Sospetta stenosi uretrale
Egr. dottore,
ho 30 anni e da quando ero ragazzo urino con una certa difficoltà: minzione frequente e in tempi lunghi. Una recente visita urologica ha evidenziato un RPM di circa 20-30 cc e la uroflussometria depone per una ostruzione cervico- uretrale, indicando (spero di leggere bene) Qmax 8,6 ml/sec. con volume di 160 cc. La prostata è di normali dimensioni e consistenza. Presso il centro ospedaliero della mia città mi è stata proposta intanto una uretrocistoscopia da eseguire con cistoscopio rigido e sotto semplice sedazione. Allo scopo di evitare tale fastidioso esame, mi sono rivolto ad altro urologo, presso una clinica privata, il quale mi praticherebbe direttamente una uretrotomia endoscopica con lama "a freddo", naturalmente sotto anestesia. Sono molto indeciso ed anche preoccupato per quanto ho letto in merito all'alta probabilità di recidiva della stenosi uretrale e per tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare (temo anche per le eventuali implicazioni sul piano sessuale). Le chiedo se prima di "avventurarmi" in un cammino così delicato non sia il caso di sottopormi ad ulteriori accertamenti presso centri più specializzati. Grazie.
ho 30 anni e da quando ero ragazzo urino con una certa difficoltà: minzione frequente e in tempi lunghi. Una recente visita urologica ha evidenziato un RPM di circa 20-30 cc e la uroflussometria depone per una ostruzione cervico- uretrale, indicando (spero di leggere bene) Qmax 8,6 ml/sec. con volume di 160 cc. La prostata è di normali dimensioni e consistenza. Presso il centro ospedaliero della mia città mi è stata proposta intanto una uretrocistoscopia da eseguire con cistoscopio rigido e sotto semplice sedazione. Allo scopo di evitare tale fastidioso esame, mi sono rivolto ad altro urologo, presso una clinica privata, il quale mi praticherebbe direttamente una uretrotomia endoscopica con lama "a freddo", naturalmente sotto anestesia. Sono molto indeciso ed anche preoccupato per quanto ho letto in merito all'alta probabilità di recidiva della stenosi uretrale e per tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare (temo anche per le eventuali implicazioni sul piano sessuale). Le chiedo se prima di "avventurarmi" in un cammino così delicato non sia il caso di sottopormi ad ulteriori accertamenti presso centri più specializzati. Grazie.
[#1]
Gentile Signore,
certamente codesto accertamento endoscopico in sedazione s'ha senz'altro da fare, in base ai risultati si potrà decidere come proseguire. E' ovvio che se si dovesse incontarre un restringimento dell'uretra (meno probabile), questo potrebbe essere risolto contestualmente con una uretrotomia endoscopica. Se invece si trovasse (più probabilmente) un problema a livello del collo vescicale, le indicazioni sul da farsi andrebbero discusse con molta attenzione.
Saluti
certamente codesto accertamento endoscopico in sedazione s'ha senz'altro da fare, in base ai risultati si potrà decidere come proseguire. E' ovvio che se si dovesse incontarre un restringimento dell'uretra (meno probabile), questo potrebbe essere risolto contestualmente con una uretrotomia endoscopica. Se invece si trovasse (più probabilmente) un problema a livello del collo vescicale, le indicazioni sul da farsi andrebbero discusse con molta attenzione.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Egr. dottore,
dalla sua cortese ed immediata risposta mi pare d'aver capito che la uretrotomia, ove necessaria, potrebbe essere praticata contestualmente alla uretrocistoscopia e, aggiungo sperando di non sbagliare, il tutto potrebbe avvenire in anestesia totale o epidurale piuttosto che in sedazione. Se è così questa dovrebbe essere la soluzione prospettata dall'urologo della clinica privata, mentre in ospedale propongono, come primo approccio, un'uretroscopia con finalità solo esplorative. La sua perplessità circa la probabilità che la stenosi possa o meno interessare l'uretra mi fa pensare, cosa che ho anche detto agli urologi, ad un problema molto simile che ha riguardato, tempo fa, mio padre e che ha risolto con l'asportazione in endoscopia di una sorta di callo a livello del collo vescicale. Pare però che la familiarità per questo genere di problemi non sia accertata e poi la sua sintomatologia era piuttosto diversa: minzione lentissima e in più tempi, ma non frequente, in quanto era subordinata al riempimento oltre il normale della vescica che nel tempo ha subito un notevole sfiancamento. Le sono molto grato per le sue utili indicazioni alla luce delle quali vedrò di chiarire meglio con l'urologo ogni aspetto di quanto propone. Ancora grazie e cordiali saluti.
dalla sua cortese ed immediata risposta mi pare d'aver capito che la uretrotomia, ove necessaria, potrebbe essere praticata contestualmente alla uretrocistoscopia e, aggiungo sperando di non sbagliare, il tutto potrebbe avvenire in anestesia totale o epidurale piuttosto che in sedazione. Se è così questa dovrebbe essere la soluzione prospettata dall'urologo della clinica privata, mentre in ospedale propongono, come primo approccio, un'uretroscopia con finalità solo esplorative. La sua perplessità circa la probabilità che la stenosi possa o meno interessare l'uretra mi fa pensare, cosa che ho anche detto agli urologi, ad un problema molto simile che ha riguardato, tempo fa, mio padre e che ha risolto con l'asportazione in endoscopia di una sorta di callo a livello del collo vescicale. Pare però che la familiarità per questo genere di problemi non sia accertata e poi la sua sintomatologia era piuttosto diversa: minzione lentissima e in più tempi, ma non frequente, in quanto era subordinata al riempimento oltre il normale della vescica che nel tempo ha subito un notevole sfiancamento. Le sono molto grato per le sue utili indicazioni alla luce delle quali vedrò di chiarire meglio con l'urologo ogni aspetto di quanto propone. Ancora grazie e cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 24/03/2014.
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