Esiti citlogici urine
Gent.mo dott. Il 1 esame citologico risulta: eccesso di uroteli con lievi atipie citonucleari.
Dopo un mese 2 esame citologico: eccesso di uroteli con prevalenti alterazioni flogistiche- regressive.
secondo lei è preoccupante e come mai sono due esiti diversi ma non capisco se sono negativi o positivi
le chiedo gentilmente un maggior chiarimento a riguardo . In attesa di risposta le porgo distinti saluti.
Sono in attesa di un esame citoscopio.
[#1]
Gentile Signore,
per intanto è indispensabile conoscere la ragione per cui questi accertamenti sono stati eseguiti. Diremmo che questi due esiti non siano particolarmente significativi, al più correlabili con una situazione blandamente infiammatoria. Raramente l'esito dell'esame citologico indirizza ad una diagnosi precisa, più spesso il risultato deve essere interpretato alla luce di molti altri fattori, quali sintomi, segni (sanguinamento?) ed esito di indagini radiologiche (ecografia).
Saluti
per intanto è indispensabile conoscere la ragione per cui questi accertamenti sono stati eseguiti. Diremmo che questi due esiti non siano particolarmente significativi, al più correlabili con una situazione blandamente infiammatoria. Raramente l'esito dell'esame citologico indirizza ad una diagnosi precisa, più spesso il risultato deve essere interpretato alla luce di molti altri fattori, quali sintomi, segni (sanguinamento?) ed esito di indagini radiologiche (ecografia).
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie per la velocità con cui mi ha risposto. Il motivo per cui ho svolto questi esami è stato inizialmente un sensazione di fastidio sulla zona pelvica minzione frequente ( ogni due ore circa) il medico mi ha prescritto una urinocultura con esito negativo e poi ho svolto due volte le analisi delle urine. Nella prima, sono apparse 219 emazie come valore fuori norma. (Siccome sono un ciclista amatoriale due giorni prima avevo svolto un lavoro molto intenso per cui ho pensato di ripeterle) . Le seconde analisi sono risultate con rare emazie. Ho effettuato anche una ecografia alla vescica, ai reni e alla prostata con risultati nella norma(visti dal medico curante).Tuttora però persiste questo lieve fastidio pspecialmente al tatto della zona pelvica. Sono motlo preoccupato. Spero di essere stato più esaustivo nella richiesta di un suo parere. Cordialmente la saluto
[#3]
Gentile Signore,
alla sua età una valutazione specialistica urologica sarebbe comunque opportuna, al di là della comparsa dei disturbi. Senz'altro la sella deve avere almeno qualche responsablità nella comparsa del suo problema, quindi a prescindere da tutto, per meglio comprendere l'evoluzione è opportuno che lei si astenga dal suo sport preferito almeno per qualche tempo. I sintomi portano evidentemente ad una banale irritazione prostatica, ma è corretto come dicevamo, eseguire accertamenti completi, comprensivi dell'esame citlogico in particolare se lei fuma (cosa che non crediamo). Non sarebbe invece questo il momento adatto per eseguire il dosaggio del PSA sul sangue, perché la fase irritativa potrebbe portare a valori falsamente elevati, sviare la diagnosi inducendo inutile ansia e sospetto. Questo esame andrà comunque eseguito, ma non prim di un paio di mesi e a situazione locale miglioata o risolta. A questo punto, ottenuto il risultato del terzo esame citologico, è necessario che un nostro Collega specialista in urologia tiri un attimo le fila del discorso e ravveda l'eventuale necessità di consigliarle qualche forma di terapia. Lei continui ovviamente a bere molta acqua, è molto probabile che i disturbi si risolvano anche prima di dover prendere ulteriori provvedimenti.
Saluti
alla sua età una valutazione specialistica urologica sarebbe comunque opportuna, al di là della comparsa dei disturbi. Senz'altro la sella deve avere almeno qualche responsablità nella comparsa del suo problema, quindi a prescindere da tutto, per meglio comprendere l'evoluzione è opportuno che lei si astenga dal suo sport preferito almeno per qualche tempo. I sintomi portano evidentemente ad una banale irritazione prostatica, ma è corretto come dicevamo, eseguire accertamenti completi, comprensivi dell'esame citlogico in particolare se lei fuma (cosa che non crediamo). Non sarebbe invece questo il momento adatto per eseguire il dosaggio del PSA sul sangue, perché la fase irritativa potrebbe portare a valori falsamente elevati, sviare la diagnosi inducendo inutile ansia e sospetto. Questo esame andrà comunque eseguito, ma non prim di un paio di mesi e a situazione locale miglioata o risolta. A questo punto, ottenuto il risultato del terzo esame citologico, è necessario che un nostro Collega specialista in urologia tiri un attimo le fila del discorso e ravveda l'eventuale necessità di consigliarle qualche forma di terapia. Lei continui ovviamente a bere molta acqua, è molto probabile che i disturbi si risolvano anche prima di dover prendere ulteriori provvedimenti.
Saluti
[#4]
Utente
Dottore, sinceramente non mi aspettavo risposte cosi veloci, e' stato gentilissimo veramente sono molto contento e un po' sollevato dalle preoccupazioni. Ultima cosa le chiedo , alla luce dei miei sintomi suddetti, lei resta ancora del parere che sono poco significativi gli esiti citologici effettuati?
Sa leggendo nei vari consulti sembra che esiti simili facciano pensare a cose più gravi.
grazie ancora dottore.
P.S.Il mio medico curante mi ha consigliato un esame ciscoscopico per fine mese e non un terzo esame citologico .
Sa leggendo nei vari consulti sembra che esiti simili facciano pensare a cose più gravi.
grazie ancora dottore.
P.S.Il mio medico curante mi ha consigliato un esame ciscoscopico per fine mese e non un terzo esame citologico .
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4k visite dal 16/02/2014.
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