Prostatite (probabilmente) abatterica

Salve,
vorrei chiariti alcuni dubbi e sentire l'opinione di altri medici specialisti in merito a un trattamento prescrittomi da un Vostro collega. E' da un periodo piuttosto lungo che soffro di prostatite, che però non ho mai trattato. I sintomi principali si presentano periodicamente (cicli di acutizzazione e maggiore relativo benessere) e sono: eiaculazione dolorosa, stranguria, bruciore durante la minzione, soprattutto post-eiaculatorio, dolore pelvico e perineale. Ultimamente mi sono recato da un urologo per una visita specialistica in cui mi sono stati prescritti degli accertamenti: ecografia dell'apparato urinario, urinocoltura e tampone uretrale per la ricerca di Candida, Chlamidia, Micoplasmi (Ureaplasma urealyticum e Mycoplasma hominis) e Trichomonas. Alla prima visita l'urologo mi ha comunque prescritto di assumere Prostil Forte (una compressa la mattina) e Langiron supposte (una alla sera per dieci giorni, da ripetere dopo tre settimane). Ho effettuato gli accertamenti: dall'ecografia si evince chiaramente la flogosi prostatica; l'urinocoltura non ha segnalato una carica batterica significativa; l'esame colturale dei tamponi uretrali non ha segnalato la presenza dei microrganismi ricercati, ma ha rilevato la presenza di Stafilococco aureo. Dopo un mese dalla prima visita, ho effettuato il controllo (da considerare che i farmaci prescritti alla prima visita non hanno sortito alcun effetto). Prendendo visione degli accertamenti effettuati, il mio urologo ha detto che la rilevazione dell'esame colturale dei tamponi non ha alcun significato ai fini della diagnosi, ha detto che si tratta di una normale contaminazione della pelle, e che se ci fosse stata un'infezione causata da questo batterio, si sarebbe presentata una carica batterica elevata nell'urinocoltura, dato che l'urina avrebbe trascinato con sé i batteri.

Vorrei sapere se questa interpretazione è corretta, cioè se l'isolamento dello Stafiloccocco è da ignorare.

L'urologo mi ha prescritto delle supposte, Tospter - Beclometasone dipropionato, da assumere una volta al giorno la sera, e due bustine di Flomax - Morniflumato al giorno (mattina e sera). Devo assumere entrambi i farmaci per una settimana, poi sospendere per tre settimane e ripetere per un'altra settimana.

Questa terapia è corretta? E' corretta l'assoluta non somministrazione di antibiotici?

Vi ringrazio vivamente per la cortese attenzione.
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Dr. Carlo Luigi Augusto Negro Urologo, Andrologo 108 8
Gentile Lettore,

lo staphylococcus aureus è un saprofita della nostra cute. E' abbastanza raro che tale patogeno causi un'infezione delle vie urinarie, sebbene non impossibile; spesso e volentieri la presenza di tale patogeno nell'esame colturale è spesso legata ad una raccolta non corretta del campione con contaminazione dalla cute (peniena o del glande) oppure un prelievo poco profondo a livello uretrale, con conseguente flora batterica non rappresentativa.
In assenza di infezione comprovata (non è sbagliato eventualmente ripetere il tampone uretrale) la terapia antibiotica non è necessariamente utile/efficace e la terapia che Lei sta facendo è corretta in linea di principio, sebbene non necessariamente efficace.

Dott. Carlo Negro, F.E.B.U., F.E.C.S.M.
Dirigente Medico
S.O.C. Urologia – Ospedale Cardinal Massaia. ASL AT

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Utente
Utente
Egregio Dott. Negro, la ringrazio per il chiarimento.
E' probabile che il tampone non sia stato eseguito correttamente (forse il prelievo non è stato sufficientemente profondo a livello uretrale), perché l'ho eseguito io stesso in casa. Una spermiocoltura potrebbe essere un metodo di indagine utile in alternativa al tampone uretrale?

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