Fastidio pube e testicolo
Salve a tutti..
Scrivo la mia vicenda per punti cercando di sintetizzare:
-Nel tentativo di cambiare posizione a letto, circa tre mesi fa, sento un dolore improvviso al testicolo destro che continua ad impulsi per qualche minuto per poi stabilizzarsi in un dolore continuo, la mattina dopo mi reco al pronto soccorso (ancora con dolore costante) credendo in una torsione ma l'urologo mi dice che va tutto bene e mi prescrive Flaminase per 7gg.
-Nessun miglioramento, il dolore continua maè migrato verso il pube
-Credendo ci fosse la possibilità di un'ernia inguinale prenoto ecografia e urolo, il primo dopo l'eco non trova nessun'ernia ma solo il deferente un po' ingrossato (deferentite?) mentre l'urologo quando gli indico il punto esatto del fastido/dolore (sopra il tubercolo pubico, all'attaccatura del pene lato destro) mi suggerisce una visita dal fisiatra perchè secondo lui è pubalgia.
-Il medico di base visti i referti crede che sia più plausibile l'ipotesi della deferentite e mi prescrive oki 2 al gg x 10 gg e ciprofloxacina x 10gg
-Nessun miglioramento
-Consulto un secondo urologo che trova i testicoli nella norma ma al limite inferiore del volume e mi prescrive per sicurezza spermiogramma, ecocolordoppler e marker tumorali: tutti gli esami danno esiti perfetti.
-Il medico di base torna sull'ipotesi della pubalgia e mi prescrive una visita fisiatrica: le normali manovre per il controllo degli adduttori non provocano dolore e neppure un'eco muscolo-scheletrica evidenzia nulla di rilevante.
In sintesi sono 3 mesi che ho un fastidio che va
dal pube: qui mi causa a volte un fastidio tipo se tirassero un pelo pubico proprio sopra il tubercolo pubico a volte fastidio un pò più sordo, come se mi tenessero premuto un dito
al testicolo: fastio/algia testicolo
a volte (raramente):pesantezza sotto l'attaccatura del gluteo.
I fastidi non sono mai in più zone contemporaneamente e quello dove sento per l'80% del tempo è il pube.
Il dolore/fastidio non è mai insopportabile, direi da 1 a 10, 4-5, negli ultimi tempi non l'ho per tutta la giornata ma va e viene direi pressochè senza tempistiche regolari, capitano giorni che non lo sento quasi e giorni che mi da noia tutto il giorno.
Tengo a precisare che in 2-3 occasioni a duolermi è stato il lato sx contro il 99% delle occasioni nel destro.
Aggiungo anche che mi rendo conto con certezza che a causarmi fastidio è qualcosa nella parte del derma sopra l'osso pubico (nervi?), intendo cioè che sono quasi certo che non sia coinvolta la parte ossea o la sinfisi pubica.
Di cosa potrebbe trattarsi? Gli esami che potevo fare li ho fatti, i medici non hanno più idee
Grazie anticipatamente
Scrivo la mia vicenda per punti cercando di sintetizzare:
-Nel tentativo di cambiare posizione a letto, circa tre mesi fa, sento un dolore improvviso al testicolo destro che continua ad impulsi per qualche minuto per poi stabilizzarsi in un dolore continuo, la mattina dopo mi reco al pronto soccorso (ancora con dolore costante) credendo in una torsione ma l'urologo mi dice che va tutto bene e mi prescrive Flaminase per 7gg.
-Nessun miglioramento, il dolore continua maè migrato verso il pube
-Credendo ci fosse la possibilità di un'ernia inguinale prenoto ecografia e urolo, il primo dopo l'eco non trova nessun'ernia ma solo il deferente un po' ingrossato (deferentite?) mentre l'urologo quando gli indico il punto esatto del fastido/dolore (sopra il tubercolo pubico, all'attaccatura del pene lato destro) mi suggerisce una visita dal fisiatra perchè secondo lui è pubalgia.
-Il medico di base visti i referti crede che sia più plausibile l'ipotesi della deferentite e mi prescrive oki 2 al gg x 10 gg e ciprofloxacina x 10gg
-Nessun miglioramento
-Consulto un secondo urologo che trova i testicoli nella norma ma al limite inferiore del volume e mi prescrive per sicurezza spermiogramma, ecocolordoppler e marker tumorali: tutti gli esami danno esiti perfetti.
-Il medico di base torna sull'ipotesi della pubalgia e mi prescrive una visita fisiatrica: le normali manovre per il controllo degli adduttori non provocano dolore e neppure un'eco muscolo-scheletrica evidenzia nulla di rilevante.
In sintesi sono 3 mesi che ho un fastidio che va
dal pube: qui mi causa a volte un fastidio tipo se tirassero un pelo pubico proprio sopra il tubercolo pubico a volte fastidio un pò più sordo, come se mi tenessero premuto un dito
al testicolo: fastio/algia testicolo
a volte (raramente):pesantezza sotto l'attaccatura del gluteo.
I fastidi non sono mai in più zone contemporaneamente e quello dove sento per l'80% del tempo è il pube.
Il dolore/fastidio non è mai insopportabile, direi da 1 a 10, 4-5, negli ultimi tempi non l'ho per tutta la giornata ma va e viene direi pressochè senza tempistiche regolari, capitano giorni che non lo sento quasi e giorni che mi da noia tutto il giorno.
Tengo a precisare che in 2-3 occasioni a duolermi è stato il lato sx contro il 99% delle occasioni nel destro.
Aggiungo anche che mi rendo conto con certezza che a causarmi fastidio è qualcosa nella parte del derma sopra l'osso pubico (nervi?), intendo cioè che sono quasi certo che non sia coinvolta la parte ossea o la sinfisi pubica.
Di cosa potrebbe trattarsi? Gli esami che potevo fare li ho fatti, i medici non hanno più idee
Grazie anticipatamente
[#1]
Gentile Giovanotto,
situazioni come la sua sono abbastanza comuni e costituiscono un vero cruccio e frustrazione sia per il paziente che per lo specialista. La ripetuta negatività di tutti gli accertamenti eseguiti, il tipo di evoluzione e le modificazioni nella percezione del disturbo tenderebbero a rimandare ad un'origine neurologica. Purtroppo le strutture nervose periferiche sono molto sottili ed il loro stato di irritazione non è evidenziabile in alcun modo preciso. La causa di questa irritazione poi raramente sussiste nel punto esatto in cui viene percepito il dolore, ma si trova perlopiù a monte, addirittura a livello della colonna vertebrale, dove questi nervi transitano emergendo dal midollo spinale. È lo stesso motivo per il quale molti problemi di ernia del disco vertebrale si manifestano con dolori localizzati alla caviglia od al piede, lontani almeno un metro dal punto in cui si genera il problema. L'analogia va con questi dolori in area genitale, tanto fastidiosi quanto privi di qualsiasi alterazione in grado di giustificarli. Questa è comunque solo una interpretazione ipotetica, basata sulla comune esperienza e la descrizione dei sui sintomi, limitata ovviamente dalla insostituibile possibilità di poterla visitare direttamente. Tra l'altro questi dolori "neuropatici" rispondono poco o nulla ai comuni anti-infiammatori mentre una certa efficacia viene da altri tipi di antidolorifici ad effetto "centrale", peraltro gravati da maggiori effetti collaterali. Il provare la risposta ad antidolorifici diversi costituisce anche un modo per focalizzare meglio la diagnosi. Concludendo, le assicuriamo che non si tratta di nulle di veramente pericoloso e che la maggioranza dei casi è comunque destinata a normalizzarsi in tempi più o meno lunghi.
Saluti
situazioni come la sua sono abbastanza comuni e costituiscono un vero cruccio e frustrazione sia per il paziente che per lo specialista. La ripetuta negatività di tutti gli accertamenti eseguiti, il tipo di evoluzione e le modificazioni nella percezione del disturbo tenderebbero a rimandare ad un'origine neurologica. Purtroppo le strutture nervose periferiche sono molto sottili ed il loro stato di irritazione non è evidenziabile in alcun modo preciso. La causa di questa irritazione poi raramente sussiste nel punto esatto in cui viene percepito il dolore, ma si trova perlopiù a monte, addirittura a livello della colonna vertebrale, dove questi nervi transitano emergendo dal midollo spinale. È lo stesso motivo per il quale molti problemi di ernia del disco vertebrale si manifestano con dolori localizzati alla caviglia od al piede, lontani almeno un metro dal punto in cui si genera il problema. L'analogia va con questi dolori in area genitale, tanto fastidiosi quanto privi di qualsiasi alterazione in grado di giustificarli. Questa è comunque solo una interpretazione ipotetica, basata sulla comune esperienza e la descrizione dei sui sintomi, limitata ovviamente dalla insostituibile possibilità di poterla visitare direttamente. Tra l'altro questi dolori "neuropatici" rispondono poco o nulla ai comuni anti-infiammatori mentre una certa efficacia viene da altri tipi di antidolorifici ad effetto "centrale", peraltro gravati da maggiori effetti collaterali. Il provare la risposta ad antidolorifici diversi costituisce anche un modo per focalizzare meglio la diagnosi. Concludendo, le assicuriamo che non si tratta di nulle di veramente pericoloso e che la maggioranza dei casi è comunque destinata a normalizzarsi in tempi più o meno lunghi.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Dott. Piana la ringrazio davvero tanto per la celere e completa risposta.
L'ipotesi che lei presenta era tra l'altro l'unica cosa che mi veniva in mente dopo tutte quelle che gli esami negativi hanno escluso ma nessuno specialista aveva ancora avanzato l'ipotesi.
Crede che una rmn al rachide lombosacrale possa essere d'aiuto ad evidenziare un'eventuale origine del problema? E qualche trattamento da un bravo osteopata?
Parlerò col mio medico di base a riguardo degli analgesici ad azione centrale, nel frattempo la ringrazio ancora e le porgo i miei più cordiali saluti.
Una buona giornata e buon lavoro
L'ipotesi che lei presenta era tra l'altro l'unica cosa che mi veniva in mente dopo tutte quelle che gli esami negativi hanno escluso ma nessuno specialista aveva ancora avanzato l'ipotesi.
Crede che una rmn al rachide lombosacrale possa essere d'aiuto ad evidenziare un'eventuale origine del problema? E qualche trattamento da un bravo osteopata?
Parlerò col mio medico di base a riguardo degli analgesici ad azione centrale, nel frattempo la ringrazio ancora e le porgo i miei più cordiali saluti.
Una buona giornata e buon lavoro
[#3]
Gentile Giovanotto,
eseguire la risonanza magnetica del midollo spinale lombare solo,per questo motivo alla sua giovane età pare sinceramente eccessivo, anche perché non è assolutamente detto che si individuano delle alterazioni così definite e soprattutto che indirizzino ad un tipo particolare di terapia. Considerata la sostanziale benignità di queste manifestazioni, forse sarebbe più corretto attendere ancora un attimo poiché la soluzione spontanea è probabilmente dietro l'angolo. D'ogni modo, una valutazione osteopatica e posturale potrebbe essere opportuna.
Saluti
eseguire la risonanza magnetica del midollo spinale lombare solo,per questo motivo alla sua giovane età pare sinceramente eccessivo, anche perché non è assolutamente detto che si individuano delle alterazioni così definite e soprattutto che indirizzino ad un tipo particolare di terapia. Considerata la sostanziale benignità di queste manifestazioni, forse sarebbe più corretto attendere ancora un attimo poiché la soluzione spontanea è probabilmente dietro l'angolo. D'ogni modo, una valutazione osteopatica e posturale potrebbe essere opportuna.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 20.9k visite dal 20/03/2014.
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