi ringrazio in anticipo sui consigli che mi darete. Grazie
Mio padre dalla prima operazione ha sempre evidenziato un forte dolore allo scroto, lancinante che si protrae a tuttoggi e a dir suo peggiora. I medici non si trovano spiegazione, ieri l'ultima volta che mia madre ha parlato con il medico che gli ha somminastrato i farmaci per l'irrigazione uroriale (spero si scriva così) ha detto che nel primo intervento del luglio 07 hanno dovuto allargare con la sonda l'ingresso alla vescica e che mio padre aveva il setto deviato e hanno avuto difficoltà (tanto che mio padre a seguito del primo intervento ha sanguinato tantissimo per giorni), allora mi domando possibile, considerando la zona, che ha distanza di mesi la ferita non si sia rimarginata e che il motivo del dolore così lancinante sia quello? E se sì cè un rimedio? Sembra un paradosso ma è quel dolore a rendere la vita impossibile a mio padre, nonostante sia il carcinoma a dover preoccupare; dico questo perchè i medici non hanno trovato affinità tra il dolore che ha con il carcinoma. C'è soluzione? Qualcuno potremme indirizzarmi su qualche soluzione da intraprendere? Vi ringrazio in anticipo sui consigli che mi darete. Grazie
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Ex utente
Mio padre ha fatto l'ultima cistoscopia nell'aprile scorso. Possibile che i medici non si siano accorti di una stenosi? Comunque a fine mese dovrebbe farne un'altra per i controlli si rito, credete che dovrei parlarne con l'Urologo nel caso non abbia preso in considerazione questa ipotesi?
Oggi mia madre ha preso l'esito dell'esame citologico, che ancora non abbiamo portato al medico, e sulla diagnosi c'è scritto:
- Sedimento urinario costituito da isolate cellule delle basse cie urinarie, isolate cellule uroteliali, numerose cellule infiammatorie, emazie e cristalli.
Credete sia correlato con qualcosa?
Oggi mia madre ha preso l'esito dell'esame citologico, che ancora non abbiamo portato al medico, e sulla diagnosi c'è scritto:
- Sedimento urinario costituito da isolate cellule delle basse cie urinarie, isolate cellule uroteliali, numerose cellule infiammatorie, emazie e cristalli.
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.7k visite dal 11/07/2008.
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