Dolore al testicolo destro

Salve, scrivo a nome del mio partner, che é inglese e non parla italiano. (Maschio, 40 anni)
Una sera lo scorso settembre, muovendosi mentre seduto sul divano, ha sentito un forte dolore al testicolo destro. Dato che non era dovuto ad un trauma e avendo eliminato la possibilitá di una torsione, il medico gli ha prescritto un corso di antibiotici e anti-infiammatori.
Questi peró non hanno prodotto alcun miglioramento.
Ha poi ricevuto un altro corso di antibiotici diversi, che nuovamente non hanno avuto nessun effetto.
Al tatto ha individuato 1 ciste nel testicolo destro. E' andato quindi per un ecografia, dove é stata confermata la presenza di una ciste di circa 1cm nel testicolo destro e due molto piú piccole in quello sinistro.
Un giorno, a novembre, ha iniziato a lamentare un forte dolore al rene destro. Siamo andati al pronto soccorso dove dopo aver fatto esami del sangue e TAC, sono stati esclusi calcoli o altri problemi legati ai reni.
Oggi, a distanza di 5 mesi dal dolore iniziale, é andato per una procedura chirurgica per rimuovere le cisti dell'epididimo, in quanto gli era stato suggerito che la causa del dolore fosse lagata alla ciste.
Il chirurgo peró, nella visita pre-chirurgica gli ha detto chiaramente che le cisti e il dolore non sono necessariamente legati e che andando a operare sul testicolo, c'erano grosse possibilitá che il dolore sarebbe rimasto e che, a seguito dell'operazione, ci fosse potenzialmente anche una perdita di fertilitá. Lo ha dissuaso a proseguire con l’operazione, con il problema che peró ora é al punto di partenza e non ha risolto niente.
I sintomi sono: dolore persistente al testicolo che peggiora al tatto. Di tanto in tanto, il dolore si irradia alla coscia, al fianco (come in una linea verso il rene) e all’inguine. In questi casi l’inguine si presenta gonfio ed é sensibile al tatto.
Capiamo che questa é solo una diagnosi online, ma gradiremmo avere indicazioni per capire a chi si puó rivolgere ... In particolare se puó essere piú di competenza di un andrologo o di un urologo...
Qui in Inghilterra sembrano giocare tutto sulla terapia del dolore, cosí che lui si ritrova ora, con un dolore cronico al testicolo e sotto alte dosi di morfina (per le quali dovrá seguire una terapia di disintossicazione una volta risolto il problema al testicolo) e non ci sembra ci lo stiano mandando dagli specialisti giusti.
Vi ringrazio anticipatamente e mi scuso se la sezione di Urologia non é quella giusta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signora,
concordiamo pienamente con i dubbi del nostro Collega sull'opportunità di rimuovere la cisti. Se ipotizzare un danno alla fertilità ci pare eccessivo, senz'altro il concreto rischio sarebbe quello di non rimuovere la causa del dolore e, almeno per qualche tempo, sovrapporre i fastidi legati all'intervento, che se certamente di modesta entità è pur sempre eseguito in una zona sensibilissima. Nella nostra esperienza, buona parte di questi dolori testicolari nei quali né alla visita né all'ecografia si dimostrano elementi francamente sospetti (da noi definite orchialgie "sine materia") sono dovute ad una irritazione neurologica dei nervi che dal tratto lombare della colonna vertebrale decorrono obliquamente in avanti ed in basso, verso l'inguine, lo scroto e la radice delle cosce. La causa dell'irritazione dipende da motivi propri della colonna sia statici (es. ernia del disco) sia dinamici ( es. problemi di postura). Al di la della terapia antidolorifica, che è inevitabile, l'unica possibilità è quella di approfondire la diagnosi, con una attenta valutazione in cui rientrano competenze di tipo ortopedico, neurologico e fisiatrico. Probabilmente è quest'ultimo specialista quello in grado di dare una valutazione complessiva.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gent.mo Dottore
la ringrazio della risposta.
Il fatto che anche lei abbia confermato che la rimozione della ciste poteva non aver nessun effetto sulla rimozione della causa del dolore, ha fatto mettere un po' il cuore in pace al mio ragazzo che ancora si chiedeva se aveva fatto la cosa giusta a non andare avanti con l'operazione di ieri.
Vedremo che opzioni gli fornirá il dottore alla visita di martedí, anche in luce della sua opinione fornita qui sopra.
Ancora grazie.
Cordiali saluti