Vorrei sapere se l'emoglobina può essere causata da calcolosi o da renella nei reni
salve,
ho eseguito esami sangue e urine dopo una bronchite che ha richiesto tre settimane di antibiotico (augmentin prima e levoxacin poi)
esami sangue a posto
l'esame delle urine ha evidenziato valori di emoglobina di 250 anche, il colore era giallo scuro senza tracce evidenti.
Ho avuto per diversi giorni un fastidio al lato dx dell'addome che a volte sembrava localizzato più frontalmente a volte sul lato, comunque il fastidio non era continuo e di notte spariva fino al mattino.
Vorrei sapere se l'emoglobina può essere causata da calcolosi o da renella nei reni.
grazie
ho eseguito esami sangue e urine dopo una bronchite che ha richiesto tre settimane di antibiotico (augmentin prima e levoxacin poi)
esami sangue a posto
l'esame delle urine ha evidenziato valori di emoglobina di 250 anche, il colore era giallo scuro senza tracce evidenti.
Ho avuto per diversi giorni un fastidio al lato dx dell'addome che a volte sembrava localizzato più frontalmente a volte sul lato, comunque il fastidio non era continuo e di notte spariva fino al mattino.
Vorrei sapere se l'emoglobina può essere causata da calcolosi o da renella nei reni.
grazie
[#1]
Gentile Signore,
certamente una della possibili cause di presenza di tracce di sangue nelle urine sono i calcoli delle vie urinarie. Vi sono comunque moltissime altre possibilità, che devono essere eventualmente escluse nei modi più opportuni. Per intanto lei ci parla solo di presenza di emoglobina, a noi interessebbe di più sapere se ci sono globuli rossi e/o bianchi nel sedimento. Se si confermassero queste tracce significative di sangue, il suo medico curante le richiederà di eseguire una ecografia dei reni e delle vie urinarie. Inoltre, se lei è un fumatore, bisognerebbe anche eseguire un esame citologico delle urine, ripetuto tre volte in giorni successivi.
Saluti
certamente una della possibili cause di presenza di tracce di sangue nelle urine sono i calcoli delle vie urinarie. Vi sono comunque moltissime altre possibilità, che devono essere eventualmente escluse nei modi più opportuni. Per intanto lei ci parla solo di presenza di emoglobina, a noi interessebbe di più sapere se ci sono globuli rossi e/o bianchi nel sedimento. Se si confermassero queste tracce significative di sangue, il suo medico curante le richiederà di eseguire una ecografia dei reni e delle vie urinarie. Inoltre, se lei è un fumatore, bisognerebbe anche eseguire un esame citologico delle urine, ripetuto tre volte in giorni successivi.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie della risposta,
l'esame delle urine riporta:
aspetto: giallo
colore: limpido
peso spec: 1025
ph 5,0
proteine chetoni glucosio : assenti
urobilinogeno <0,2 mg/dL
bilirubina assente
emoglobina + 250 cells/ul
nitriti assenti
es. microscopio 20-40 emazie per campo
alcuni filamenti di muco
non sono fumatore
mi è stato prescritto sia ecografia apparto urinario completo che esame urine citologico.
p.s. esami del sangue a posto.
l'esame delle urine riporta:
aspetto: giallo
colore: limpido
peso spec: 1025
ph 5,0
proteine chetoni glucosio : assenti
urobilinogeno <0,2 mg/dL
bilirubina assente
emoglobina + 250 cells/ul
nitriti assenti
es. microscopio 20-40 emazie per campo
alcuni filamenti di muco
non sono fumatore
mi è stato prescritto sia ecografia apparto urinario completo che esame urine citologico.
p.s. esami del sangue a posto.
[#4]
Utente
grazie,
Dalla ecografia è risultato un calcolo nel rene dx di 6,7 mm
e risultano anche 2-3 calcoli a sx ma potrebbero essere anche false immagini secondo il dottore che ha eseguito l'ecografia.
Questo giustificherebbe i valori nelle urine?
Ho letto su vari siti che sarebbe importante uno studio metabolico per capire come intervenire a livello di cura per provare a sciogliere o limitare la formazione di nuovi calcoli.
Cosa ne pensa?
Dalla ecografia è risultato un calcolo nel rene dx di 6,7 mm
e risultano anche 2-3 calcoli a sx ma potrebbero essere anche false immagini secondo il dottore che ha eseguito l'ecografia.
Questo giustificherebbe i valori nelle urine?
Ho letto su vari siti che sarebbe importante uno studio metabolico per capire come intervenire a livello di cura per provare a sciogliere o limitare la formazione di nuovi calcoli.
Cosa ne pensa?
[#5]
Gentile Signore,
la valutazione deve ora proseguire con una radiografia renale diretta, che ci faccia a grandi linee presumere le caratteristiche del calcolo. Importante è definire se contiene calcio o meno, poiché in base a questo si definirà il tipo di trattamento. I calcoli di gran lunga più frequenti contengono calcio e, se vengono confermate le dimensioni, vi saranno indicazioni al trattamento esterno con le onde d'urto (il cosiddetto "bombardamento").
Saluti
la valutazione deve ora proseguire con una radiografia renale diretta, che ci faccia a grandi linee presumere le caratteristiche del calcolo. Importante è definire se contiene calcio o meno, poiché in base a questo si definirà il tipo di trattamento. I calcoli di gran lunga più frequenti contengono calcio e, se vengono confermate le dimensioni, vi saranno indicazioni al trattamento esterno con le onde d'urto (il cosiddetto "bombardamento").
Saluti
[#6]
Utente
Grazie,
essendo una condizione genetica che colpisce sia mio fratello come anche mio padre, sono abbastanza informato (spero bene) sull'argomento. In effetti mio fratello ha bombardato numerosi calcoli, con conseguenti numerose coliche, ed ha continuato a formare calcoli, sia di acido urico che di ossalato di calcio.
Ora ha trovato grande beneficio dall'esame metabolico in quanto è riuscito ad individuare la cura a base di integratori come il lithos che aiuta la disgregazione dei calcoli ed in effetti quelli di acido urico sono spariti, mentre quelli di ossalato si sono via via ridotti sempre più (da 2 cm a pochi mm).
Non ritiene che a prescindere dalla composizione del calcolo usare un integratore corretto per alzare il pH delle urine (il mio è 5,0) sia comunque una corretta strada da seguire?
essendo una condizione genetica che colpisce sia mio fratello come anche mio padre, sono abbastanza informato (spero bene) sull'argomento. In effetti mio fratello ha bombardato numerosi calcoli, con conseguenti numerose coliche, ed ha continuato a formare calcoli, sia di acido urico che di ossalato di calcio.
Ora ha trovato grande beneficio dall'esame metabolico in quanto è riuscito ad individuare la cura a base di integratori come il lithos che aiuta la disgregazione dei calcoli ed in effetti quelli di acido urico sono spariti, mentre quelli di ossalato si sono via via ridotti sempre più (da 2 cm a pochi mm).
Non ritiene che a prescindere dalla composizione del calcolo usare un integratore corretto per alzare il pH delle urine (il mio è 5,0) sia comunque una corretta strada da seguire?
[#7]
Gentile Signore,
la vediamo molto esperto nell'argomento. Se si tratta di una condizione familiare, è molto probabile che lo stesso tipo di approccio possa dare dei vantaggi anche a lei. Sta di fatto che, oltre al citrato di potassio, non esistono altre ragionevoli possibilità, dal punto di vista farmacologico. Siamo contenti che questo dia buoni risultati nei suoi familiari, perché realisticamente non è sempre così, altrimenti già da tempo noi che ci occupiamo specificatamente di questi problemi avremmo potuto dedicarci ad altre attività, magari più gratificanti! Alzare il pH urinario è quasi sempre una buona idea, vi sono poi i generici consigli su dieta ed idratazione, per i quali le consigliamo la lettura di questi nostri articoli specifici:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
la vediamo molto esperto nell'argomento. Se si tratta di una condizione familiare, è molto probabile che lo stesso tipo di approccio possa dare dei vantaggi anche a lei. Sta di fatto che, oltre al citrato di potassio, non esistono altre ragionevoli possibilità, dal punto di vista farmacologico. Siamo contenti che questo dia buoni risultati nei suoi familiari, perché realisticamente non è sempre così, altrimenti già da tempo noi che ci occupiamo specificatamente di questi problemi avremmo potuto dedicarci ad altre attività, magari più gratificanti! Alzare il pH urinario è quasi sempre una buona idea, vi sono poi i generici consigli su dieta ed idratazione, per i quali le consigliamo la lettura di questi nostri articoli specifici:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
[#8]
Utente
Grazie degli articoli molto interessanti.
Il mio medico di base mi ha prescritto anche esame citologico delle urine su 3 campioni, questo il risultato:
campioni citologici subottimali per scarsa cellularità uroteliale, costituiti da:
granulociti
cellule pavimentose
cellule uroteliali con atipia a significato non determinato per lo più isolate.
Conclusione diagnostica
Atipia ad incerto significato
WHO/IS2004
si consiglia la ripetizione dell'esame dopo terapia.
Il mio dottore mi vuole far rifare l'esame perchè dice che il referto non è indicativo.
Peraltro il referto dice:"... dopo terapia", ma quale terapia e per cosa?
Mi può spiegare meglio il referto e il perchè devo rifare gli esami secondo il mio medico?
Grazie
Il mio medico di base mi ha prescritto anche esame citologico delle urine su 3 campioni, questo il risultato:
campioni citologici subottimali per scarsa cellularità uroteliale, costituiti da:
granulociti
cellule pavimentose
cellule uroteliali con atipia a significato non determinato per lo più isolate.
Conclusione diagnostica
Atipia ad incerto significato
WHO/IS2004
si consiglia la ripetizione dell'esame dopo terapia.
Il mio dottore mi vuole far rifare l'esame perchè dice che il referto non è indicativo.
Peraltro il referto dice:"... dopo terapia", ma quale terapia e per cosa?
Mi può spiegare meglio il referto e il perchè devo rifare gli esami secondo il mio medico?
Grazie
[#9]
Gentile Signore,
questo tipo di referto sibillino dell'esame citologico è molto comune, d'altronde si tratta notoriamente di un esame di scarsa qualità, raramente predittivo di per sé, ma che necessita sempre di essere correlato ad altre indagini con molto senso critico. Purtroppo però non abbiamo molto di meglio a disposizione. È ovvio che in assenza di disturbi da cui si possa presumere una ipotetica causa infiammatoria, non vi sono chiare indicazioni ad una specifica terapia. Pertanto non vi è altro da dire se non ripetere i tre esami tra qualche settimana.
Saluti
questo tipo di referto sibillino dell'esame citologico è molto comune, d'altronde si tratta notoriamente di un esame di scarsa qualità, raramente predittivo di per sé, ma che necessita sempre di essere correlato ad altre indagini con molto senso critico. Purtroppo però non abbiamo molto di meglio a disposizione. È ovvio che in assenza di disturbi da cui si possa presumere una ipotetica causa infiammatoria, non vi sono chiare indicazioni ad una specifica terapia. Pertanto non vi è altro da dire se non ripetere i tre esami tra qualche settimana.
Saluti
[#11]
Gentile Signore,
come le abbiamo detto, della sensibilità e specificità dell'esame citologico ci si deve un po' accontentare, ma per il momento per questo scopo non disponiamo di alternative. Certamente una calcolosi può indurre lieve ematuria, presenza di elementi infiammatorie ed anche lievi atipie cellulari. Tutti fattori da valutare però con molta attenzione in sede specialistica.
Saluti
come le abbiamo detto, della sensibilità e specificità dell'esame citologico ci si deve un po' accontentare, ma per il momento per questo scopo non disponiamo di alternative. Certamente una calcolosi può indurre lieve ematuria, presenza di elementi infiammatorie ed anche lievi atipie cellulari. Tutti fattori da valutare però con molta attenzione in sede specialistica.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 23.7k visite dal 05/02/2014.
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