Calcolosi renae
gentili dottori, in breve la mia storia,
Sono un uomo di 40 anni con un problema che mi affligge oramai da diverso tempo. Negli ultimi anni sono stato sottoposto a diversi interventi di litotrissia ureterale per rimuovere diversi calcoli che mano a mano si sono bloccati nell'uretere e non scendevano in vescica. Secondo l'urologo, il fatto che il primo calcolo di circa 8 mm sia "sostato" per diversi mesi nell'uretere (non dandomi però particolari disturbi o coliche), ha causato una sorta di callo/cicatrice nella mucosa e quindi i due calcoli successivi che sono scesi dal rene all'uretere sono rimasti impattati in quel punto ed è stato molto difficile toglierli. Ad ottobre 2013 mi era stata comunque rilevata una forte dilatazione del rene e dopo vari esami l'urologo è riuscito tramite una rx a vedere un piccolo frammento sempre incastrato nello stesso punto.anche se non molto visibile; mi ha parlato di una situazione di radiotrasparenza. A febbraio 2014, durante l'ennesimo intervento di litotrissia ureterale si accorgono che l'uretere è completamente chiuso e il giorno dopo mi applicano un caterere direttamente nel rene passando da un fianco. Tra una settimana devo tornare in ospedale per valutare con il mezzo di contrasto quanto lunga e la stenosi e valutare il da farsi. Sono abbastanza preoccupato perchè ho notato che pur bevendo normalmente, urino abbastanza bene per vie "normali", mentre noto che l'urina prodotta dal rene danneggiato è abbastanza poca e rossa. Vi dico anche che nel momento in cui mi è stato applicato il tubicino il rene si è svuotato di parecchia urina che era rimasta depositata all'interno per diverso tempo. A questo punto vi chiedo: un rene che comunque ha sofferto per diverso tempo può essere recuperato? E quali sono i tempi di recupero? Ci sono dei farmaci che possono aiutare?
Sono un uomo di 40 anni con un problema che mi affligge oramai da diverso tempo. Negli ultimi anni sono stato sottoposto a diversi interventi di litotrissia ureterale per rimuovere diversi calcoli che mano a mano si sono bloccati nell'uretere e non scendevano in vescica. Secondo l'urologo, il fatto che il primo calcolo di circa 8 mm sia "sostato" per diversi mesi nell'uretere (non dandomi però particolari disturbi o coliche), ha causato una sorta di callo/cicatrice nella mucosa e quindi i due calcoli successivi che sono scesi dal rene all'uretere sono rimasti impattati in quel punto ed è stato molto difficile toglierli. Ad ottobre 2013 mi era stata comunque rilevata una forte dilatazione del rene e dopo vari esami l'urologo è riuscito tramite una rx a vedere un piccolo frammento sempre incastrato nello stesso punto.anche se non molto visibile; mi ha parlato di una situazione di radiotrasparenza. A febbraio 2014, durante l'ennesimo intervento di litotrissia ureterale si accorgono che l'uretere è completamente chiuso e il giorno dopo mi applicano un caterere direttamente nel rene passando da un fianco. Tra una settimana devo tornare in ospedale per valutare con il mezzo di contrasto quanto lunga e la stenosi e valutare il da farsi. Sono abbastanza preoccupato perchè ho notato che pur bevendo normalmente, urino abbastanza bene per vie "normali", mentre noto che l'urina prodotta dal rene danneggiato è abbastanza poca e rossa. Vi dico anche che nel momento in cui mi è stato applicato il tubicino il rene si è svuotato di parecchia urina che era rimasta depositata all'interno per diverso tempo. A questo punto vi chiedo: un rene che comunque ha sofferto per diverso tempo può essere recuperato? E quali sono i tempi di recupero? Ci sono dei farmaci che possono aiutare?
[#1]
Gentile Signore,
senz'altro le molte vicissitudini ed i periodi di ostruzione hanno segnato la funzionalità del rene. Ma più degli accertamenti, è sicuramente la quantità e la qualità delle urine drenate dalla nefrostomia che ci possono dare una chiara visione della situazione. Le possibilità di recupero parziale sono da valutare, ma la sua età relativamente giovane fa ben sperare. Come lei ha giustamente rilevato, il fatto che le urine vescicali siano chiare, ci fa pensare che tuttora l'ostruzione ureterale sia completa. E' però verosimile che attraverso la nefrostomia, pertanto per via discendente, i nostri Colleghi, ovvero i radiologi interventisti riusciranno tra qualche tempo a ricanalizzare ancora una volta l'uretere. Quanto definitiva possa essere questa procedura è difficile dire, diciamo che quantomeno a tempi medio-brevi la liberebbe dall'impegno del sacchetto sul fianco. La risoluzione definitiva del caso è perlopiù chirurgica, con l'asportazione del tratto ristretto dell'uretere ed il ripristino della continuità (anastòmosi termino-terminale). In centri ad elevata specializzazione è verosimile che questo intervento possa anche essere eseguito per via laparoscopica.
Saluti
senz'altro le molte vicissitudini ed i periodi di ostruzione hanno segnato la funzionalità del rene. Ma più degli accertamenti, è sicuramente la quantità e la qualità delle urine drenate dalla nefrostomia che ci possono dare una chiara visione della situazione. Le possibilità di recupero parziale sono da valutare, ma la sua età relativamente giovane fa ben sperare. Come lei ha giustamente rilevato, il fatto che le urine vescicali siano chiare, ci fa pensare che tuttora l'ostruzione ureterale sia completa. E' però verosimile che attraverso la nefrostomia, pertanto per via discendente, i nostri Colleghi, ovvero i radiologi interventisti riusciranno tra qualche tempo a ricanalizzare ancora una volta l'uretere. Quanto definitiva possa essere questa procedura è difficile dire, diciamo che quantomeno a tempi medio-brevi la liberebbe dall'impegno del sacchetto sul fianco. La risoluzione definitiva del caso è perlopiù chirurgica, con l'asportazione del tratto ristretto dell'uretere ed il ripristino della continuità (anastòmosi termino-terminale). In centri ad elevata specializzazione è verosimile che questo intervento possa anche essere eseguito per via laparoscopica.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la sollecita risposta. Le volevo dire che nel frattempo la funzionalità del rene appare migliorare di giorno in giorno in quanto l'urina prodotta è sempre maggiore in termini di quantità anche se sempre di colore rosso. Proprio a questo proposito le volevo chiedere se è normale che il colore sia cosi. Le volevo anche chiedere se nel tempo il rene tornerà di dimensioni normali o rimarrà per sempre "dilatato". Infine Le volevo chiedere se ci sono accorgimenti particolari nello stile di vita per poter evitare la formazione di nuovi calcoli (tipo di acqua da bere o dieta particolare). Cordiali saluti.
[#3]
Gentile Signore,
avevamo pochi dubbi che la funzione renale si sarebbe rapidamente ripresa. La presenza di tracce di sangue, anche consistenti, è normale e non deve preoccupare, si tratta comunque perlopiù di un sanguinamento modesto. Anche dopo la risoluzione dell'ostruzione, temporanea o definitiva, la dilatazione potrà ridursi, anche in modo significativo, ma non si arriverà mai ad una normalizzazione e questo sarà rilevabile a qualsiasi futura ecografia. Ovviamente questo non corrisponderà a disturbi particolari.
Per quanto riguarda i consigli sullo stile di vita, pensiamo di averle già consigliato in passato la lettura di questi notri articoli specifici, che ad ogni buon fine qui nuovamente riportiamo
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
avevamo pochi dubbi che la funzione renale si sarebbe rapidamente ripresa. La presenza di tracce di sangue, anche consistenti, è normale e non deve preoccupare, si tratta comunque perlopiù di un sanguinamento modesto. Anche dopo la risoluzione dell'ostruzione, temporanea o definitiva, la dilatazione potrà ridursi, anche in modo significativo, ma non si arriverà mai ad una normalizzazione e questo sarà rilevabile a qualsiasi futura ecografia. Ovviamente questo non corrisponderà a disturbi particolari.
Per quanto riguarda i consigli sullo stile di vita, pensiamo di averle già consigliato in passato la lettura di questi notri articoli specifici, che ad ogni buon fine qui nuovamente riportiamo
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
[#5]
Gentile Signore,
come lei potrà capire ... è difficile chiedere al panettiere se è buono il pane di un altro fornaio! Scherzi a parte, per ovvi motivi di correttezza professionale, non è possibile per noi fornire indicazioni su singoli specialisti o centri di cura con riferimento ad un caso specifico. D'altronde, il suo problema può essere delicato, ma non così raro e certamente alla portata di tutti le strutture urologiche, diciamo di riferimento provinciale.
Saluti
come lei potrà capire ... è difficile chiedere al panettiere se è buono il pane di un altro fornaio! Scherzi a parte, per ovvi motivi di correttezza professionale, non è possibile per noi fornire indicazioni su singoli specialisti o centri di cura con riferimento ad un caso specifico. D'altronde, il suo problema può essere delicato, ma non così raro e certamente alla portata di tutti le strutture urologiche, diciamo di riferimento provinciale.
Saluti
[#6]
Utente
Egregio dottore buonasera,
Il giorno 8 aprile sono stato finalmente sottoposto all'intervento di ureterocistoneostomia che aspettavo da tempo. L'intervento è perfettemante riuscito e dopo una settimana di ospedale sono stato dimesso con una terapia antibiotica per 5 gg. La settimana successiva sono tornato in ospedale per rimuovere la nefrostomia percutanea che mi era stata posizionata come soluzione "ponte" per la salvaguardia del rene. Adesso sto abbastanza bene e non ho disturbi particolari tranne qualche piccolo fastidio nella ferita chirurgica (circa 12 punti tra ombelico e pube). Oggi ho rifatto l'esame della creatinina per sicurezza e con mio stupore vedo che ancora è pari ad 1,4. Faccio l'esame completo del sangue ogni 6 mesi per un altro problema che ho avuto al cuore e sino a giugno 2013 è sempre stata 0,9 max 1,1. A febbraio a seguito dell'ostruzione completa dell'uretere (quando ho avuto una grave infezione urinaria) era 1,4 e anche quando avevo ancora la nefrostomia era sempre 1,4. Ho sempre pensato che a fino a quando non avessi fatto l'operazione forse era normale che si fosse alzata un po ma adesso mi aspettavo ritornasse sui valori che aveva sempre avuto ma ciò non è accaduto. Da cosa può dipendere? E' strano anche perchè il rene non interessato dall'intervento dovrebbe funzionare correttamente e ho sempre saputo che un rene è comunque sufficiente a pulire il sangue..
La ringrazio infinitamente e la saluto cordialmente
Il giorno 8 aprile sono stato finalmente sottoposto all'intervento di ureterocistoneostomia che aspettavo da tempo. L'intervento è perfettemante riuscito e dopo una settimana di ospedale sono stato dimesso con una terapia antibiotica per 5 gg. La settimana successiva sono tornato in ospedale per rimuovere la nefrostomia percutanea che mi era stata posizionata come soluzione "ponte" per la salvaguardia del rene. Adesso sto abbastanza bene e non ho disturbi particolari tranne qualche piccolo fastidio nella ferita chirurgica (circa 12 punti tra ombelico e pube). Oggi ho rifatto l'esame della creatinina per sicurezza e con mio stupore vedo che ancora è pari ad 1,4. Faccio l'esame completo del sangue ogni 6 mesi per un altro problema che ho avuto al cuore e sino a giugno 2013 è sempre stata 0,9 max 1,1. A febbraio a seguito dell'ostruzione completa dell'uretere (quando ho avuto una grave infezione urinaria) era 1,4 e anche quando avevo ancora la nefrostomia era sempre 1,4. Ho sempre pensato che a fino a quando non avessi fatto l'operazione forse era normale che si fosse alzata un po ma adesso mi aspettavo ritornasse sui valori che aveva sempre avuto ma ciò non è accaduto. Da cosa può dipendere? E' strano anche perchè il rene non interessato dall'intervento dovrebbe funzionare correttamente e ho sempre saputo che un rene è comunque sufficiente a pulire il sangue..
La ringrazio infinitamente e la saluto cordialmente
[#7]
Gentile Signore,
non vi è motivo per pensare che la creatinina debba immediatamente scendere dopo l'intervento. La nefrostomia è la forma di scarico più efficiente per il rene, se i valori non si sono abbassati nel periodo della nefrostomia, è impossibile che lo facciano ora, quantomeno in tempi brevi. Non è escluso che vi sia comunque un ulteriore piccolo recupero nei prossimi mesi. E' comunque realistico che le traversie trascorse abbaiano comunque segnato parizalemente la funzionalità del rene, una scintigrafia potrebbe facilmente chiarire, non escludo che i nostri Colleghi gliela facciano eseguire prima o poi.
Saluti
non vi è motivo per pensare che la creatinina debba immediatamente scendere dopo l'intervento. La nefrostomia è la forma di scarico più efficiente per il rene, se i valori non si sono abbassati nel periodo della nefrostomia, è impossibile che lo facciano ora, quantomeno in tempi brevi. Non è escluso che vi sia comunque un ulteriore piccolo recupero nei prossimi mesi. E' comunque realistico che le traversie trascorse abbaiano comunque segnato parizalemente la funzionalità del rene, una scintigrafia potrebbe facilmente chiarire, non escludo che i nostri Colleghi gliela facciano eseguire prima o poi.
Saluti
[#9]
Gentile Signore,
per una situazione di questo tipo l'alimentazione non ha alcuna influenza, alternado normalmente cibi di varia origine, senza eccedere in alcuno di essi. L'unica cosa che ci permettiamo di sconsigliarle sono gli integratori di proteine ed aminoacidi, se lei svolge ad esempio un'attività fisica intensa.
Saluti
per una situazione di questo tipo l'alimentazione non ha alcuna influenza, alternado normalmente cibi di varia origine, senza eccedere in alcuno di essi. L'unica cosa che ci permettiamo di sconsigliarle sono gli integratori di proteine ed aminoacidi, se lei svolge ad esempio un'attività fisica intensa.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2k visite dal 01/03/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Dieta
Tutto su dieta e benessere: educazione alimentare, buone e cattive abitudini, alimenti e integratori, diete per dimagrire, stare meglio e vivere più a lungo.