Infezione batterica da prevotella bivia
Buon giorno,
A novembre a seguito di una sensanzione di bruciore al glande e nella sua parte interna e di rigonfiamento ai genitali , il mio medico di famiglia mi sottopeneva ad una cura antibiotica a base di levofloxacina per 10 giorni.
Passati i dieci giorni e non essendo passati questi fastidi, il mio medico di famiglia mi ha fatto fare un'urinocoltura e del psa (con esiti negativi) e prescrivendomi
Azitromicina.
Continuando ad avere questi fastidi, mi ha prescritto un tampone uretrale per ricerva batterica e della clamidia trachomatis. A quest'ultima risultavo negativo, mentre risultavo positivo alla prevotella bivia.
L'antibiogramma evidenziava una sensibilità all'amoxicillina/acido clavulanico.
Il mio medico me la prescritta per via orale 875 Mg + 125 Mg x 2 volte al dì per 10 giorni. Essendo a fine cura continuo ad avere questi fastidi, però essendo in trasferta per lavoro non posso contattare il mio medico quindi non so se continuare con la terapia per altri 10 giorni. Vi chiederei un aiuto in merito.
Grazie e saluti.
A novembre a seguito di una sensanzione di bruciore al glande e nella sua parte interna e di rigonfiamento ai genitali , il mio medico di famiglia mi sottopeneva ad una cura antibiotica a base di levofloxacina per 10 giorni.
Passati i dieci giorni e non essendo passati questi fastidi, il mio medico di famiglia mi ha fatto fare un'urinocoltura e del psa (con esiti negativi) e prescrivendomi
Azitromicina.
Continuando ad avere questi fastidi, mi ha prescritto un tampone uretrale per ricerva batterica e della clamidia trachomatis. A quest'ultima risultavo negativo, mentre risultavo positivo alla prevotella bivia.
L'antibiogramma evidenziava una sensibilità all'amoxicillina/acido clavulanico.
Il mio medico me la prescritta per via orale 875 Mg + 125 Mg x 2 volte al dì per 10 giorni. Essendo a fine cura continuo ad avere questi fastidi, però essendo in trasferta per lavoro non posso contattare il mio medico quindi non so se continuare con la terapia per altri 10 giorni. Vi chiederei un aiuto in merito.
Grazie e saluti.
[#1]
Gentile Signore,
abbiamo più che un dubbio che i suoi disturbi possano essere davvero sostenuti da batteri, in particolare questa fantomatica Prevotella, assolutamente non comune come causa di infezioni urinarie. Purtroppo il tampone uretrale è un'indagine in assoluto poco affidabile, i cui risultati devono essere interpretati con molto senso critico, a meno che vi sia una evidente positività per clamidia o gonorrea. Notevoli sono infatti le possibilità di contaminazione da parte di germi innocui che colonizzano esternamente l'area genitale. spingendosi fino al tratto più esterno dell'uretra. Il rischio è quello di contiuare a combattere una vana battaglia a base di antibiotici, che altro non fanno se non ingarbugliare ulteriormente le cose, causare gravi squilibri nella flora batterica intestinale e selezionare germi sempre più resistenti. Crediamo che le fila del discorso debbano essere riprese da un nostro Collega specialista in urologia, che con un'accurata visita ed un poco di bion senso sia in grado di indirizzarla lungo un più fruttuoso percorso di diagnosi e cura. nel frattempo, beva molta acqua, ovviamente.
Saluti
abbiamo più che un dubbio che i suoi disturbi possano essere davvero sostenuti da batteri, in particolare questa fantomatica Prevotella, assolutamente non comune come causa di infezioni urinarie. Purtroppo il tampone uretrale è un'indagine in assoluto poco affidabile, i cui risultati devono essere interpretati con molto senso critico, a meno che vi sia una evidente positività per clamidia o gonorrea. Notevoli sono infatti le possibilità di contaminazione da parte di germi innocui che colonizzano esternamente l'area genitale. spingendosi fino al tratto più esterno dell'uretra. Il rischio è quello di contiuare a combattere una vana battaglia a base di antibiotici, che altro non fanno se non ingarbugliare ulteriormente le cose, causare gravi squilibri nella flora batterica intestinale e selezionare germi sempre più resistenti. Crediamo che le fila del discorso debbano essere riprese da un nostro Collega specialista in urologia, che con un'accurata visita ed un poco di bion senso sia in grado di indirizzarla lungo un più fruttuoso percorso di diagnosi e cura. nel frattempo, beva molta acqua, ovviamente.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 14.9k visite dal 29/01/2014.
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