Intervento turp
Gentili Dottori,
approfitto ancora una volta della vostra competenza e della vostra disponibilità per chiedere un parere. Mio marito, che nel 1985 ha subito un intervento di CABG e ventriculoplastica e nel marzo 2013 un impianto di defibrillatore, essendo sofferente di ipertrofia prostatica benigna, poiché la situazione di tale patologia è peggiorata, avrebbe la necessità di subire un intervento TURP. L'urologo che ha preso in cura il suo caso, preferirebbe non procedere con l'operazione, visto le sue condizioni di salute molto precarie. Per il momento ha prescritto soltanto una terapia farmacologica che dovrà protrarsi fino al prossimo mese di settembre.
Nel caso questa terapia non funzionasse, potreste cortesemente informarci se esistono altre alternative che non siano interventi invasivi?
Grazie anticipatamente dell'attenzione che vorrete riservare a questa richiesta.
Cordiali saluti
approfitto ancora una volta della vostra competenza e della vostra disponibilità per chiedere un parere. Mio marito, che nel 1985 ha subito un intervento di CABG e ventriculoplastica e nel marzo 2013 un impianto di defibrillatore, essendo sofferente di ipertrofia prostatica benigna, poiché la situazione di tale patologia è peggiorata, avrebbe la necessità di subire un intervento TURP. L'urologo che ha preso in cura il suo caso, preferirebbe non procedere con l'operazione, visto le sue condizioni di salute molto precarie. Per il momento ha prescritto soltanto una terapia farmacologica che dovrà protrarsi fino al prossimo mese di settembre.
Nel caso questa terapia non funzionasse, potreste cortesemente informarci se esistono altre alternative che non siano interventi invasivi?
Grazie anticipatamente dell'attenzione che vorrete riservare a questa richiesta.
Cordiali saluti
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Gentile Signora,
con l'utilizzo delle più recenti tecnologie laser per il trattamento dell'ingrossamento prostatico benigno, le situazioni nelle quali non è comunque opportuno intervenire sono rimaste assolutamente esigue. Inoltre, il problema è eventualmente anestesiologico e non riguarda la procedura urologica in sè. Di fatto sono abbastanza rari i casi in cui non sia comunque prudente indurre una anestesia periferica per un intervento a bassissimo rischio emorragico. D'ogni modo, ogni caso fa a sè e dovrebbe essere valutato con molta attenzione, come dicevamo, in accordo tra l'urologo e l'anestesista.
Saluti
con l'utilizzo delle più recenti tecnologie laser per il trattamento dell'ingrossamento prostatico benigno, le situazioni nelle quali non è comunque opportuno intervenire sono rimaste assolutamente esigue. Inoltre, il problema è eventualmente anestesiologico e non riguarda la procedura urologica in sè. Di fatto sono abbastanza rari i casi in cui non sia comunque prudente indurre una anestesia periferica per un intervento a bassissimo rischio emorragico. D'ogni modo, ogni caso fa a sè e dovrebbe essere valutato con molta attenzione, come dicevamo, in accordo tra l'urologo e l'anestesista.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 11/03/2014.
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