L'urologo

Salve,
in seguito a manifesta disfunzione erettile (sia con la ragazza che da solo, mancando erezioni spontanee e mattutine e comunque mai "piene", durature e soddisfacenti per qualsiasi tipo di rapporto) mi sono deciso a procedere ad un consulto specialistico. Sebbene in prima battuta l'andrologo abbia escluso una causa di tipo fisiologico, imputando il tutto al facile capro espiatorio del fattore psicologico (che non escludo influisca, considerato che non ho mai avuto rapporti sessuali), in seguito alle analisi di urine e sperma (positive - escherichia coli) è risultata confermata la diagnosi che nel frattempo mi era stata fatta da un urologo a seguito di ispezione rettale: infiammazione della prostata. All'infiammazione della prostata è accompagnata una balano-postatite (e anche qui il tampone balano-prepuziale evidenziava presenza di numerose colonie di escherichia coli). Per la seconda, il primo medico, sentito il parere di un dermatologo, mi prescrive lavaggio con sapone neutro, pulizia con acido borico e applicazione di gentamicina. L'urologo, invece, per la prostatite, prescrive Bactrim (due compresse al giorno) e Topster (1 supposta al giorno) per 20 giorni mentre, per la balano-postatite, mi intima di smettere di utilizzare "quelle porcherie" e di accompagnare il lavaggio col sapone all'applicazione di Gel di Aloe Puro. Ora, a 7 giorni dall'inizio della cura non noto miglioramenti (specie sul versante della disfunzione erettile), motivo per cui mi accingo a scrivere a Voi per alcuni chiarimenti/consigli:
1) quanto è determinante la presenza di prostatite per la disfunzione erettile? Curata la prostatite, le funzioni erettili verranno ripristinate?
2) qual è la causa di questa prostatite, considerato che non ho avuto rapporti sessuali? La presenza di fimosi (per la quale verrò operato molto probabilmente ad Aprile) può esserne causa (si consideri che l'infezione al glande è probabilmente presente da molto tempo)? Se la risposta è negativa, come individuarla per prevenire future insorgenze?
3) esistono rimedi o accorgimenti - magari di tipo naturale - che posso accompagnare alle cure prescritte per accelerare la guarigione?
4) le analisi del sangue evidenziano anche un'anomala concentrazione di prolattina (17,5 ng/ml) che ho visto essere causa anch'essa di disfunzione erettile; tuttavia, l'andrologo sembra non volergli dare troppo peso. Fa bene?

La preoccupazione è forte, i dubbi sono molti ma lo spazio per scrivere meno. RingraziandoVi anticipatamente, mi riservo di chiedere ulteriori delucidazioni.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Giovanotto,
il legame tra la prostatite ed il deficit erettile esiste, manon è così diretto od addirittura "meccanico" com forse lei intende. Non è putroppo ragionevole attendersi dei miglioramenti sensibili dopo solo una settimana di cura. Alla sua età è veramente arduo pensare che il problema abbia una preponderante causa organica e non psicologica, d'ogni modo per valutare degli effetti, positivi o negativi che siano dovrà aver la pazienza di attendere almeno quache settimana se non un paio di mesi. I batteri che paiono coinvolti nella sua infezione genitale sono di inequivocabile origine intestinale. Ci chiediamo quindi se la sua funzione intestinale sia più o meno alterata. Su questo bisognerà eventualmente concentrare l'attenzione, così come su molti altri aspetti dello stile di vita, perlopiù molto più importanti dei farmaci stessi. Tra questi, ricordiamo ancora l'idratazione, l'alimentazione, l'attività fisica e sessuale. Più approfonditi cenni a questi importantissimi aspetti li potrà trovare su questo stesso sito. Per qiuanto riguarda la prolattina, in genere i valori alterati in grado da associarsi a sintomi sono generalmente molto più elevati.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Dottor Piana,
ringraziandola vorrei esporle comunque dei dubbi. Va bene la causa psicologica e tutto - di cui non escludo l'esistenza, anzi sono convinto vi sia -, ma ciò non spiega perché manchino erezioni mattutine e spontanee. Capita ad esempio di sentirlo "barzotto"; prima di questo periodo bastavano allora un paio di "spinte" per sentire il sangue affluire fino ad erigere il pene. Oggi se do un paio di quelle spinte non succede nulla, sempre ammesso che diventi casualmente barzotto. Anche quando sono solo.
Per quanto riguarda lo stile di vita, mi sono sempre idratato abbondantemente, mangio in maniera abbastanza regolare (e mi sto impegnando a eliminare latticini e bevande come il caffè, che ho letto essere dannose) e bevo raramente alcolici. Fumo (tabacco e non..), ma anche qui è mia intenzione smettere o quantomeno ridurre. Faccio poca attività fisica è vero, ma lo studio mi costringe alla sedia, mentre per quello che riguarda l'attività sessuale... Beh, sarebbe mia ferma intenzione iniziare.. se solo si alzasse :-)
Probabilmente sto diventando troppo ossessivo per questa storia, e la cosa non aiuta di certo il recupero, ma tant'è che così sto. Insomma, come direbbe Lenin: che fare?
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Se Lenin dice "che fare", Stalin risponde prontamente "smettere di fumare"! Perbacco, la nicotina è un potente vasocostrittore e le sue arterie, in particolare quelle sottilissime che portano il sangue ai genitali necessitano di tutto meno che essere costrette! Non parliamo poi della cannabis, i cui gravi e controproducenti effetti a livello genitale non mancano di essere costantemente ribaditi sulla letteratura scientifica internazionale.

Saluti
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