Cistite ed infezione vaginale
Salve,
sono già stata da diversi specialisti in questi mesi, ma non avendo ancora una risposta soddisfacente, chiedo anche a voi un consulto on line per vedere se riuscite a darmi altre indicazioni.
Sono sposata da Settembre, quindi sono convinta che anche per il cambiamento repentino dello stile di vita le mie difese immunitarie abbiamo subito un brusco calo.
A fine Ottobre inizio Novembre mi è iniziata la cistite, curata con due bustine di Monuril prescritte dalla guardia medica.
La cistite è passata ma mi son accorta che oltre a quella presentavo anche fastidi vaginali, che son invece diventati sempre più evidenti, dandomi problemi anche durante i rapporti sessuali.
Dopo aver provato ad alleviare con del semlice Vagisil, sono andata da una ginecologa privata che mi ha detto che probabilmente era candida, ma non mi ha dato niente di specifico per risolverla. Fortunatamente mio marito è infermiere e sapevamo quindi cosa mi prescriveva, erano più che altro lubrificanti e creme simili al vagisil. Il fastidio si è fatto bruciore, che mi impediva a volte anche di camminare normalmente. La stessa ginecologa mi ha fatto un tampone, che è risultato negativo.
Stanchi siamo andati in farmacia ed abbiamo comprato da soli il Gynocanester crema, fatto un trattamento completo. Risolto quasi completamente, è rimasto solo un fastidio esterno.
Dopo un mese di fastidi il problema si è ripresentato ancora più forte, son andata da un'altra ginecologa. Mi ha dato una cura di ovuli e lavande che non ha ben funzionato. E mi ha fatto un tampone più accurato dicendomi che l'altra ginecologa aveva controllato solo poche cose e voleva escludere un po' tutto.
Domani torno da questa ginecologa per il risultato del tampone e conseguentemente (spero) una cura efficace.
Nel frattempo (tra il tampone ed il risultato) mi è ricominciata la cistite, ho aspettato due giorni (il weekend) per andare dal medico, esitando anche per il fatto che entro una settimana sarei andata a prendere una cura dalla ginecologa, ed avrei voluto risolvere tutto insieme.
Lunedì però ho avvertito dolore alla schiena e non volendo fosse il rene son corsa dal medico di famiglia, che mi ha prescritto un ciclo di 6 giorni di isocef 400, che sto facendo. Urino regolarmente ed ho ancora un minimo di male alla schiena (anche se secondo me è solo uno strappo muscolare).
Volevo chiedere, alla luce della mia storia, secondo voi tutti gli eventi raccontati sono correlati? Sto agendo bene o dovrei sentire il parere di un altro medico ancora? La storia si sta trascinando da mesi, inizia ad essere molto snervante ed anche un po' troppo cara...
Grazie dell'attenzione.
sono già stata da diversi specialisti in questi mesi, ma non avendo ancora una risposta soddisfacente, chiedo anche a voi un consulto on line per vedere se riuscite a darmi altre indicazioni.
Sono sposata da Settembre, quindi sono convinta che anche per il cambiamento repentino dello stile di vita le mie difese immunitarie abbiamo subito un brusco calo.
A fine Ottobre inizio Novembre mi è iniziata la cistite, curata con due bustine di Monuril prescritte dalla guardia medica.
La cistite è passata ma mi son accorta che oltre a quella presentavo anche fastidi vaginali, che son invece diventati sempre più evidenti, dandomi problemi anche durante i rapporti sessuali.
Dopo aver provato ad alleviare con del semlice Vagisil, sono andata da una ginecologa privata che mi ha detto che probabilmente era candida, ma non mi ha dato niente di specifico per risolverla. Fortunatamente mio marito è infermiere e sapevamo quindi cosa mi prescriveva, erano più che altro lubrificanti e creme simili al vagisil. Il fastidio si è fatto bruciore, che mi impediva a volte anche di camminare normalmente. La stessa ginecologa mi ha fatto un tampone, che è risultato negativo.
Stanchi siamo andati in farmacia ed abbiamo comprato da soli il Gynocanester crema, fatto un trattamento completo. Risolto quasi completamente, è rimasto solo un fastidio esterno.
Dopo un mese di fastidi il problema si è ripresentato ancora più forte, son andata da un'altra ginecologa. Mi ha dato una cura di ovuli e lavande che non ha ben funzionato. E mi ha fatto un tampone più accurato dicendomi che l'altra ginecologa aveva controllato solo poche cose e voleva escludere un po' tutto.
Domani torno da questa ginecologa per il risultato del tampone e conseguentemente (spero) una cura efficace.
Nel frattempo (tra il tampone ed il risultato) mi è ricominciata la cistite, ho aspettato due giorni (il weekend) per andare dal medico, esitando anche per il fatto che entro una settimana sarei andata a prendere una cura dalla ginecologa, ed avrei voluto risolvere tutto insieme.
Lunedì però ho avvertito dolore alla schiena e non volendo fosse il rene son corsa dal medico di famiglia, che mi ha prescritto un ciclo di 6 giorni di isocef 400, che sto facendo. Urino regolarmente ed ho ancora un minimo di male alla schiena (anche se secondo me è solo uno strappo muscolare).
Volevo chiedere, alla luce della mia storia, secondo voi tutti gli eventi raccontati sono correlati? Sto agendo bene o dovrei sentire il parere di un altro medico ancora? La storia si sta trascinando da mesi, inizia ad essere molto snervante ed anche un po' troppo cara...
Grazie dell'attenzione.
[#1]
Gentile Signora,
il continuo pellegrinaggio da un medico all'altro è quasi sempre in grado di allontanare la guarigione, ingarbugliando sempre più la situazione. Lei non ci parla della sua funzione intestinale, che temiamo non sia delle migliori. Nella donna in età fertile la quasi totalità delle cistiti é causata da batteri derivanti dall'intestino, a causa di stitichezza e malfunzione. Non riteniamo mai opportuna la prescrizione di antibiotici in modo empirico, tranne che in caso di gravi complicazioni (es. febbre elevata), buona parte delle banali cistiti sono destinate a risolversi solo aumentando notevolmente il flusso urinario, bevendo molta acqua (due litri e più al giorno). L'antibiotico è "troppo" efficace, causando alterazioni a livello della flora batterica intestinale, innescando così un pericoloso circolo vizioso, nel quale rientra ovviamente anche la vulvo-vaginite da candida. Pertanto in questa fase sarebbe opportuno assumere pochi farmaci, bere molta acqua e, se del caso, regolarizzare quanto possibile la funzione intestinale, regolando l'alimentazione ed assumendo fermenti, fibra e probiotici vari. Al limite una consulenza gastro-enterologica sarebbe utilissima.
Saluti
il continuo pellegrinaggio da un medico all'altro è quasi sempre in grado di allontanare la guarigione, ingarbugliando sempre più la situazione. Lei non ci parla della sua funzione intestinale, che temiamo non sia delle migliori. Nella donna in età fertile la quasi totalità delle cistiti é causata da batteri derivanti dall'intestino, a causa di stitichezza e malfunzione. Non riteniamo mai opportuna la prescrizione di antibiotici in modo empirico, tranne che in caso di gravi complicazioni (es. febbre elevata), buona parte delle banali cistiti sono destinate a risolversi solo aumentando notevolmente il flusso urinario, bevendo molta acqua (due litri e più al giorno). L'antibiotico è "troppo" efficace, causando alterazioni a livello della flora batterica intestinale, innescando così un pericoloso circolo vizioso, nel quale rientra ovviamente anche la vulvo-vaginite da candida. Pertanto in questa fase sarebbe opportuno assumere pochi farmaci, bere molta acqua e, se del caso, regolarizzare quanto possibile la funzione intestinale, regolando l'alimentazione ed assumendo fermenti, fibra e probiotici vari. Al limite una consulenza gastro-enterologica sarebbe utilissima.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio della risposta.
I vari medici mi hanno chiesto della mia funzione intestinale, e l'ho sempre dichiarata (come effettivamente è) praticamente perfetta. O meglio, vado regolarmente al bagno ogni giorno, non necessariamente allo stesso orario come in determinati periodi della mia vita, ma comunque la mia funzione intestinale è davvero regolare.
L'antibiotico mi è stato prescritto in quanto presentavo dolore alla schiena all'altezza del rene, e la mia dottoressa non voleva correre rischi. In ogni caso, la sera stessa ho presentato qualche linea di febbre e anche nei giorni seguenti sempre verso sera.
Per il bere, bevo sempre molto, in questo caso son arrivata anche a 5 litri d'acqua in un pomeriggio.
Fermenti negli ultimi mesi li ho assunti regolarmente, appunto per il fatto che facevo avanti ed indietro da vari medici e con vari farmaci. Incrementando da una a due pastiglie la dose ora che assumo anche l'antibiotico.
Detto questo, oggi sono andata a ritirare i risultati del tampone dalla ginecologa e risulta tutto negativo, quindi non sapendo come intervenire mi ha prescritto una cura "a tentativi" (come ha più volte precisato lei stessa) di tre mesi con ovuli vaginali, ed integratori per evitare l'insorgere di nuovi episodi di cistite.
Sinceramente non sono molto soddisfatta da questa soluzione.
Pensavo di finire a questo punto l'antibiotico e tra una ventina di giorni fare un'urinocoltura.
Per il cambiare medico, ne sono convinta anche io, ma ci siamo trovati costretti purtroppo. Volendo un secondo consulto ginecologico.
Ringrazio ancora per la sua risposta, e spero di trovare presto una soluzione a questo problema.
I vari medici mi hanno chiesto della mia funzione intestinale, e l'ho sempre dichiarata (come effettivamente è) praticamente perfetta. O meglio, vado regolarmente al bagno ogni giorno, non necessariamente allo stesso orario come in determinati periodi della mia vita, ma comunque la mia funzione intestinale è davvero regolare.
L'antibiotico mi è stato prescritto in quanto presentavo dolore alla schiena all'altezza del rene, e la mia dottoressa non voleva correre rischi. In ogni caso, la sera stessa ho presentato qualche linea di febbre e anche nei giorni seguenti sempre verso sera.
Per il bere, bevo sempre molto, in questo caso son arrivata anche a 5 litri d'acqua in un pomeriggio.
Fermenti negli ultimi mesi li ho assunti regolarmente, appunto per il fatto che facevo avanti ed indietro da vari medici e con vari farmaci. Incrementando da una a due pastiglie la dose ora che assumo anche l'antibiotico.
Detto questo, oggi sono andata a ritirare i risultati del tampone dalla ginecologa e risulta tutto negativo, quindi non sapendo come intervenire mi ha prescritto una cura "a tentativi" (come ha più volte precisato lei stessa) di tre mesi con ovuli vaginali, ed integratori per evitare l'insorgere di nuovi episodi di cistite.
Sinceramente non sono molto soddisfatta da questa soluzione.
Pensavo di finire a questo punto l'antibiotico e tra una ventina di giorni fare un'urinocoltura.
Per il cambiare medico, ne sono convinta anche io, ma ci siamo trovati costretti purtroppo. Volendo un secondo consulto ginecologico.
Ringrazio ancora per la sua risposta, e spero di trovare presto una soluzione a questo problema.
[#3]
Gentile Signora,
andando per tentativi (non si stupisca troppo se si fa così) potrebbe provare ad assumere anche degli integratori che si presume possano ridurre l'adesione dei batteri alla mucosa delle vie urinarie. Tra questi, gli estratti del mirtillo (antocianosidi) e ed il d-mannosio. Ne parli eventualmente con il suo medico.
Saluti
andando per tentativi (non si stupisca troppo se si fa così) potrebbe provare ad assumere anche degli integratori che si presume possano ridurre l'adesione dei batteri alla mucosa delle vie urinarie. Tra questi, gli estratti del mirtillo (antocianosidi) e ed il d-mannosio. Ne parli eventualmente con il suo medico.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 17.2k visite dal 20/02/2014.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.