Dolore pelvico da 4 mesi e mezzo
Gentili dottori,
espongo la mia odissea.
Tutto è iniziato a ottobre. A seguito di un rapporto in cui ero molto contratta, inizia quella che sembrava una semplice cistite (ne avevo avute fino ad allora altre 4 in totale), che subito appare strana: non ho bruciore, ma solo peso e frequenza molto aumentata. Il peso in pochissimo tempo si trasforma in vero e proprio dolore, talmente forte da tenermi a letto per giorni.
Vado al PS, diagnosi: cistite ricorrente, mi mandano da un urologo. Vado da questo medico, esame urodinamico con diagnosi di vescica stabile; tamponi uretrale, vaginale e urinocoltura tutto negativo. Inizio le cure con neofuradantin, d-mannosio, probiotici, e l'inverosimile. Tutto inutile. Il medico ipotizza, per disperazione credo, vescica iperattiva. Premetto che, attualmente ho una frequenza molto aumentata, ma il mio disturbo principale è il dolore. Lascio l'urologo, non prima di un'infiltrazione di acido ialuronico che finisce di distruggermi.
Mi reco dal ginecologo che parla di perimetrite, inizio la cura con antinfiammatori e antibiotici, mi riprendo un po' ma non appena finisco la cura ricominciano i problemi.
Comincio con l'agopuntura, che finora è l'unica cosa che mi ha dato qualche sollievo.
Intanto faccio una RMN che evidenzia vescica perfetta, ma dei verosimili focolai di adenomiosi. Il ginecologo mi garantisce che nel mio caso è impossibile averla, e i sintomi non corrispondono.
Ad oggi ho sempre dolore (tranne la maggior parte delle notti), sento la vescica come se stesse per esplodere anche quando è vuota, sono iniziati spasmi all'uretra e peso/bruciore vaginale. Urino circa 8 volte al giorno, e il peso vescicale mi lascia soltanto in questi 3 minuti complessivi. Sottolineo che da ottobre ad ora non sono stata bene neanche un giorno.
L'ultima urinocoltura non evidenza batteri, ma 20 (range 0-18) leucociti (scusate l'assenza di unità di misura).
Ad oggi, praticamente di testa mia, assumo magnesio 2 volte al giorno, d-mannosio 1volta al giorno, lexotan al bisogno (perchè intanto mi è venuta pure l'ansia), probiotici 2 volte al giorno.
Sono esausta, non avere una diagnosi è insopportabile. E pensare che non ho smesso un momento di cercare una soluzione. Spero di poter avere un vostro aiuto, e vi ringrazio per questo servizio.
espongo la mia odissea.
Tutto è iniziato a ottobre. A seguito di un rapporto in cui ero molto contratta, inizia quella che sembrava una semplice cistite (ne avevo avute fino ad allora altre 4 in totale), che subito appare strana: non ho bruciore, ma solo peso e frequenza molto aumentata. Il peso in pochissimo tempo si trasforma in vero e proprio dolore, talmente forte da tenermi a letto per giorni.
Vado al PS, diagnosi: cistite ricorrente, mi mandano da un urologo. Vado da questo medico, esame urodinamico con diagnosi di vescica stabile; tamponi uretrale, vaginale e urinocoltura tutto negativo. Inizio le cure con neofuradantin, d-mannosio, probiotici, e l'inverosimile. Tutto inutile. Il medico ipotizza, per disperazione credo, vescica iperattiva. Premetto che, attualmente ho una frequenza molto aumentata, ma il mio disturbo principale è il dolore. Lascio l'urologo, non prima di un'infiltrazione di acido ialuronico che finisce di distruggermi.
Mi reco dal ginecologo che parla di perimetrite, inizio la cura con antinfiammatori e antibiotici, mi riprendo un po' ma non appena finisco la cura ricominciano i problemi.
Comincio con l'agopuntura, che finora è l'unica cosa che mi ha dato qualche sollievo.
Intanto faccio una RMN che evidenzia vescica perfetta, ma dei verosimili focolai di adenomiosi. Il ginecologo mi garantisce che nel mio caso è impossibile averla, e i sintomi non corrispondono.
Ad oggi ho sempre dolore (tranne la maggior parte delle notti), sento la vescica come se stesse per esplodere anche quando è vuota, sono iniziati spasmi all'uretra e peso/bruciore vaginale. Urino circa 8 volte al giorno, e il peso vescicale mi lascia soltanto in questi 3 minuti complessivi. Sottolineo che da ottobre ad ora non sono stata bene neanche un giorno.
L'ultima urinocoltura non evidenza batteri, ma 20 (range 0-18) leucociti (scusate l'assenza di unità di misura).
Ad oggi, praticamente di testa mia, assumo magnesio 2 volte al giorno, d-mannosio 1volta al giorno, lexotan al bisogno (perchè intanto mi è venuta pure l'ansia), probiotici 2 volte al giorno.
Sono esausta, non avere una diagnosi è insopportabile. E pensare che non ho smesso un momento di cercare una soluzione. Spero di poter avere un vostro aiuto, e vi ringrazio per questo servizio.
[#1]
Dr. Paolo Piana
Urologo
42.5k 1.9k 19
Gentile Signorina,
diremmo che volendo rischiare di chiarire qualcosa in più sia indispensabile completare le indagini con una endoscopia delle basse vie urinarie. Il suo parrebbe comunque essere un problema eminentemente urologico e questo dovrà essere il suo specialista di riferimento.
Saluti
diremmo che volendo rischiare di chiarire qualcosa in più sia indispensabile completare le indagini con una endoscopia delle basse vie urinarie. Il suo parrebbe comunque essere un problema eminentemente urologico e questo dovrà essere il suo specialista di riferimento.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta. Purtroppo la cosa mi spaventa parecchio, dopo l'esame urodinamico sono stata male per una settimana. Al semplice tocco ho un dolore atroce.
Inoltre, a cosa servirebbe quest'esame? Sulla base dei sintomi che le descrivo, di cosa potrebbe trattarsi?
Capisco perfettamente i limiti del consulto online e della "diagnosi" a distanza e senza visita. Ma, onestamente, non so più che pensare, e preferisco non navigare a vuoto in internet alla ricerca di malattie, perchè la ritengo una pratica piuttosto pericolosa per chi, come me, non ha alcuna competenza.
Comunque la ringrazio molto.
Distinti saluti.
Inoltre, a cosa servirebbe quest'esame? Sulla base dei sintomi che le descrivo, di cosa potrebbe trattarsi?
Capisco perfettamente i limiti del consulto online e della "diagnosi" a distanza e senza visita. Ma, onestamente, non so più che pensare, e preferisco non navigare a vuoto in internet alla ricerca di malattie, perchè la ritengo una pratica piuttosto pericolosa per chi, come me, non ha alcuna competenza.
Comunque la ringrazio molto.
Distinti saluti.
[#3]
Dr. Paolo Piana
Urologo
42.5k 1.9k 19
Gentile Signorina,
in una situazione poco chiara, eseguire un'endoscopia è indispensabile, anche se le possibilità di trovare qualcosa di francamente alterato sono ababstanza remote. Diciamo che l'indagine devevessere fata "per escludere" più che "per accertare". Una cistoscopia in una donna è pochissima cosa, ma se lei dice di essere così sensibile, senz'altro la si può eseguire con un poco di sedazione.
Saluti
in una situazione poco chiara, eseguire un'endoscopia è indispensabile, anche se le possibilità di trovare qualcosa di francamente alterato sono ababstanza remote. Diciamo che l'indagine devevessere fata "per escludere" più che "per accertare". Una cistoscopia in una donna è pochissima cosa, ma se lei dice di essere così sensibile, senz'altro la si può eseguire con un poco di sedazione.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 25/02/2014.
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