Epididimite 'complicata'
Salve,
racconto velocemente e spero esaustivamente la mia storia clinica.
Luglio 2005: ho un leggero fastidio all'uretra che diminuisce con l'aumento dell'assunzione di liquidi.
Fine agosto 2005: rilevo un cambiamento di colore (immagino tracce di sangue) nel liquido seminale effettuo un tampone uretrale che risulta positivo alla clamydia. Seguo una terapia a base di Zytromax.
10 giorni dopo dopo il colore del liquido seminale si schiarisce.
Un paio di settimane dopo avverto un corpo estraneo vicino al testicolo sx. Da una visita urologica mi viene diagnosticato una ciste all'epididimo sx.
Faccio un'ecografica e ed effettuo ricerche della clamydia nello sperma, urina e uretra: il riscontro è negativo.
Dall'ecografica risulta un'infiammazione sull'epididimo sx.
Intanto inzia un fastidio (18 ottobre) al testicolo destro, 3 giorni dopo inizio terapia con augumentin e danzen, il 23 sono al pronto soccorso perchè non riesco più a camminare, la terapia viene modificata in danzen+rocefin.
Il giorno dopo l'urologo del S. Eugenio di Roma mi rettifica anche l'antinfiammatorio: 2 compresse al giorno di orudis 4mg e 1 mg al giorno (x6giorni) di rocefin inframuscolo.
Dopo 3 giorni il dolore scompare ma rimane l'ingrossamento dell'epididimo destro.
Dopo 10 giorni il dolore aumenta di nuovo oggi ho una nuova visita presso il San Paolo di Milano.
Intuisco che a questo punto bisognerebbe capire l'eziologia della malattia prima di prescrivere degli antibiotici, ma è una intuizione da profano.
Avrei bisogno di qualcuno (che ancora non ho trovato) che mi segua e mi dia delle risposte chiare e tempestive, vi chiedo di indicarmi un centro considerando che lavoro tra Roma e Milano e che la cosa mi sembra importante(ho 33 anni e non vorrei avere spiacevoli sorprese come detto in un chiarimento in merito che ho letto nel forum).
Una domanda finale: esiste la possibilità di indagare il problema con altri esami specifici prima di procedere per tentativi con un terapia antibiotica?
Vi ringrazio per l'attenzione.
racconto velocemente e spero esaustivamente la mia storia clinica.
Luglio 2005: ho un leggero fastidio all'uretra che diminuisce con l'aumento dell'assunzione di liquidi.
Fine agosto 2005: rilevo un cambiamento di colore (immagino tracce di sangue) nel liquido seminale effettuo un tampone uretrale che risulta positivo alla clamydia. Seguo una terapia a base di Zytromax.
10 giorni dopo dopo il colore del liquido seminale si schiarisce.
Un paio di settimane dopo avverto un corpo estraneo vicino al testicolo sx. Da una visita urologica mi viene diagnosticato una ciste all'epididimo sx.
Faccio un'ecografica e ed effettuo ricerche della clamydia nello sperma, urina e uretra: il riscontro è negativo.
Dall'ecografica risulta un'infiammazione sull'epididimo sx.
Intanto inzia un fastidio (18 ottobre) al testicolo destro, 3 giorni dopo inizio terapia con augumentin e danzen, il 23 sono al pronto soccorso perchè non riesco più a camminare, la terapia viene modificata in danzen+rocefin.
Il giorno dopo l'urologo del S. Eugenio di Roma mi rettifica anche l'antinfiammatorio: 2 compresse al giorno di orudis 4mg e 1 mg al giorno (x6giorni) di rocefin inframuscolo.
Dopo 3 giorni il dolore scompare ma rimane l'ingrossamento dell'epididimo destro.
Dopo 10 giorni il dolore aumenta di nuovo oggi ho una nuova visita presso il San Paolo di Milano.
Intuisco che a questo punto bisognerebbe capire l'eziologia della malattia prima di prescrivere degli antibiotici, ma è una intuizione da profano.
Avrei bisogno di qualcuno (che ancora non ho trovato) che mi segua e mi dia delle risposte chiare e tempestive, vi chiedo di indicarmi un centro considerando che lavoro tra Roma e Milano e che la cosa mi sembra importante(ho 33 anni e non vorrei avere spiacevoli sorprese come detto in un chiarimento in merito che ho letto nel forum).
Una domanda finale: esiste la possibilità di indagare il problema con altri esami specifici prima di procedere per tentativi con un terapia antibiotica?
Vi ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Caro lettore 8303,
dalla sua scrupolosa descrizione non mi appare chiaro se
l'ecografia testicolare abbia escluso la cisti epididimaria e come abbia potuto fare diagnosi di infezione epididimaria.
L'evoluzione dei sintomi sembrerebbe confermare l'evenienza di una epididimite o orchiepididimite.
ormalmente al pronto soccorso si deve dare una terapia aspecifica ma efficace. Cessato il carattere "urgente", se persistono sintomi, allora può essere utile effettuare indagini colturale per definire il germe responsabile.
Al San Paolo esiste un ottim o servizio andrologico.
Cari saluti
dalla sua scrupolosa descrizione non mi appare chiaro se
l'ecografia testicolare abbia escluso la cisti epididimaria e come abbia potuto fare diagnosi di infezione epididimaria.
L'evoluzione dei sintomi sembrerebbe confermare l'evenienza di una epididimite o orchiepididimite.
ormalmente al pronto soccorso si deve dare una terapia aspecifica ma efficace. Cessato il carattere "urgente", se persistono sintomi, allora può essere utile effettuare indagini colturale per definire il germe responsabile.
Al San Paolo esiste un ottim o servizio andrologico.
Cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Gentile Utente,
beh si, il fatto che Lei oltre a lavorare fra Roma e Milano stia consultando Colleghi Specialisti sia a Roma che a Milano, di certo non aiuta a darLe tranquillità o sicurezza.
Come di certo avrà sperimentato, ogni Medico che si rispetti ha una sua personale visione del singolo paziente al quale propone una diagnosi e consiglia, giocoforza, quello che lui per primo ritiene la più idonea terapia. Questo significa fare il medico, in generale. Ed in piena coscienza e diligenza. Non si deve dare credito a quei medici che dicono di non sbagliare mai. Il medico più bravo è sempre quello che sbaglia di meno.
Ora è probabile che ognuno dei Medici che ha avuto l'onore di visitarLa abbia emesso una dignosi corretta. Di conseguenza Lei ha fatto benissimo a seguirne i consigli terapeutici. Ciò non toglie, come mi pare di capire, che la situzione non sia nettamente migliorata.
E' appena il caso di sottolineare che, come evidente anche ad un profano, una diagnosi di infezione dell'apparato genitale non può farsi con esami ecografici, che al massimo possono mostrare esiti o aspetti complicativi dell'infezione stessa. Questo non deve suonare come una critica. Perchè è anche appena il caso di sottolineare che, almeno nel Forum pubblico (nella mia posta elettronica è un'altra faccenda, come sanno molti di quelli che mi scrivono), non commento le capacità diagnostico-terapeutiche di altri Colleghi che, magari, lavorando in centri di Pronto Soccorso vengono giocoforza condizionati nella loro pratica clinica.
Lei giustamente vorrebbe uscire da questo stato di confusione. Bene c'è un solo modo. Si scelga...O a Roma...O a Milano, uno Specialista di Sua fiducia. Si attenga scrupolosamente alle sue direttive e verifichi i risultati ottenuti.
Colgo l’occasione per anticipare anche Lei che nel prossimo mese di Gennaio 2006, presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, nella mia Unità Operativa, avrà luogo il mese della Prevenzione delle Patologie dell’Apparato Genitale Maschile (con particolare riguardo alle problematiche connesse con lo studio della infertilità). Durante tale iniziativa, si potrà essere sottoposti a visita specialistica, DEL TUTTO GRATUITA. Conto al più presto di fornire ulteriori dettagli circa le modalità di adesione.
Davvero affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
beh si, il fatto che Lei oltre a lavorare fra Roma e Milano stia consultando Colleghi Specialisti sia a Roma che a Milano, di certo non aiuta a darLe tranquillità o sicurezza.
Come di certo avrà sperimentato, ogni Medico che si rispetti ha una sua personale visione del singolo paziente al quale propone una diagnosi e consiglia, giocoforza, quello che lui per primo ritiene la più idonea terapia. Questo significa fare il medico, in generale. Ed in piena coscienza e diligenza. Non si deve dare credito a quei medici che dicono di non sbagliare mai. Il medico più bravo è sempre quello che sbaglia di meno.
Ora è probabile che ognuno dei Medici che ha avuto l'onore di visitarLa abbia emesso una dignosi corretta. Di conseguenza Lei ha fatto benissimo a seguirne i consigli terapeutici. Ciò non toglie, come mi pare di capire, che la situzione non sia nettamente migliorata.
E' appena il caso di sottolineare che, come evidente anche ad un profano, una diagnosi di infezione dell'apparato genitale non può farsi con esami ecografici, che al massimo possono mostrare esiti o aspetti complicativi dell'infezione stessa. Questo non deve suonare come una critica. Perchè è anche appena il caso di sottolineare che, almeno nel Forum pubblico (nella mia posta elettronica è un'altra faccenda, come sanno molti di quelli che mi scrivono), non commento le capacità diagnostico-terapeutiche di altri Colleghi che, magari, lavorando in centri di Pronto Soccorso vengono giocoforza condizionati nella loro pratica clinica.
Lei giustamente vorrebbe uscire da questo stato di confusione. Bene c'è un solo modo. Si scelga...O a Roma...O a Milano, uno Specialista di Sua fiducia. Si attenga scrupolosamente alle sue direttive e verifichi i risultati ottenuti.
Colgo l’occasione per anticipare anche Lei che nel prossimo mese di Gennaio 2006, presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, nella mia Unità Operativa, avrà luogo il mese della Prevenzione delle Patologie dell’Apparato Genitale Maschile (con particolare riguardo alle problematiche connesse con lo studio della infertilità). Durante tale iniziativa, si potrà essere sottoposti a visita specialistica, DEL TUTTO GRATUITA. Conto al più presto di fornire ulteriori dettagli circa le modalità di adesione.
Davvero affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#3]
Gentile utente, non è rao che una infezione uretrale da chlamydia posso causare una epididimite. Il fatto che la ricerca nello sperma sia negativa non significa molto in quanto può trattarsi di un falso negativo in relazione alle tecniche di laboratorio utilizzate. Segua i consigli dei colleghi e si assicuri che i suoi eventuali contatti sessuali siano adeguatamente studiati e curati. Cordiali saluti
Longhi
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.4k visite dal 02/11/2005.
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