Cistite e brufoli?
Buonasera,
Ho la cistite da più di una settimana; primariamente curata con furadantin per 5 giorni, ma visto che si è presentata una recidiva, mi è stato consigliato in farmacia il Monuril, del quale ho assunto la seconda bustina questa sera. In concomitanza a questo periodo in cui ho la cistite, sto notando un aumento di brufoli in viso e stasera mi sono accorta durante l' igiene intima di avere una specie di brufolo sottopelle a livello vaginale, ma piuttosto esterno. Possono essere collegati i due problemi?
Ringrazio e saluto cordialmente.
Ho la cistite da più di una settimana; primariamente curata con furadantin per 5 giorni, ma visto che si è presentata una recidiva, mi è stato consigliato in farmacia il Monuril, del quale ho assunto la seconda bustina questa sera. In concomitanza a questo periodo in cui ho la cistite, sto notando un aumento di brufoli in viso e stasera mi sono accorta durante l' igiene intima di avere una specie di brufolo sottopelle a livello vaginale, ma piuttosto esterno. Possono essere collegati i due problemi?
Ringrazio e saluto cordialmente.
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Gentile Signora,
la scelta e la prescrizione di un antibiotico impone competenze proprie del medico, ancor meglio dello specialista in urologia. Delegare questo al farmacista è una grave leggerezza, che può portare alla mancata risoluzione del probelma e alla comparsa di effetti collaterali. Ovviamente, non potendo valutare direttamente la sua situazione, non è possibile esprimere un giudizio appropriato, sta di fatto che i fenomeni di sensibilizzazione agli antibiotici possono manifestarsi nei modi più disparati. Tutto sommato, se i disturbi urinari non sono così violenti, le consiglieremmo di non assumere altri antibiotici e limitarsi a bere molta acqua. Saà cura del suo medico curante farle eseguire l'esame delle urine e l'urocoltura, non prima di una settimana. Solo in base al risultato si potrà disporre per una terapia mirata, se fosse ancora il caso.
Saluti
la scelta e la prescrizione di un antibiotico impone competenze proprie del medico, ancor meglio dello specialista in urologia. Delegare questo al farmacista è una grave leggerezza, che può portare alla mancata risoluzione del probelma e alla comparsa di effetti collaterali. Ovviamente, non potendo valutare direttamente la sua situazione, non è possibile esprimere un giudizio appropriato, sta di fatto che i fenomeni di sensibilizzazione agli antibiotici possono manifestarsi nei modi più disparati. Tutto sommato, se i disturbi urinari non sono così violenti, le consiglieremmo di non assumere altri antibiotici e limitarsi a bere molta acqua. Saà cura del suo medico curante farle eseguire l'esame delle urine e l'urocoltura, non prima di una settimana. Solo in base al risultato si potrà disporre per una terapia mirata, se fosse ancora il caso.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio per il Suo consulto. Ma il Monuril è un antibiotico? Mi sono fatta consigliare qualcosa perché volevo passare il weekend limitando i dolori visto che dal medico non potevo andare. Questa sera andrò; il fatto è che sta per arrivarmi il ciclo, quindi come potrei fare gli esami a breve?
[#3]
Gentile Signora,
se lei "non può" andare dal medico, vuol dire che qualcosa le preme di più della sua salute, allora ci stupisce che ora si rivolga a noi. Ricordi che esiste anche la guardia medica ed al limite il pronto soccorso, ma rivolgersi al farmacista per una prescrizione è una imperdonabile leggerezza, senza ombra di dubbio alcuna. La fosfomicina trometamolo (Monuril) è certamente un antibiotico, energico e neanche dei più maneggevoli in quanto ad effetti collaterali. Per intanto, in assenza di febbre o disturbi molto intensi, le ripetiamo che non è certo il caso di assumere altri antibiotici. D'altromde non si potrebbe eseguire immediatamente l'urocoltura, pertanto attenda il termine del flusso da 2-3 giorni, quindi potrà eseguire gli esami delle urine in modo proficuo.
Saluti
se lei "non può" andare dal medico, vuol dire che qualcosa le preme di più della sua salute, allora ci stupisce che ora si rivolga a noi. Ricordi che esiste anche la guardia medica ed al limite il pronto soccorso, ma rivolgersi al farmacista per una prescrizione è una imperdonabile leggerezza, senza ombra di dubbio alcuna. La fosfomicina trometamolo (Monuril) è certamente un antibiotico, energico e neanche dei più maneggevoli in quanto ad effetti collaterali. Per intanto, in assenza di febbre o disturbi molto intensi, le ripetiamo che non è certo il caso di assumere altri antibiotici. D'altromde non si potrebbe eseguire immediatamente l'urocoltura, pertanto attenda il termine del flusso da 2-3 giorni, quindi potrà eseguire gli esami delle urine in modo proficuo.
Saluti
[#4]
Utente
Chiedo scusa...non immaginavo che comunque al pronto soccorso potessero "trattarmi" visto che il problema l'ho avuto di sera e di solito la raccolta delle urine so che si fa al mattino. Continuo a ripetere che non sapevo che il Monuril fosse un antibiotico; in ogni caso ho pensato che il farmacista fosse una persona "competente" che potesse aiutarmi in un momento in cui non potevo contattare il mio medico curante. La ringrazio comunque per la Sua attenzione.
[#5]
Gentile Signora,
speriamo abbia ora compreso quale sostanziale differenza vi sia tra un professionista che (teoricamente) prepara, organizza e distribuisce i farmaci ed un altro professionista che interpreta i suoi disturbi, la visita, ne deduce una diagnosi e sceglie quale sia la terapia che combini il massimo dell'efficacia con il minimo degli effetti collaterali. Tenga conto che le più recenti linee guida internazionali sulla terapia delle infezioni non complicate delle basse vie urinarie femminili (ossia la banale cistite), tranne che in presenza di febbre o disturbi molto accentuati, sconsigliano la prescrizione immediata ed empirica di un antibiotico. Aumentare sostanzialmente l'introduzione di liquidi (almeno due litri al giorno) è sufficiente a risolvere una buona parte dei casi. Tenga ancora conto che la maggioranza delle cistiti della donna in età fertile è causata da batteri banali di origine intestinale ed è su questo versante, più che su quello urinario che si debbono concentrare le attenzioni, cercando di favorire una funzione la più regolare possibile ed un sostanziale equilibrio della flora batterica residente.
Saluti
speriamo abbia ora compreso quale sostanziale differenza vi sia tra un professionista che (teoricamente) prepara, organizza e distribuisce i farmaci ed un altro professionista che interpreta i suoi disturbi, la visita, ne deduce una diagnosi e sceglie quale sia la terapia che combini il massimo dell'efficacia con il minimo degli effetti collaterali. Tenga conto che le più recenti linee guida internazionali sulla terapia delle infezioni non complicate delle basse vie urinarie femminili (ossia la banale cistite), tranne che in presenza di febbre o disturbi molto accentuati, sconsigliano la prescrizione immediata ed empirica di un antibiotico. Aumentare sostanzialmente l'introduzione di liquidi (almeno due litri al giorno) è sufficiente a risolvere una buona parte dei casi. Tenga ancora conto che la maggioranza delle cistiti della donna in età fertile è causata da batteri banali di origine intestinale ed è su questo versante, più che su quello urinario che si debbono concentrare le attenzioni, cercando di favorire una funzione la più regolare possibile ed un sostanziale equilibrio della flora batterica residente.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 18.9k visite dal 17/03/2014.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.