Prostatectomia

Gentile dottore, a seguito di elevati valori di psa (ca. 7), sono stato sottoposto ad ecografia transrettale, di cui riporto l'esito: "Prostata di forma globosa, di dimensioni aumentate vol. 55m3. La porzione centrale appare disomogenea per la presenza di calcificazioni. Disomogenea anche la porzione periferica e nel lobo destro presente nodulo di 15 mm. Capsula integra, livelli di contiguità mantenuti. Vescicole seminali regolari. Visti i valori del PSA si esegue agobiopsia prostatica a mapping con numero 18 prelievi di cui uno preriprostatico"
Questa la diagnosi della biopsia "a) Adenocarcinoma prostatico acinare, score di Gleason 3+3 esteso al 5% della presa bioptica -b) Iperplasia delle cellule basali - c h) Metaplasia uroteliale - d e j) Flogosi perighiandolare -f) Adenocarcinoma prostatico acinare, score di Gleason 3+3 esteso al 30% della presa bioptica - g l q) tessuto prostatico benigno - I) Adenocarcinoma prostatico acinare, score di Gleason 3+3 esteso al 50% della presa bioptica - knop) Flogosi stromale - m) Adenocarcinoma prostatico acinare, score di Gleason 3+3 esteso all'80% della presa bioptica - r) ASAP"
Senonchè, a conclusione di tutte le indagini, mi trovo a dover prendere una decisione importante, dal momento che mi vengono prospettate due soluzioni alternative: l'intervento di prostatectomia radicale o, in alternativa, il ricorso alla radioterapia.
In considerazione dei risultati delle indagini, così come sommariamente le ho riferito, quale approccio ritiene maggiormente efficace e sicuro nel mio caso?
La ringrazio. Cordiali saluti
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
alla sua età ed in assenza di altri tipi di controindicazione, almeno dal punto di vista concettuale, l'asportazione radicale della prostata è la soluzione di prima scelta per la cura di un tumore localizzato e di basso grado. Questo intervento viene oggi eseguito con tecnica laparoscopica convenzionale o robotizzata, ovvero con tecnica chirurgica tradizionale a cielo aperto, nei centri dove questa viene ancora eseguita. I risultati curativi sono grossi modo gli stessi, indipendentemente dalla tecnica adottata, la laparoscopia offre qualche vantaggio in più limitatamente al primo periodo post-operatorio. La radioterapia è anche molto efficace nel controllare la situazione, ma per il semplice fatto che il tessuto prostatico (ancorché liberato dal tumore) resti al suo posto, si prospetta un futuro di controlli certamente più assidui e ravvicinati. Entrambi i tipi di terapia hanno poi specifici possibili effetti collaterali , di cui le avranno parlato e dei quali si deve fare un attento bilancio. La decisione ultima, una volta adeguatamente informato, dipende comunque solo dal paziente.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottore, La ringrazio per la risposta e Le pongo un altro quesito.
Ricevo proprio ieri gli esiti di alcune indagini effettuate nelle scorse settimane, da cui risultano valori elevati di CPK (su quattro prelievi: 355, 687, 750, 380). Ritiene che in tale situazione sia sconsigliabile il ricorso all'anestesia e, quindi, all'intevento chirurgico?
La ringrazio per l'attenzione che vorrà dedicarmi
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
questi semplici dati avulsi non consentono alcun giudizio, vi sono molti altri elementi che dovrebbero essere considerati. I Colleghi che la seguono sapranno certamente consigliarla per il meglio.

Saluti
Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto