Bruciore perenne
Gentili medici,
Da circa un anno e sei mesi soffro di un disturbo della zona anale che, a seguito di alcune visite proctologiche, sarebbe risultato essere di natura psicosomatica.
Da circa un mese però si è aggiunto un molesto bruciore al glande che non mi dà tregua. Mi sono recato dall'urologo, il quale, dopo aver ipotizzato una "modesta disfunzione del collo vescicale", mi ha prescritto Chinoplus per 6 giorni e Alfuzosina sempre. Nel frattempo ho iniziato una psicoterapia e sto assumendo Zoloft (50 mg die).
Il chinoplus non ha fatto alcun effetto. Ogni giorno mi sveglio con il bruciore, perenne. Elenco i sintomi:
1) urino dalle 8 alle 12 volte al giorno
2) dopo aver urinato aumenta il fastidio nella zona dorsale del pene. Se cerco di contrarre il pene, mi dà fastidio.
3) bruciore in tutto il glande, maggiormente verso il meato urinario.
4) In alcuni casi (ad esempio stanotte e stamattina) il pene tende a divenire eretto, senza alcuno stimolo erotico. L'erezione però non si protrae per ore, ma solo per qualche minuto.
5) Tenue sollievo tirando giù il prepuzio.
6) Tenue sollievo immediatamente dopo la defecazione (lo psichiatra sostiene che il problema sia collegato a quello anale, per via di una sorta di "compressione del nervo pudendo".
Prima ancora di chiederVi di che cosa si possa trattare, vi chiedo se posso assumere un antidolorifico/antiinfiammatorio, ad esempio l'Oki, perché non ce la faccio veramente più. Questa notte per la prima volta mi sono svegliato nel sonno in preda al bruciore e sono rimasto sveglio fino alle 5 del mattino. Dovrà pur esserci un modo per alleviare il bruciore. Tutta questa situazione mi sta facendo salire un'ansia tremenda, ho paura di non poter più guarire, se non addirittura che il problema si aggravi ulteriormente.
Stamane ho fatto ulteriori analisi del sangue (quelle delle urine sono risultate negative), cercando clamidia e un altro batterio di cui ricordo solo l'iniziale ypsilon.
Ho provato a contattare l'urologo, ma gradirei anche un vostro parere.
Grazie per l'attenzione
Cordiali saluti
Da circa un anno e sei mesi soffro di un disturbo della zona anale che, a seguito di alcune visite proctologiche, sarebbe risultato essere di natura psicosomatica.
Da circa un mese però si è aggiunto un molesto bruciore al glande che non mi dà tregua. Mi sono recato dall'urologo, il quale, dopo aver ipotizzato una "modesta disfunzione del collo vescicale", mi ha prescritto Chinoplus per 6 giorni e Alfuzosina sempre. Nel frattempo ho iniziato una psicoterapia e sto assumendo Zoloft (50 mg die).
Il chinoplus non ha fatto alcun effetto. Ogni giorno mi sveglio con il bruciore, perenne. Elenco i sintomi:
1) urino dalle 8 alle 12 volte al giorno
2) dopo aver urinato aumenta il fastidio nella zona dorsale del pene. Se cerco di contrarre il pene, mi dà fastidio.
3) bruciore in tutto il glande, maggiormente verso il meato urinario.
4) In alcuni casi (ad esempio stanotte e stamattina) il pene tende a divenire eretto, senza alcuno stimolo erotico. L'erezione però non si protrae per ore, ma solo per qualche minuto.
5) Tenue sollievo tirando giù il prepuzio.
6) Tenue sollievo immediatamente dopo la defecazione (lo psichiatra sostiene che il problema sia collegato a quello anale, per via di una sorta di "compressione del nervo pudendo".
Prima ancora di chiederVi di che cosa si possa trattare, vi chiedo se posso assumere un antidolorifico/antiinfiammatorio, ad esempio l'Oki, perché non ce la faccio veramente più. Questa notte per la prima volta mi sono svegliato nel sonno in preda al bruciore e sono rimasto sveglio fino alle 5 del mattino. Dovrà pur esserci un modo per alleviare il bruciore. Tutta questa situazione mi sta facendo salire un'ansia tremenda, ho paura di non poter più guarire, se non addirittura che il problema si aggravi ulteriormente.
Stamane ho fatto ulteriori analisi del sangue (quelle delle urine sono risultate negative), cercando clamidia e un altro batterio di cui ricordo solo l'iniziale ypsilon.
Ho provato a contattare l'urologo, ma gradirei anche un vostro parere.
Grazie per l'attenzione
Cordiali saluti
[#1]
Gentile Giovanotto,
ha ragione il nostro Collega psichiatra a vedere un legame fra tutti questi suoi disturbi. La situazione si correla evidentemente ad una irritazione pelvica globale, con predominanza della prostata. Quali siano le influenze organiche e quali quelle psicosomatiche è molto difficile da discernere, senz'altro le seconde fungono da portentoso amplificatore delle prime! In questo momento, l'assunzione di un potente antidolorifico ê certamente utile, ma la situazione merita di essere valutata in modo molto approfondito da un nostro Collega specialista in urologia. La strada non è certo breve, ma la condizione è perlopiù benigna e reversibile.
Saluti
ha ragione il nostro Collega psichiatra a vedere un legame fra tutti questi suoi disturbi. La situazione si correla evidentemente ad una irritazione pelvica globale, con predominanza della prostata. Quali siano le influenze organiche e quali quelle psicosomatiche è molto difficile da discernere, senz'altro le seconde fungono da portentoso amplificatore delle prime! In questo momento, l'assunzione di un potente antidolorifico ê certamente utile, ma la situazione merita di essere valutata in modo molto approfondito da un nostro Collega specialista in urologia. La strada non è certo breve, ma la condizione è perlopiù benigna e reversibile.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile Dr. Piana,
Ieri sera, al culmine di una giornata tra le peggiori che io ricordi, su consiglio del medico di famiglia ho preso una tachipirina 1000 e 15 gocce di Lexotan per l'ansia. Fortunatamente sono riuscito a dormire. Stamane, al risveglio, avevo di nuovo il bruciore e non avevo lo stimolo ad urinare (cosa insolita al mattino). Ho comunque urinato, il colore dell'urina era giallo scuro (presumo per effetto dei numerosi farmaci che ho assunto) dopodiché mi è gradualmente passato tutto. Al momento non ho nessun fastidio al pene e la cosa mi dà un enorme sollievo. In compenso il bruciore si è spostato di nuovo all'ano, ma non è niente di paragonabile a quello di ieri.
Il mio è un cauto ottimismo, perché questi dolori sono così cronici che so bene di non poter cantare vittoria, ma mi auguro comunque di riuscire a tenere a bada il tutto.
Quanto al suo consiglio, cosa intende per "modo molto approfondito"? Nell'ultima visita urologica mi è stata fatta un'ecografia e l'uroflussometria. Le analisi delle urine con urinocoltura sono risultate negative, e come detto aspetto il responso di quelle mirate. Crede che mi debba sottoporre ad una cistoscopia? È un esame doloroso?
Grazie per la risposta
Cordiali saluti
Ieri sera, al culmine di una giornata tra le peggiori che io ricordi, su consiglio del medico di famiglia ho preso una tachipirina 1000 e 15 gocce di Lexotan per l'ansia. Fortunatamente sono riuscito a dormire. Stamane, al risveglio, avevo di nuovo il bruciore e non avevo lo stimolo ad urinare (cosa insolita al mattino). Ho comunque urinato, il colore dell'urina era giallo scuro (presumo per effetto dei numerosi farmaci che ho assunto) dopodiché mi è gradualmente passato tutto. Al momento non ho nessun fastidio al pene e la cosa mi dà un enorme sollievo. In compenso il bruciore si è spostato di nuovo all'ano, ma non è niente di paragonabile a quello di ieri.
Il mio è un cauto ottimismo, perché questi dolori sono così cronici che so bene di non poter cantare vittoria, ma mi auguro comunque di riuscire a tenere a bada il tutto.
Quanto al suo consiglio, cosa intende per "modo molto approfondito"? Nell'ultima visita urologica mi è stata fatta un'ecografia e l'uroflussometria. Le analisi delle urine con urinocoltura sono risultate negative, e come detto aspetto il responso di quelle mirate. Crede che mi debba sottoporre ad una cistoscopia? È un esame doloroso?
Grazie per la risposta
Cordiali saluti
[#3]
Gentile Giovanotto,
il fatto che sia sufficiente una pastiglia di paracetamolo, qualche goccia di ansiolitico ed una notte ben riposata per modificare le cose così sensibilmente, ci fa davvero pensare che la componente emotiva sia davvero molto importante. In qualità di chirurghi noi non abbiamo competenza per occuparsi di questi aspetti, ma lei ci dice di essere già seguito e questo è senz'altro un gran bene! Certo, se i disturbi sono persistenti e fastidiosi è indispensabile chiarire la situazione con tutti i mezzi a disposizione, cosa che comporta una endoscopia (in anestesia, per carità!) ed una valutazione funzionale (indagine urodinamica). Non è assolutamente detto che queste indagini siano indispensabili, questo lo dovrà valutare il nostro Collega dal quale, con reciproca abbondante pazienza, lei si farà seguire.
Saluti
il fatto che sia sufficiente una pastiglia di paracetamolo, qualche goccia di ansiolitico ed una notte ben riposata per modificare le cose così sensibilmente, ci fa davvero pensare che la componente emotiva sia davvero molto importante. In qualità di chirurghi noi non abbiamo competenza per occuparsi di questi aspetti, ma lei ci dice di essere già seguito e questo è senz'altro un gran bene! Certo, se i disturbi sono persistenti e fastidiosi è indispensabile chiarire la situazione con tutti i mezzi a disposizione, cosa che comporta una endoscopia (in anestesia, per carità!) ed una valutazione funzionale (indagine urodinamica). Non è assolutamente detto che queste indagini siano indispensabili, questo lo dovrà valutare il nostro Collega dal quale, con reciproca abbondante pazienza, lei si farà seguire.
Saluti
[#4]
Utente
Gent. Dr. Piana,
Il fatto che siano bastati paracetamolo e ansiolitico ha molto sorpreso anche me, ma va detto che nei sette giorni precedenti avevo preso anche chinoplus e alfuzosina, senza alcun risultato. In questo esatto momento avverto un po' di fastidio ma non sento bruciore. Spero non ritorni, e spero che quegli esami non siano necessari, pur essendo pronto ad effettuarli qualora il medico lo richiedesse.
Un'ultima domanda: se il bruciore dovesse ripresentarsi, qual è l'antidolorifico più adeguato? Da qualche parte ho letto che l'Oki agisce anche sulle vie urinarie. È così?
Grazie ancora
Cordiali saluti
Il fatto che siano bastati paracetamolo e ansiolitico ha molto sorpreso anche me, ma va detto che nei sette giorni precedenti avevo preso anche chinoplus e alfuzosina, senza alcun risultato. In questo esatto momento avverto un po' di fastidio ma non sento bruciore. Spero non ritorni, e spero che quegli esami non siano necessari, pur essendo pronto ad effettuarli qualora il medico lo richiedesse.
Un'ultima domanda: se il bruciore dovesse ripresentarsi, qual è l'antidolorifico più adeguato? Da qualche parte ho letto che l'Oki agisce anche sulle vie urinarie. È così?
Grazie ancora
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Capisco, forse ho dimenticato di aggiungere che ieri a pranzo ho preso una bustina di Aulin che però non ha sortito alcun effetto durante tutto il resto della giornata. Forse avrà contribuito più del paracetamolo a far sparire il bruciore il dì seguente, cioè oggi.
Rinnovo i ringraziamenti ed i saluti
Rinnovo i ringraziamenti ed i saluti
[#7]
Utente
Gentile Dr. Piana,
Nel corso degli ultimi mesi ho avuto bruciori al glande e al meato a settimane alterne. L'unica cosa che posso affermare con certezza è che i bruciori compaiono dopo ogni eiaculazione, per la durata di qualche giorno. A ciò si aggiunge anche un aumento della temperatura del glande, che al tatto è molto caldo (qualche volta è capitato che fosse invece freddo), e una sensazione di dilatazione o di chiusura dell'ultimo tratto uretrale. Questa situazione va avanti ormai da diversi mesi, ma finora sto curandomi per una possibile neuropatia del pudendo (non ho ancora avuto modo di effettuare un'elettromiografia a causa delle inevitabili lungaggini, ma sto assumendo pregabalin e sertralina su prescrizione dello psichiatra).
Cosa mi consiglia di fare?
Cordiali saluti
Nel corso degli ultimi mesi ho avuto bruciori al glande e al meato a settimane alterne. L'unica cosa che posso affermare con certezza è che i bruciori compaiono dopo ogni eiaculazione, per la durata di qualche giorno. A ciò si aggiunge anche un aumento della temperatura del glande, che al tatto è molto caldo (qualche volta è capitato che fosse invece freddo), e una sensazione di dilatazione o di chiusura dell'ultimo tratto uretrale. Questa situazione va avanti ormai da diversi mesi, ma finora sto curandomi per una possibile neuropatia del pudendo (non ho ancora avuto modo di effettuare un'elettromiografia a causa delle inevitabili lungaggini, ma sto assumendo pregabalin e sertralina su prescrizione dello psichiatra).
Cosa mi consiglia di fare?
Cordiali saluti
[#8]
Gentile Giovanotto,
il fatto che il bruciore compaia dopo l'eiaculazione rende evidente una causa legata alla prostata in sé, piuttosto che alla nevralgia del pudendo, che in genere è causa di dolore indipendente da minzione ed ejaculazione. Come già abbiamo detto, è moto difficile venire a capo di queste situazioni, che necessitano di molta pazienza sia della persona che dell'urologo che cerca di curarlo. Molto spesso solo il seguire scrupolosamente consigli sullo stile di vita è in grado di modificare le situazioni in modo apprezzabile, assai più dei farmaci.
Saluti
il fatto che il bruciore compaia dopo l'eiaculazione rende evidente una causa legata alla prostata in sé, piuttosto che alla nevralgia del pudendo, che in genere è causa di dolore indipendente da minzione ed ejaculazione. Come già abbiamo detto, è moto difficile venire a capo di queste situazioni, che necessitano di molta pazienza sia della persona che dell'urologo che cerca di curarlo. Molto spesso solo il seguire scrupolosamente consigli sullo stile di vita è in grado di modificare le situazioni in modo apprezzabile, assai più dei farmaci.
Saluti
[#9]
Utente
Gentile Dr. Piana,
La speranza di una completa guarigione l'ho ormai persa da tempo, ma una sostanziale, o come dice lei, "apprezzabile" modifica della situazione sarebbe per me fonte di grande sollievo. Mi chiedo a questo punto se sia meglio rivolgersi ad un urologo o ad un andrologo. La precedente visita urologica (si veda il primo messaggio) ha avuto come unico effetto quello di alleggerirmi le tasche, quindi escludo in maniera abbastanza categorica di tornare dallo Specialista che mi ha visitato ormai quattro mesi fa.
Quanto allo stile di vita, quali consigli si sentirebbe di dare, in generale?
Grazie mille per le risposte
Cordiali saluti
La speranza di una completa guarigione l'ho ormai persa da tempo, ma una sostanziale, o come dice lei, "apprezzabile" modifica della situazione sarebbe per me fonte di grande sollievo. Mi chiedo a questo punto se sia meglio rivolgersi ad un urologo o ad un andrologo. La precedente visita urologica (si veda il primo messaggio) ha avuto come unico effetto quello di alleggerirmi le tasche, quindi escludo in maniera abbastanza categorica di tornare dallo Specialista che mi ha visitato ormai quattro mesi fa.
Quanto allo stile di vita, quali consigli si sentirebbe di dare, in generale?
Grazie mille per le risposte
Cordiali saluti
[#10]
Gentile Giovanotto,
la prostatite e la sindrome dolorosa pelvica cronica sono teoricamente di competenza urologica, ma essendo malattie non di interesse chirurgico finiscono di rientrare tra gli interessi anche dell'andrologo, che chirurgo non è. Non stando a sottilizzare, lei avrebbe bisogno di essere seguito non solo episodicamente da un nostro Collega con il quale riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia. Per quanto riguarda lo stile di vita, i consigli si articolano sui classici cinque punti: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica e sessuale. In rete porrà trovare abbondantissime referenza i merito.
Saluti
la prostatite e la sindrome dolorosa pelvica cronica sono teoricamente di competenza urologica, ma essendo malattie non di interesse chirurgico finiscono di rientrare tra gli interessi anche dell'andrologo, che chirurgo non è. Non stando a sottilizzare, lei avrebbe bisogno di essere seguito non solo episodicamente da un nostro Collega con il quale riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia. Per quanto riguarda lo stile di vita, i consigli si articolano sui classici cinque punti: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica e sessuale. In rete porrà trovare abbondantissime referenza i merito.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 9.3k visite dal 20/02/2014.
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