Consulto calcoli renali
Buon pomeriggio ...
Ho 63 anni
Da una TC addome eseguita con "scansioni anche dopo somministrazione di mdc iodato i fase precoce ed in fase tardiva... " è risultato:
" ...Non aree di alterata densità a carico del rene sx (piccola area cistica parapielica inferiore) e delle sedi surrenaliche.
tre immagini litiasiche (quella maggiore ca 16 mm di diametro nel gruppo caliciale medio-inferiore del rene di dx con grossolana area cistica parapielica che determina compressione e dislocazione sulle strutture calico-pieliche, sempre a dx.
Gli ureteri appaiono opacizzati dall'urina iodata, canalizzati e pervi.
Non impegno infonodale preretebrale e pelvico.
Un gruppo di calcificazioni (linfonodi) si rilevano nello scavo pelvico a dx.
La vescica presenta pareti ben distese.
Piccola calcificazione prostatica in sede periuretrale ..."
I calcoli erano stati già individuati tre anni fa ma sino ad oggi (compreso) non mi hanno mai dato problemi; domande:
a) conviene intervenire per la loro eliminazione o conviene lasciarli tranquilli finchè non rompono le scatole?
b) in caso affermativo, nel mio caso, quale tecnica/intervento mi consiglia?
c) per gli altri "inquilini" (cisti, linfonodi etc) cosa mi consiglia di fare?
Ringrazio anticipatamente per il consulto che vorrà darmi e saluto
Ho 63 anni
Da una TC addome eseguita con "scansioni anche dopo somministrazione di mdc iodato i fase precoce ed in fase tardiva... " è risultato:
" ...Non aree di alterata densità a carico del rene sx (piccola area cistica parapielica inferiore) e delle sedi surrenaliche.
tre immagini litiasiche (quella maggiore ca 16 mm di diametro nel gruppo caliciale medio-inferiore del rene di dx con grossolana area cistica parapielica che determina compressione e dislocazione sulle strutture calico-pieliche, sempre a dx.
Gli ureteri appaiono opacizzati dall'urina iodata, canalizzati e pervi.
Non impegno infonodale preretebrale e pelvico.
Un gruppo di calcificazioni (linfonodi) si rilevano nello scavo pelvico a dx.
La vescica presenta pareti ben distese.
Piccola calcificazione prostatica in sede periuretrale ..."
I calcoli erano stati già individuati tre anni fa ma sino ad oggi (compreso) non mi hanno mai dato problemi; domande:
a) conviene intervenire per la loro eliminazione o conviene lasciarli tranquilli finchè non rompono le scatole?
b) in caso affermativo, nel mio caso, quale tecnica/intervento mi consiglia?
c) per gli altri "inquilini" (cisti, linfonodi etc) cosa mi consiglia di fare?
Ringrazio anticipatamente per il consulto che vorrà darmi e saluto
[#1]
Gentile Signore,
un vecchio adagio recita "ogni calcolo è un cruccio" ... ! Questi sgraditi ospiti sono perlopiù anche maleducati e non hanno la cortesia di avvertire con consistente anticipo su quali saranno le loro prossime intenzioni. Pertanto, coliche e complicazioni sono purtroppo sempre dietro la porta. Eppure il calcolo delle probabilità ha pure una sua ragione, è evidente che i suoi calcoli si siano formati in un rene irregolare per la presenza di una voluminosa cisti (benigna) che distorce le vie escretrici e che le possibilità di evoluzione non sono così evidenti, seppure tutt'altro che impossibili. A questo punto, molto dipende anche dal suo temperamento, più o meno apprensivo o fatalista. Se prevale il secondo atteggiamento, continui a controllare la situazione con una ecografia ed una radiografia diretta dei reni una volta l'anno. Altrimenti le indicazioni all'intervento sono indiscutibili e, al giorno d'oggi, paiono indubbiamente indirizzate ad una risoluzione endoscopica attraverso le vie urinarie naturali, con una uretero-renoscopia flessibile operativa, framentazione laser dei calcoli ed estrazione dei residui maggiori. Questo intervento, in mani esperte, viene perlopiù eseguito in ospedalizzazione diurna ed in anestesia periferica. Sconsiglieremmo invece l'applicazione delle onde d'urto, che per la posizione ed il numero dei calcoli, potrebbe difficilmente avere un esito rislolutivo a tempi brevi. Gli altri inquilini invece sono ospiti assai meno minacciosi, diremmo che il controllo perodico sarebbe più che sufficiente.
Saluti
un vecchio adagio recita "ogni calcolo è un cruccio" ... ! Questi sgraditi ospiti sono perlopiù anche maleducati e non hanno la cortesia di avvertire con consistente anticipo su quali saranno le loro prossime intenzioni. Pertanto, coliche e complicazioni sono purtroppo sempre dietro la porta. Eppure il calcolo delle probabilità ha pure una sua ragione, è evidente che i suoi calcoli si siano formati in un rene irregolare per la presenza di una voluminosa cisti (benigna) che distorce le vie escretrici e che le possibilità di evoluzione non sono così evidenti, seppure tutt'altro che impossibili. A questo punto, molto dipende anche dal suo temperamento, più o meno apprensivo o fatalista. Se prevale il secondo atteggiamento, continui a controllare la situazione con una ecografia ed una radiografia diretta dei reni una volta l'anno. Altrimenti le indicazioni all'intervento sono indiscutibili e, al giorno d'oggi, paiono indubbiamente indirizzate ad una risoluzione endoscopica attraverso le vie urinarie naturali, con una uretero-renoscopia flessibile operativa, framentazione laser dei calcoli ed estrazione dei residui maggiori. Questo intervento, in mani esperte, viene perlopiù eseguito in ospedalizzazione diurna ed in anestesia periferica. Sconsiglieremmo invece l'applicazione delle onde d'urto, che per la posizione ed il numero dei calcoli, potrebbe difficilmente avere un esito rislolutivo a tempi brevi. Gli altri inquilini invece sono ospiti assai meno minacciosi, diremmo che il controllo perodico sarebbe più che sufficiente.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Buondì....
Ringrazio per il consulto cortese e chiarificatore.
E' quello che "speravo" mi dicesse; in effetti sono determinato ad intervenire per la loro eliminazione ma ero perplesso sulla tecnica con onda d'urto.
Sono stato operato per prostata ipertrofica tre mesi fa (turp green laser) così intanto il "canale" è di maggiori dimensioni; appena il mio "pisello" si riprende dalle violenze subite vedrò di mettermi a cercare una struttura per l'intervento con la tecnica da Lei consigliata (ureterorenoscopia).
In attesa incrocerò le dita .....
Di nuovo ringrazio e saluto
Ringrazio per il consulto cortese e chiarificatore.
E' quello che "speravo" mi dicesse; in effetti sono determinato ad intervenire per la loro eliminazione ma ero perplesso sulla tecnica con onda d'urto.
Sono stato operato per prostata ipertrofica tre mesi fa (turp green laser) così intanto il "canale" è di maggiori dimensioni; appena il mio "pisello" si riprende dalle violenze subite vedrò di mettermi a cercare una struttura per l'intervento con la tecnica da Lei consigliata (ureterorenoscopia).
In attesa incrocerò le dita .....
Di nuovo ringrazio e saluto
[#3]
Gentile Signore,
gli strumenti utilizzati per l'endoscopia delle vie urinarie superiori sono di calbro ridotto, circa un terzo rispetto a quelli che si utilizzano per la vescica e la prostata. D'ogni modo, la disostruzione prostatica effettuata certamente semplificherà un poco l'intervento, almeno nelle sue prime fasi.
Nella scelta del centro cui fare riferimento, ricordi che i risultati migliori si ottengono sempre presso le strutture con la casistica maggiore.
Saluti
gli strumenti utilizzati per l'endoscopia delle vie urinarie superiori sono di calbro ridotto, circa un terzo rispetto a quelli che si utilizzano per la vescica e la prostata. D'ogni modo, la disostruzione prostatica effettuata certamente semplificherà un poco l'intervento, almeno nelle sue prime fasi.
Nella scelta del centro cui fare riferimento, ricordi che i risultati migliori si ottengono sempre presso le strutture con la casistica maggiore.
Saluti
[#4]
Utente
Gent.mo dr Piana
Secondo Lei quanto tempo dovrò far passare dall'intervento turp prima di sottoporsi ad una uretero-renoscopia finalizzata all'alimentazione calcoli?
Immagino ci sia un aspetto soggettivo ed un aspetto oggettivo; parliamo del secondo naturalmente.
Di nuovo ringrazio e saluto
Secondo Lei quanto tempo dovrò far passare dall'intervento turp prima di sottoporsi ad una uretero-renoscopia finalizzata all'alimentazione calcoli?
Immagino ci sia un aspetto soggettivo ed un aspetto oggettivo; parliamo del secondo naturalmente.
Di nuovo ringrazio e saluto
[#5]
Gentile Signore,
in effetti piuttosto che ad una "alimentazione" (come dice lei), noi preferiremmo provvedere ad una "eliminazione" dei calcoli! A parte gli scherzi, pensiamo che ragionevolmente dopo un mese dalla vaporizzazione prostatica si possa eseguire tranquilllamente qualsiasi altro accesso endoscopico.
Saluti
in effetti piuttosto che ad una "alimentazione" (come dice lei), noi preferiremmo provvedere ad una "eliminazione" dei calcoli! A parte gli scherzi, pensiamo che ragionevolmente dopo un mese dalla vaporizzazione prostatica si possa eseguire tranquilllamente qualsiasi altro accesso endoscopico.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.1k visite dal 03/02/2014.
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