Carcinoma vescicale
Salve a tutti, vorrei chiedere un parere sulla mia situazione.
Circa un mese e mezzo fa sono stato sottoposto a TURB.
Oggi è' arrivata la risposta della biopsia "carcinoma transizionale vescicale a configurazione papillare, di alto grado, infiltrante il chorion, (pT1). Presenti frammenti di tessuto muscolare indenni".
A tre mesi dall'intervento dovrei fare l'esame citologico delle urine e successivamente la cistoscopia. Vorrei un parere sulla situazione, sulla strategia imposta.
Dovrei fare ulteriori esami, es TC addome e torace per eventuale metastasi oppure non è necessario per il momento?
Ho visto su internet che nella fase T1 con alto grado di differenziazione (G3) bisogna ripetere la resezione a 40 giorni dall'intervento (Jakse e Thalmann 2004).
Dovrei aspettare il citologico tra tre mesi e successivamente la cistoscopia? Dovrei fare ulteriori accertamenti, tipo TC oppure dovrei insistere per una nuova resezione? Durante il primo intervento ho avuto sanguinamento con neccessita' di una trasfusione. Dovrei rivolgermi ad un centro laser per la minore possibilità' di sanguinamenti in caso di reintervento?
Grazie in anticipo a tutti.
Circa un mese e mezzo fa sono stato sottoposto a TURB.
Oggi è' arrivata la risposta della biopsia "carcinoma transizionale vescicale a configurazione papillare, di alto grado, infiltrante il chorion, (pT1). Presenti frammenti di tessuto muscolare indenni".
A tre mesi dall'intervento dovrei fare l'esame citologico delle urine e successivamente la cistoscopia. Vorrei un parere sulla situazione, sulla strategia imposta.
Dovrei fare ulteriori esami, es TC addome e torace per eventuale metastasi oppure non è necessario per il momento?
Ho visto su internet che nella fase T1 con alto grado di differenziazione (G3) bisogna ripetere la resezione a 40 giorni dall'intervento (Jakse e Thalmann 2004).
Dovrei aspettare il citologico tra tre mesi e successivamente la cistoscopia? Dovrei fare ulteriori accertamenti, tipo TC oppure dovrei insistere per una nuova resezione? Durante il primo intervento ho avuto sanguinamento con neccessita' di una trasfusione. Dovrei rivolgermi ad un centro laser per la minore possibilità' di sanguinamenti in caso di reintervento?
Grazie in anticipo a tutti.
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Gentile Signore,
le indicazioni che le sono state impartite sono grosso modo in accordo con le abitudini della maggioranza di noi specialsiti in questo periodo. Considerata la complicanza emorragica dell'intervento, potremmo arguire che si trattasse di una neoformazione, ancorché superficiale (T1), di volume non indifferente. L'esito dell'esame istologico è comunque confortante, si è trattato di una resezione profonda con campionamento dello strato muscolare, che NON è risultato interessato dalla neoplasia. La ristadiazione a brevissimo termine è indispensabile quando l'esame istologico non permette di arrivare con certezza a queste conclusioni. La superficialità della lesione ed il fatto che si tratti verosimilmente del primo episodio non impone rigorosamente l'esecuzione della TAC, che resta a discrezione dello specialsita curante. A tutt'oggi la tecnica più efficiente per trattare le neoformazioni superficiali della vescica resta l'elettroresione endoscopica (TURB). L'utilizzo del laser è per ora marginale e rischia di danneggiare il tessuto asportato, impedendone un corretto esame istologico. E' probabile che in futuro la tecnologia offrirà di meglio in questo senso.
In conclusione, riteniamo che un primo controllo endoscopico a tre mesi (che comunque è un termine molto breve), preceduto dalla ripetizione dell'ecografia e dell'esame citologico urinario sia una scelta ragionevole e condivisibile, ameno in base ai dati che lei ci ha fornito.
Saluti
le indicazioni che le sono state impartite sono grosso modo in accordo con le abitudini della maggioranza di noi specialsiti in questo periodo. Considerata la complicanza emorragica dell'intervento, potremmo arguire che si trattasse di una neoformazione, ancorché superficiale (T1), di volume non indifferente. L'esito dell'esame istologico è comunque confortante, si è trattato di una resezione profonda con campionamento dello strato muscolare, che NON è risultato interessato dalla neoplasia. La ristadiazione a brevissimo termine è indispensabile quando l'esame istologico non permette di arrivare con certezza a queste conclusioni. La superficialità della lesione ed il fatto che si tratti verosimilmente del primo episodio non impone rigorosamente l'esecuzione della TAC, che resta a discrezione dello specialsita curante. A tutt'oggi la tecnica più efficiente per trattare le neoformazioni superficiali della vescica resta l'elettroresione endoscopica (TURB). L'utilizzo del laser è per ora marginale e rischia di danneggiare il tessuto asportato, impedendone un corretto esame istologico. E' probabile che in futuro la tecnologia offrirà di meglio in questo senso.
In conclusione, riteniamo che un primo controllo endoscopico a tre mesi (che comunque è un termine molto breve), preceduto dalla ripetizione dell'ecografia e dell'esame citologico urinario sia una scelta ragionevole e condivisibile, ameno in base ai dati che lei ci ha fornito.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 28/03/2014.
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