Calcolo renale di due cm scomparso?

Buonasera Dottori,
mi e' successa una cosa curiosa. Esattamente un anno fa sono stato operato (litotrissia percutanea) al rene dx per l' asportazione di un calcolo di 3,5 cm. Operazione avvenuta con successo salvo una piccola ma pericolosa emorragia interna, prontamente suturata con una spirale di platino + 2 sacche di sangue per rimettermi in sesto . 20 giorni di ospedale piuttosto sofferti. Fin qui' tutto ok, sono stato dimesso e ho continuato a vivere sereno fino a due mesi fa quando a causa di alcuni problemi sporadici ma significativi legati alla mia erezione, sono andato da un andrologo urologo, il quale, durante la visita si e' reso conto di una prostatite in corso, di una piccola ernia, di un varicocele, e, cosa che mi ha buttato nello sconforto piu' totale si e' reso conto di un calcolo di ben 2 (due) cm posizionato nel rene dx gia operato. A questo punto è inutile dirvi quanto per me sia stato un brutto colpo (nonostante sia cosciente di problemi di salute ben piu' gravi del mio), io, ho comunque sofferto le pene dell'inferno, due anni caratterizzati da nottate al pronto soccorso e antidolorifici e febbre e sangue nelle urine e infezioni di continuo, ovviamente dolori lancinanti che nemmeno le dosi di morfina che mi venivano somministrate placavano.
Ora che ho finito la cura di antibiotici (tre mesi) per curare la prostatite, devo recarmi in ospedale per fare alcuni esami. Tra questi esami vi sono degli esami che riguardano la tiroide, che a detta di alcuni luminari potrebbe essere la causa della formazione dei calcoli in cosi' breve tempo. concludo scrivendovi che oggi sono andato a fare una visita da un altro specialista (cosi' per scrupolo) che mi ha controllato attentamente entrambi i reni con l'ecografo. Ebbene il calcolo da due cm è sparito. Bensi' al suo posto si evidenzia solo una cicatrice dovuta all'operazione che presumibilmente (mi viene da pensare) e' stata scambiata per un calcolo.
Di chi mi devo fidare? Il mio urologo e' persona conosciuta per le sue abilità e moltissimi affetti da calcolosi si recano da lui e risolvono i loro problemi. E' possibile che nonostante sapesse della mia operazione abbia confuso una cicatrice con un calcolo di due cm? O e' piu' possibile che questo calcolo si sia ''nascosto'' rendendo impossibile la sua individuazione da quest'ultimo urologo? ''i reni son puliti e perfetti, l'unica cosa presente e' questa cicatrice di pochi mm, e non du 2 cm'' testuali parole.
Insomma, mi consigliate un ulteriore visita o posso stare tranquillo? Vi ringrazio in anticipo fate un lavoro splendido e vi leggo da molto.
Vi chiedo un parere complessivo riguardo alla mia situazione. SPero che qualcuno di voi possa avere la pazienza di leggere, perchè oltre le veloci visite (e costose) presso vari specialisti, non ho mai trovato qualcuno che dedicasse un pochino piu' d attenzione a questo mio problema.
Grazie infinite,
Luca
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Giovanotto,
l'ecografia è un'indagine di diagnostica per immagini che compete in primo luogo agli specialisti in radiologia, che vengono formalmente preparati ad eseguire a pieno titolo questo tipo di indagine. Molti altri specislisti, compreso l'urologo, usufruiscono dell'ecografia per scopi essenzialmente "operativi", cioè come ausilio nell'esecuzione di procedure di loro competenza. Limitandoci all'urologia, parliamo ad esempio delle biopsie prostatiche o del trattamento extracorporeo con onde d'urto della calcolosi renale. Il "non radiologo", almeno a nostro parere non può refertare a pieno titolo un'ecografia, poiché in caso di errori comprovati la sua posizione sarebbe assai poco difendibile.
Ciò premesso, chi come noi si occupa in particolare di calcolosi delle vie urinarie non è affatto nuovo alle "sorprese" ecografiche di calcoli fantasma, oppure dalle dimensioni variabili del 100% e più a pochi giorni di distanza. Non vogliamo farne una colpa a nessuno, ma l'ecografia in mani non espertissime od effettuata con strumenti tecnicamente non al meglio, ha il rischio di incorrere in numerosi artefatti dovuti ai riflessi interni delle anfrattuose cavità renali e di papille molto pronunciate, magari ricoperte da qualche piccola incrostazione (placche di Randall). Lei è stato sottoposto solo un anno fa ad un intervento, ahimè, piuttosto invasivo, che però dovrebbe avere avuto il vantaggio di liberarla completamente dal grosso calcolo. Senz'altro il risultato dell'intervento sarà pur stato controllato in qualche modo, inoltre in un solo anno risulterebbe ben difficile che si fosse riformato un calcolo pari a due terzi del precedente. A questo punto, le consiglieremmo vivamente di sottoporsi ad una nuova ecografia, eseguita però da un radiologo ecografista e non da un nostro Collega, senza nulla togliere alla sua riconosciuta competenza. Nel caso persistesse ancora il minimo dubbio, si potrà eseguire una radiografia dell'addome od addirittura una TAC senza mezzo di contrasto, cui nulla può sfuggire.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile Dr. Piana,
innanzitutto ci tengo a ringraziarla per la Sua cortese risposta esaustiva e professionale.
Seguirò il suo consiglio sottoponendomi ad ulteriori accertamenti presso una struttura specializzata. E non le nascondo che leggendo cio' che ha scritto ho avuto modo di fare chiarezza in merito all argomento, che alle volte puo' risultare quasi incomprensibile, come appunto la sparizione di un calcolo.
Ringrazio lei e tutti coloro i quali si occupano pazientemente di informare chi come me si trova ad affrontare dei quesiti troppo complessi.
Cordialmente,
Luca
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