Stent ureterale
salve,circa 1 mesefa sono stato sottoposto a URS+Litrotrissia e posizionamento stent ureterale,ho avuto tutti sintomi possibili coliche-sangue nelle urine-bruciore e febbre 37-37,5 dopo alcuni giorni di antibiotico ok vado a casa e proseguo Rocefin x 6 gg
dopo mi ritornano i sintomi e spece la febbre,chiamo l'urorogo e mi prescrive di continuare con Rocefin+Bentelan fiala x altri 6 gg,durante periodo antibiotico e Bentelan va meglio niente febbre,poi parto x lavoro per l'estero,mi riviene sangue nelle urine-febbre 37-37,5 l'urologo dice di prendere Ciproxin 1000 x 6 gg e associare Bentelan cp 1 mg,evidentemente lo stent da fastidio e al mio ritorno lo rimuoveremo.
E' normale ciò.
Io so che si prova un dolore disumano,un conoscente che lo ha tolto ha avuto un esperienza terrificante,dolore come se gli strappavano il rene evarie lacerazioni durante l'uscita dello stent dell'uretra e uretere con conseguente tanto sangue e bruciore.Io sono intollerante al dolore,l?urologo dice che in 5 minuti lo dogliamo,ma io dopo aver sentito quanto prima detto non mi fido e nemmeno sotto tortura ci vado,lo voglio togliere con anestesia,o totale o spinale.
La prego non provi a tranquillizzarmi,io ho paura
Siccome ho altro calcolo di 2 cm nel rene stesso lato dello stent,mi diceva l'urologo,visto il mio stato in merito alla cosa,tra qualche mese se tutto va bene facciamo una percutanea e nell'occasione togliamo lo stent in anestesia e risolviamo tutto,ma come detto all'inizio ho vari problemi e febbre,il programma come dice l'urologo potrebbe essere necessario al mio ritorno tra 20 gg di rimuoverlo e quindi salta la mia speranza di toglierlo tra qualche mese con la percutanea.
Mi puo aiutare,se vi è centro anche al nord Italia dove potrei toglierlo con anestesia?
la prego di comprendere che io non c'è la faccio a farmelo togliere senza sedazione,sono 2 anni che soffro di ripetute coliche e quasi quotidianamente ho avuto coliche e fatto fiale,anche in aereo,anche da solo ho provveduto,sono scosso da un andrivieni di coliche,con me la sento di sopportare ciò
Mi scusi del disturbo la ringrazio anticipatamente Calo
dopo mi ritornano i sintomi e spece la febbre,chiamo l'urorogo e mi prescrive di continuare con Rocefin+Bentelan fiala x altri 6 gg,durante periodo antibiotico e Bentelan va meglio niente febbre,poi parto x lavoro per l'estero,mi riviene sangue nelle urine-febbre 37-37,5 l'urologo dice di prendere Ciproxin 1000 x 6 gg e associare Bentelan cp 1 mg,evidentemente lo stent da fastidio e al mio ritorno lo rimuoveremo.
E' normale ciò.
Io so che si prova un dolore disumano,un conoscente che lo ha tolto ha avuto un esperienza terrificante,dolore come se gli strappavano il rene evarie lacerazioni durante l'uscita dello stent dell'uretra e uretere con conseguente tanto sangue e bruciore.Io sono intollerante al dolore,l?urologo dice che in 5 minuti lo dogliamo,ma io dopo aver sentito quanto prima detto non mi fido e nemmeno sotto tortura ci vado,lo voglio togliere con anestesia,o totale o spinale.
La prego non provi a tranquillizzarmi,io ho paura
Siccome ho altro calcolo di 2 cm nel rene stesso lato dello stent,mi diceva l'urologo,visto il mio stato in merito alla cosa,tra qualche mese se tutto va bene facciamo una percutanea e nell'occasione togliamo lo stent in anestesia e risolviamo tutto,ma come detto all'inizio ho vari problemi e febbre,il programma come dice l'urologo potrebbe essere necessario al mio ritorno tra 20 gg di rimuoverlo e quindi salta la mia speranza di toglierlo tra qualche mese con la percutanea.
Mi puo aiutare,se vi è centro anche al nord Italia dove potrei toglierlo con anestesia?
la prego di comprendere che io non c'è la faccio a farmelo togliere senza sedazione,sono 2 anni che soffro di ripetute coliche e quasi quotidianamente ho avuto coliche e fatto fiale,anche in aereo,anche da solo ho provveduto,sono scosso da un andrivieni di coliche,con me la sento di sopportare ciò
Mi scusi del disturbo la ringrazio anticipatamente Calo
[#1]
Gentile Signore,
nella sua situazione è cruciale definire i tempi di attesa e le modalità per il secondo intervento. Per un calcolo di 2 cm oggigiorno in linea di massima nei centri specializzati si predilige la via ascendente attraverso l'uretere (uretero-renoscopia flessibile operativa con frammentazione laser del calcolo ed estrazione dei residui), anche se la percutanea rimane l'alternativa più classica, efficace ma un poco più invasiva. In ogni caso, se i tempi sono accettabili, sarebbe certamente opportuno mantenere lo stent, magari con un poco di pazienza. Noi riteniamo che questi lievi rialzi febbrili possano essere causati dalla presenza del calcolo e non tanto dello stent. Si sa che quest'ultimo viene tollerato in modo assolutamente variabile e soggettivo, che va dalla vaga percezione al tormento insopportabile. Il sanguinamento è invece assolutamente prevedibile e non preoccupante. In ogni caso, se nella sua situazione si decidesse che il minore dei mali sia rimuovere comunque lo stent, è suo pieno diritto chiedere che questa pur semplice manovra venga eseguita in sedazione, anche se è ormai abitudine comune farlo senza anestesia utilizzando uno strumento flessibile e sottile. Una struttura urologica con un minimo di buon senso e disponibilità non deve esitare a darle questa possibilità. In ogni caso, le garantiamo che la cosa non ha assolutamente gli aspetti terrificanti che tanto la spaventano.
Saluti
nella sua situazione è cruciale definire i tempi di attesa e le modalità per il secondo intervento. Per un calcolo di 2 cm oggigiorno in linea di massima nei centri specializzati si predilige la via ascendente attraverso l'uretere (uretero-renoscopia flessibile operativa con frammentazione laser del calcolo ed estrazione dei residui), anche se la percutanea rimane l'alternativa più classica, efficace ma un poco più invasiva. In ogni caso, se i tempi sono accettabili, sarebbe certamente opportuno mantenere lo stent, magari con un poco di pazienza. Noi riteniamo che questi lievi rialzi febbrili possano essere causati dalla presenza del calcolo e non tanto dello stent. Si sa che quest'ultimo viene tollerato in modo assolutamente variabile e soggettivo, che va dalla vaga percezione al tormento insopportabile. Il sanguinamento è invece assolutamente prevedibile e non preoccupante. In ogni caso, se nella sua situazione si decidesse che il minore dei mali sia rimuovere comunque lo stent, è suo pieno diritto chiedere che questa pur semplice manovra venga eseguita in sedazione, anche se è ormai abitudine comune farlo senza anestesia utilizzando uno strumento flessibile e sottile. Una struttura urologica con un minimo di buon senso e disponibilità non deve esitare a darle questa possibilità. In ogni caso, le garantiamo che la cosa non ha assolutamente gli aspetti terrificanti che tanto la spaventano.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5k visite dal 13/03/2014.
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