Idronefrosi bimba 2 mesi
Cari Dottori,
la mia bimba di due mesi ha un'idronefrosi dx di IV grado SFU (evidenziata fin dall'eco morfologica), ovvero bacinetto renale di diametro AP 30 mm (attualmente stabile), tutti i calici dilatati (12-24 mm diametro AP), parenchima renale assottigliato (4-6 mm), rene aumentato di volume (77 mm).Il rene sin è normale.
L'urologo pediatra che l'ha in cura la bimba ha proposto il seguente programma:
- ecografie di controllo a 3 e 6 mesi
- scintigrafia MAG3 a 4-6 mesi
- profilassi antibiotica con 1/3 della dose terapeutica fino a 6 mesi
- nuova visita con lui dopo i 6 mesi
- indicazione alla correzione chirurgica solo in caso di peggioramento o di infezione urinaria
Vi chiedo se condividete questo approccio o se ritenete che sia troppo attendista. In particolare io temo, se si attende per l'intervento chirurgico (o se non si fa proprio come sembrerebbe intendere il dottore, a meno di complicazioni) e non si elimina la causa della dilatazione tempestivamente non c'è il rischio che la compressione a cui è sottoposto danneggi ulteriormente il rene? Il nostro urologo pediatra dice di no, voi cosa ne pensate?
la mia bimba di due mesi ha un'idronefrosi dx di IV grado SFU (evidenziata fin dall'eco morfologica), ovvero bacinetto renale di diametro AP 30 mm (attualmente stabile), tutti i calici dilatati (12-24 mm diametro AP), parenchima renale assottigliato (4-6 mm), rene aumentato di volume (77 mm).Il rene sin è normale.
L'urologo pediatra che l'ha in cura la bimba ha proposto il seguente programma:
- ecografie di controllo a 3 e 6 mesi
- scintigrafia MAG3 a 4-6 mesi
- profilassi antibiotica con 1/3 della dose terapeutica fino a 6 mesi
- nuova visita con lui dopo i 6 mesi
- indicazione alla correzione chirurgica solo in caso di peggioramento o di infezione urinaria
Vi chiedo se condividete questo approccio o se ritenete che sia troppo attendista. In particolare io temo, se si attende per l'intervento chirurgico (o se non si fa proprio come sembrerebbe intendere il dottore, a meno di complicazioni) e non si elimina la causa della dilatazione tempestivamente non c'è il rischio che la compressione a cui è sottoposto danneggi ulteriormente il rene? Il nostro urologo pediatra dice di no, voi cosa ne pensate?
[#1]
Gentile Signora,
questo tipo di indicazioni sono di assoluta pertinenza dell'urologo pediatra. In linea di massima noi possiamo giudicare che nel caso della sua bimba si tratti di una situazione marginale, che non tutti gli specialisti interpreterebbero allo stesso modo. Nella vostra città esiste uno dei centri più referenziati di urologia pediatrica, il loro eventuale giudizio diremmo possa essere giudicato indiscutibile.
Saluti
questo tipo di indicazioni sono di assoluta pertinenza dell'urologo pediatra. In linea di massima noi possiamo giudicare che nel caso della sua bimba si tratti di una situazione marginale, che non tutti gli specialisti interpreterebbero allo stesso modo. Nella vostra città esiste uno dei centri più referenziati di urologia pediatrica, il loro eventuale giudizio diremmo possa essere giudicato indiscutibile.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dottore,
cosa si intende per "situazione marginale"?
La bimba è in cura presso un primario di urologia pediatrica dell'ospedale Bambin Gesù, penso sia quello il centro referenziato a cui si riferisce lei. Nonostante sia indubbiamente uno dei centri più rinomati in tale campo e il dottore sia uno specialista di chiara fama che mi ispira molta fiducia, come mamma non posso fare a meno di interrogarmi se sto facendo la cosa giusta per la mia bambina. Non potrei perdonarmi se un giorno dovessimo renderci conto che con un'operazione avremmo potuto salvare quel rene e non l'abbiamo fatto per tempo. Per questo vorrei capire solo una cosa: la funzionalità di quel rene peggiora via via che passa il tempo sottoposto a quella pressione? Oppure ormai il danno che si è prodotto è quello lì e non peggiora ulteriormente?
cosa si intende per "situazione marginale"?
La bimba è in cura presso un primario di urologia pediatrica dell'ospedale Bambin Gesù, penso sia quello il centro referenziato a cui si riferisce lei. Nonostante sia indubbiamente uno dei centri più rinomati in tale campo e il dottore sia uno specialista di chiara fama che mi ispira molta fiducia, come mamma non posso fare a meno di interrogarmi se sto facendo la cosa giusta per la mia bambina. Non potrei perdonarmi se un giorno dovessimo renderci conto che con un'operazione avremmo potuto salvare quel rene e non l'abbiamo fatto per tempo. Per questo vorrei capire solo una cosa: la funzionalità di quel rene peggiora via via che passa il tempo sottoposto a quella pressione? Oppure ormai il danno che si è prodotto è quello lì e non peggiora ulteriormente?
[#3]
Gentile Signora,
intendiamo per marginale il fatto che siano in discussione le indicazioni se operare o meno. Le possiamo garantire che sua figlia sia in ottime mani, i centri di urologia pediatrica sono rari e quello della sua città è certamente fra quelli che possono vantare la migliore esperienza.
Saluti
intendiamo per marginale il fatto che siano in discussione le indicazioni se operare o meno. Le possiamo garantire che sua figlia sia in ottime mani, i centri di urologia pediatrica sono rari e quello della sua città è certamente fra quelli che possono vantare la migliore esperienza.
Saluti
[#4]
Ex utente
Si so di essere in ottime mani ma proprio il fatto che ci sia discussione nell'ambiente urologico sull'opportunità di operare o meno non mi fa stare tranquilla ... Noi precedentemente ci eravamo rivolti al S.Camillo sempre di Roma; lì sembravano più interventisti, parlavano di fare la scintigrafia molto prima, al terzo mese. Non ho capito bene se poi parlavano di operazione necessariamente o a breve termine perchè non mi hanno dato un prospetto così chiaro come quello del primario del Bambin Gesù, ma comunque nel complesso sembravano voler approcciare la problematica in maniera più aggressiva e immediata. Io, da mamma, come faccio a scegliere se seguire la linea del Bambin Gesù o quella del S.Camillo?
[#6]
Ex utente
Immagino che per centro che esegue il maggior numero lei intenda il Bambin Gesù.
Le vorrei chiedere se, restando neutrale, non le chiedo di assumere una posizione, potesse indicarmi quali sono nell'ambiente chirurgico, nell'ambito di questo dibattito sulla necessità o meno di intervento, gli argomenti portati avanti da chi è a favore dell'intervento e gli argomenti di chi è contro.
La ringrazio dottore
Le vorrei chiedere se, restando neutrale, non le chiedo di assumere una posizione, potesse indicarmi quali sono nell'ambiente chirurgico, nell'ambito di questo dibattito sulla necessità o meno di intervento, gli argomenti portati avanti da chi è a favore dell'intervento e gli argomenti di chi è contro.
La ringrazio dottore
[#7]
Gentile Signora,
talune posizioni hanno più a che fare con la filosofia che con la medicina, ovvero essere ottimisti, pessimisti, fatalisti, eccetera. In ogni caso, chi ha occasione di vedere e trattare il maggior numero di casi è fondamentalmente più affidabile. Nel rapporto tra medico e paziente questo però non vale mai per il 100%, poiché vi possono essere altri elementi, come la facilità di comunicazione, l'empatia, talora i costi ... L'importante é che qualsiasi decisione venga presa con la massima serenità.
Saluti
talune posizioni hanno più a che fare con la filosofia che con la medicina, ovvero essere ottimisti, pessimisti, fatalisti, eccetera. In ogni caso, chi ha occasione di vedere e trattare il maggior numero di casi è fondamentalmente più affidabile. Nel rapporto tra medico e paziente questo però non vale mai per il 100%, poiché vi possono essere altri elementi, come la facilità di comunicazione, l'empatia, talora i costi ... L'importante é che qualsiasi decisione venga presa con la massima serenità.
Saluti
[#10]
Gentile Signora,
se si decide per un approccio attendista, i controlli debbono essere fatti a distanza tale da poter certamente percepire una differenza, altrimenti non vi sarebbe limite nell'accorciare i tempi ... ogni mese ... ogni tre mesi ... ogni quindici giorni?
Concludendo qui la discussione di questo caso, che è tipicamente urologico-pediatrico e non nefrologico, le raccomandiamo di comunicare più apertamente tuti i suoi dubbi ai nostri Colleghi che hano contatto diretto con il caso, piuttosto di riversarli su di noi a distanza, che ben poco possiamo purtroppo fare oltre fornire una consulenza molto generica.
Saluti
se si decide per un approccio attendista, i controlli debbono essere fatti a distanza tale da poter certamente percepire una differenza, altrimenti non vi sarebbe limite nell'accorciare i tempi ... ogni mese ... ogni tre mesi ... ogni quindici giorni?
Concludendo qui la discussione di questo caso, che è tipicamente urologico-pediatrico e non nefrologico, le raccomandiamo di comunicare più apertamente tuti i suoi dubbi ai nostri Colleghi che hano contatto diretto con il caso, piuttosto di riversarli su di noi a distanza, che ben poco possiamo purtroppo fare oltre fornire una consulenza molto generica.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.2k visite dal 22/02/2014.
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