uretroprostatite cronica, varicocele, orchialgia
Egregi Dottori, scrivo in quanto da due anni la mia vita è divenuta un inferno a causa di una serie infinita di fastidi parecchio accentuati ai quali non riesco a trovare inquadramento specifico e soluzione nonostante vari specialisti consultati e terapie assunte.
Dopo correzione di ipospadia fallita e stenosi uretrale concomitante, eseguita tra il 2009 e 2011, a distanza di sei mesi, cominciai ad avere dolori costanti al perineo sinistro, dolore ventrale al pene, dolore e bruciore in sede di uretroplastica, e, gradualmente, deficit erettile ed eiaculazione precoce.
Il clou da agosto 2013 con epididimite e, da allora, orchialgia costante e dolore alla base del pene.
La sintomatologia è localizzata quasi esclusivamente a sinistra. Mai nessun isolamento, tranne una sola volta, in settembre 2013 per enterococchi. In occasione di questo ennesimo problema è stato eseguito esame radiologico con contrasto da cui si evincerebbe presenza di diverticolo in sede di uretroplastica, sebbene i pareri in merito siano discordanti tra chi ha eseguito l'esame e chi lo ha poi valutato. In breve: mitto sempre buono sebbene si rilevi residuo post minzionale di circa 40 cc, varicocele di 3 grado con reflusso a man.Valsalva sempre a sinistra, con dolore e senso di pesantezza e ingombro costante al testicolo (febbraio 2014 e indicazione dell'ecografista di sottoporla allo specialista), da moderato a intenso, dolore e bruciore al neomeato e uretra . Eseguiti due spermiogrammi a distanza di un anno l'uno dall'altro che evidenziano astenospermia, nel secondo lievemente peggiorata. Assunte infinite molecole antiobiotiche nonostante la negatività colturali su urine e seme anche mirate per genitourinari specifici, assunti fans, cortisonici, antiedemigeni e integratori per prostatite, alfalitici e inibitori PDE5, pacetamolo+codeina, trattato per dolore neuropatico per molti mesi senza beneficio, sottoposto a elettromiografia e Potenziali evocati somatosensoriali con valutazione latenza nervo pudendo con esito negativo. E' pur vero che siano documentate protrusioni in più spazi del rachide ma non avverto parestesie né limitazioni motorie, solo cruralgia sinistra. Adesso non so più che fare, mi scontro con un medico di base che mi guarda attonito ma continua a suggerirmi solo integratori per il trofismo vascolare. qualcuno degli specialisti consultati mi ha consigliato di rivolgermi fuori Sicilia, data la complessità del caso. Il dolore, ma non sempre, cede a concomitante somministrazione di ketorolac e betametasone i.m. al bisogno ma è chiaro che così non possa continuare anche perché a visita oculistica si è rilevato un aumento della pressione oculare. A voi chiedo un suggerimento per la pesantezza della situazione, 44 anni appena compiuti ma, a causa del dolore, esco solo per il lavoro, torno e sto a letto per alzarmi solo in vista del successivo giorno lavorativo, relazioni sociali praticamente finite sotto ogni aspetto. Speso in due anni un mare di denaro, tra visite, diagnostica e farmaci, spesso non erogati dal SSN.
In attesa di un Vostro riscontro, porgo cordiali saluti
Dopo correzione di ipospadia fallita e stenosi uretrale concomitante, eseguita tra il 2009 e 2011, a distanza di sei mesi, cominciai ad avere dolori costanti al perineo sinistro, dolore ventrale al pene, dolore e bruciore in sede di uretroplastica, e, gradualmente, deficit erettile ed eiaculazione precoce.
Il clou da agosto 2013 con epididimite e, da allora, orchialgia costante e dolore alla base del pene.
La sintomatologia è localizzata quasi esclusivamente a sinistra. Mai nessun isolamento, tranne una sola volta, in settembre 2013 per enterococchi. In occasione di questo ennesimo problema è stato eseguito esame radiologico con contrasto da cui si evincerebbe presenza di diverticolo in sede di uretroplastica, sebbene i pareri in merito siano discordanti tra chi ha eseguito l'esame e chi lo ha poi valutato. In breve: mitto sempre buono sebbene si rilevi residuo post minzionale di circa 40 cc, varicocele di 3 grado con reflusso a man.Valsalva sempre a sinistra, con dolore e senso di pesantezza e ingombro costante al testicolo (febbraio 2014 e indicazione dell'ecografista di sottoporla allo specialista), da moderato a intenso, dolore e bruciore al neomeato e uretra . Eseguiti due spermiogrammi a distanza di un anno l'uno dall'altro che evidenziano astenospermia, nel secondo lievemente peggiorata. Assunte infinite molecole antiobiotiche nonostante la negatività colturali su urine e seme anche mirate per genitourinari specifici, assunti fans, cortisonici, antiedemigeni e integratori per prostatite, alfalitici e inibitori PDE5, pacetamolo+codeina, trattato per dolore neuropatico per molti mesi senza beneficio, sottoposto a elettromiografia e Potenziali evocati somatosensoriali con valutazione latenza nervo pudendo con esito negativo. E' pur vero che siano documentate protrusioni in più spazi del rachide ma non avverto parestesie né limitazioni motorie, solo cruralgia sinistra. Adesso non so più che fare, mi scontro con un medico di base che mi guarda attonito ma continua a suggerirmi solo integratori per il trofismo vascolare. qualcuno degli specialisti consultati mi ha consigliato di rivolgermi fuori Sicilia, data la complessità del caso. Il dolore, ma non sempre, cede a concomitante somministrazione di ketorolac e betametasone i.m. al bisogno ma è chiaro che così non possa continuare anche perché a visita oculistica si è rilevato un aumento della pressione oculare. A voi chiedo un suggerimento per la pesantezza della situazione, 44 anni appena compiuti ma, a causa del dolore, esco solo per il lavoro, torno e sto a letto per alzarmi solo in vista del successivo giorno lavorativo, relazioni sociali praticamente finite sotto ogni aspetto. Speso in due anni un mare di denaro, tra visite, diagnostica e farmaci, spesso non erogati dal SSN.
In attesa di un Vostro riscontro, porgo cordiali saluti
[#1]
Gentile Signore,
senz'altro la sua situazione è complessa, seppure certamente non pericolosa, tanto che a distanza è praticamente impossibile esprimere un giudizio appropriato, proprio per l'assenza di molti elementi necessari. Nulla sappiamo infatti sul tipo di intervento eseguito all'uretra, che - almeno dal punto di vista temporale - parrebbe essere correlato all'inizio dei disturbi. Lo stesso varicocele potrebbe causare un certo tipo di dolore, ma ci pare un poco sproporzionato, anche considerando la sua età, non più giovanissima. Vediamo che lei è già stato sottoposto ad accertamenti piuttosto approfonditi e raffinati e che sia già stata tentata una vera "terapia del dolore". Concettualmente molti di noi specialisti sono infatti giustamente attratti da questo approccio nei casi in cui vi siano dei dolori importanti a fronte dell'assenza di significative alterazioni dell'anatomia locale.
A parte queste considerazioni generiche, purtroppo a distanza non è possibile dire molto di più. La cosa più opportuna è qualla di affidarsi ad un nostro Collega, uno solo ..., con il quale lei riesca ad intrattenere un buon rapporto di fiducia e comunicazione. Talora una visita accurata può suggerire più di mille indagini raffinate e costose.
Saluti
senz'altro la sua situazione è complessa, seppure certamente non pericolosa, tanto che a distanza è praticamente impossibile esprimere un giudizio appropriato, proprio per l'assenza di molti elementi necessari. Nulla sappiamo infatti sul tipo di intervento eseguito all'uretra, che - almeno dal punto di vista temporale - parrebbe essere correlato all'inizio dei disturbi. Lo stesso varicocele potrebbe causare un certo tipo di dolore, ma ci pare un poco sproporzionato, anche considerando la sua età, non più giovanissima. Vediamo che lei è già stato sottoposto ad accertamenti piuttosto approfonditi e raffinati e che sia già stata tentata una vera "terapia del dolore". Concettualmente molti di noi specialisti sono infatti giustamente attratti da questo approccio nei casi in cui vi siano dei dolori importanti a fronte dell'assenza di significative alterazioni dell'anatomia locale.
A parte queste considerazioni generiche, purtroppo a distanza non è possibile dire molto di più. La cosa più opportuna è qualla di affidarsi ad un nostro Collega, uno solo ..., con il quale lei riesca ad intrattenere un buon rapporto di fiducia e comunicazione. Talora una visita accurata può suggerire più di mille indagini raffinate e costose.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio davvero Gentile Dott. Piana. La situazione è ovviamente complessa, io non avevo precedente detto che c'è anche il peggioramento di recurvatum congenito associato all'ipospadia. Qui in Sicilia mi è stato chiaramente detto che nulla mi farebbero, sebbene di chirurgico mi parlassero. Qualcuno si è lanciato nell'indicazione di una Nesbit salvo tornare sui propri passi la volta successiva. Anche il rilevamento del diverticolo di cui Vi dicevo è stato del tutto occasionale e dovuto a mia insistente richiesta di approfondimento essendo stato 20 giorni a letto, durante le ferie estive, con borsa di ghiaccio, cortisonici e antibiotici importanti oltre ad analgesici maggiori. Si è anche rilevata tortuosità e irregolarità delle pareti uretrali sottoposte a intervento tradizionale per correzione dell'ipospadia con tessuto per patch ottenuto da circoncisione. Tecnicamente l'intervento era riuscito e urino bene tutto sommato ma già da subito una parte della sutura del neomeato aveva ceduto, per via delle erezioni notturne, ed è proprio li che la cicatrice e la regione uretrale sottostante mi danno bruciore e dolore. Il mio unico pensiero è che, se effettivamente c'è il diverticolo in sede di uretroplastica, tutti i miei fastidi possano essere dovuti ai residui di urine e seme che vi si depositano sul fondo. Non sono un paziente facile, lo ammetto, noi operatori sanitari, per troppa cognizione di causa, spesso siamo poco trattabili ma capirà bene, chi mi ha operato ha dichiarato concluso ogni iter, inviandomi ad altro collega di sua fiducia, e gli altri non si azzardano a far nulla di chirurgico sebbene lo ritengano opportuno. Mi resta dunque solo di far la conta tra i centri urologici italiani famosi? Le dico solo che stanotte sono state 1 fiala di muscoril e bentelan da 4 seguite da una toradol ma il testicolo mi fa ancora male. Ancora Grazie per la rapida risposta e la disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 19/02/2014.
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