Leucocituria persistente nelle urine
Gent. Mi medici,
vorrei un vostro parere e un vostro consiglio. Sono 3 anni e mezzo che ho problemi di leucocituria urinaria con valori dei leucociti delle 24 ore esorbitanti che a volte arrivano a 136 milioni, e nel singolo campione di urine si aggirano minimo attorno ai 500, sempre di più mai di meno. Tutto ciò accompagnato ad una flora batteria anch’erra elevatissima (arriva anche a 4mila invece il valore normale sarebbe zero). I miei sintomi erano febbricola (max 37.5) persistente e mal di pancia atroci. All’inizio non hanno considerato i miei problemi intestinali e hanno continuato a darmi antibiotici per le vie urinarie di qualsiasi tipo, anche molto pesanti, nonostante l urinocoltura risultasse sempre negativa. Tutto ciò ha portato solo all’aggravarsi delle mie condizioni intestinali. Ho fatto qualsiasi esame fisico e chimico nel senso ho fatto: risonanza e tac alle vie urinarie, ecografie, cistografia, esami per la funzionalità renale, esami specifici per le malattie infettive e non è mai risultato nulla. Nessuna allergia, nessun problema. Ho perso 25 kg a causa delle forti diarree tra l’altro. Hanno ipotizzato celiachia e intolleranze ma nulla, è stato verificato che non ho neanche quello. Feci la colon scopia, negativa anche quella solo qualche irritzione. Successivamente in una tac furono evidenziati pseudo diverticoli del sigma. Un ginecologo durante una visita mi disse che con l’eco interna voleva provare a vedere se riusiva a visualizzare i diverticoli e mi disse che li vedeva all’altezza dell’ileo non nel sigma e forse per questo non s’erano visti con la colonscopia. Fatto sta che finalmente il medico che mi segue non mi ha dato il normix per curare finalmente quest’intestino e mi ha detto che sicuramente si trattava di dismicrobismo intestinale con migrazione di batteri alle vie urinarie. Col normix unito al vsl3 sono rinata, mi sento meglio, non ho più febbre se non sporadicamente e conduco una vita normale. Il problema è che le analisi non migliorano più di tanto, il miglioramento sta nel fatto che se prima c’era proteinuria ed ematuria ora non ci sono più per fortuna, ma a livello di leucociti e flora batterica non è cambiato nulla sono sempre altissimi. Il ginecologo mi ha dato dei prodotti per ripristinare la flora batterica vaginale distrutta dalle medicine da usare dopo il ciclo, ma la situazione anche se mi sento molto meglio di prima pare che non sia cambiata di molto. Potreste consigliarmi o meglio orientarmi verso qualcosa che ancora non ho provato? vi ringrazio per l'attenzione
vorrei un vostro parere e un vostro consiglio. Sono 3 anni e mezzo che ho problemi di leucocituria urinaria con valori dei leucociti delle 24 ore esorbitanti che a volte arrivano a 136 milioni, e nel singolo campione di urine si aggirano minimo attorno ai 500, sempre di più mai di meno. Tutto ciò accompagnato ad una flora batteria anch’erra elevatissima (arriva anche a 4mila invece il valore normale sarebbe zero). I miei sintomi erano febbricola (max 37.5) persistente e mal di pancia atroci. All’inizio non hanno considerato i miei problemi intestinali e hanno continuato a darmi antibiotici per le vie urinarie di qualsiasi tipo, anche molto pesanti, nonostante l urinocoltura risultasse sempre negativa. Tutto ciò ha portato solo all’aggravarsi delle mie condizioni intestinali. Ho fatto qualsiasi esame fisico e chimico nel senso ho fatto: risonanza e tac alle vie urinarie, ecografie, cistografia, esami per la funzionalità renale, esami specifici per le malattie infettive e non è mai risultato nulla. Nessuna allergia, nessun problema. Ho perso 25 kg a causa delle forti diarree tra l’altro. Hanno ipotizzato celiachia e intolleranze ma nulla, è stato verificato che non ho neanche quello. Feci la colon scopia, negativa anche quella solo qualche irritzione. Successivamente in una tac furono evidenziati pseudo diverticoli del sigma. Un ginecologo durante una visita mi disse che con l’eco interna voleva provare a vedere se riusiva a visualizzare i diverticoli e mi disse che li vedeva all’altezza dell’ileo non nel sigma e forse per questo non s’erano visti con la colonscopia. Fatto sta che finalmente il medico che mi segue non mi ha dato il normix per curare finalmente quest’intestino e mi ha detto che sicuramente si trattava di dismicrobismo intestinale con migrazione di batteri alle vie urinarie. Col normix unito al vsl3 sono rinata, mi sento meglio, non ho più febbre se non sporadicamente e conduco una vita normale. Il problema è che le analisi non migliorano più di tanto, il miglioramento sta nel fatto che se prima c’era proteinuria ed ematuria ora non ci sono più per fortuna, ma a livello di leucociti e flora batterica non è cambiato nulla sono sempre altissimi. Il ginecologo mi ha dato dei prodotti per ripristinare la flora batterica vaginale distrutta dalle medicine da usare dopo il ciclo, ma la situazione anche se mi sento molto meglio di prima pare che non sia cambiata di molto. Potreste consigliarmi o meglio orientarmi verso qualcosa che ancora non ho provato? vi ringrazio per l'attenzione
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Gentile Signorina,
che il suo problema maggiore fosse l'intestino era indiscutibile, ma certamente lo resta tutt'ora. I batteri riscontrati nelle urine non possono avere altra origine. Evidentemente le terapie attualmente in atto hanno una buona efficacia, ma non ancora ottimale. Verosimilmente vi sono delle condizioni predisponenti molto pressanti, ovvero la mucosa delle vie urinarie è molto suscettibile all'adesione dei batteri. Riterremmo opportuna una valutazione specialistica gastro-enterologica, se ancora non è stata fatta, ed il tentativo di utilizzare degli integratori urinari in grado di diminuire l'adesività batterica, come gli estratti del mirtillo od il d-mannosio. Ne parli eventualmente con il suo urologo di riferimento.
Saluti
che il suo problema maggiore fosse l'intestino era indiscutibile, ma certamente lo resta tutt'ora. I batteri riscontrati nelle urine non possono avere altra origine. Evidentemente le terapie attualmente in atto hanno una buona efficacia, ma non ancora ottimale. Verosimilmente vi sono delle condizioni predisponenti molto pressanti, ovvero la mucosa delle vie urinarie è molto suscettibile all'adesione dei batteri. Riterremmo opportuna una valutazione specialistica gastro-enterologica, se ancora non è stata fatta, ed il tentativo di utilizzare degli integratori urinari in grado di diminuire l'adesività batterica, come gli estratti del mirtillo od il d-mannosio. Ne parli eventualmente con il suo urologo di riferimento.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.2k visite dal 30/01/2014.
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