Adenocarcinoma prostatico

Salve a tutti e grazie per il servizio che ci offrite!
Mio padre ha 69 anni; gli è stato riscontrato, dopo una prima serie di estrazioni risultate negative, un adenoma. Riporto la diagnosi dell'esame Istologico:

Campione A 1-9. Lobo destro
Adenocarcinoma prostatico somma 6 (3+3) sec. Gleason score interessante il 90% del prelievo n. 4, il 5% dei prelievi n. 1-5, il 30% del prelievo n.7. Coesistono aspetti di prostatite cronica.

Campione B 10-18. Lobo sinistro
Nel contesto di tessuto prostatico con modificazioni ghiandolari di tipo atrofico e iperplastico post-atrofico e lieve flogosi cronica, si repertano focolai di PIN di alto grado, nei prelievi n. 11-17.

Campione C 19. Bipsia periprostatica sinistra.
Frustoli agobioptici sede di iperplasia fibromioghiandolare.


Vorrei capire bene la gravità del caso. Purtroppo mio padre è una persona molto pessimista di natura e si è dato praticamente per spacciato!
Il suo medico gli ha prescritto TAC total body e scintigrafia, dopodichè dovrà essere operato.
Quale iter ci sarebbe da seguire secondo il vostro parere? Deve essere operato il prima possibile? Ovviamente non vogliamo perdere altro tempo, ma avendo già perso mia madre per melanoma vorrei essere sicuro di quello che andiamo a fare!

Grazie ancora per il tempo che mettete a nostra disposizione!
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
sarebbe interessante conoscere il valore di PSA che ha portato a questa biopsia. L'aggressività di questo tumore (Gleason 3+3=6) è da considerare bassa. Buona parte dei tumori diagnosticati sono di grado superiore a 7. Se suo padre è in buone condizioni generali, alla sua età le indicazioni all'intervento di asportazione radicale della prostata sono indiscutibili, ovviamente dopo aver completato la stadiazione con gli accertamenti proposti. In linea di massima, la prognosi non è certo così sfavorevole. L'intervento può essere in linea di massima programmato nei limiti di un paio di mesi. Oggigiorno la prostatectomia radicale viene perlopiù eseguita con tecnica laparoscopica convenzionale o robotica, ovvero chirurgica a cielo aperto tradizionale, nei centri dove viene ancora eseguita. Il risultato curativo dell'intervento è indipendente dalla tecnica adottata, le procedure laparoscopiche semplificano leggeremente il decorso post-operatorio.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Salve Dr. Piana. Intanto grazie per la gentile e veloce risposta!
Le riporto tutto in modo cronologico.

In seguito a dolori inguinali mio padre è stato sottoposto ad una ecografia che ha evidenziato un ingrossamento della prostata. Dagli esami del 4.4.2013 è risultato che aveva il PSA a 11,65 con ratio 12.1.
Gli è stata prescritta una cura a base di Ciproxin 500 per 6 giorni e Proflus 320 per un mese. A fine cura (24.5.2013) il PSA risultava 11.69 con ratio 14.8.
A questo punto il 30.5.2013 è stato sottoposto a rettoscopia. I risultati: Prostata simmetrica, di dimensioni normali con lieve ipertrofia relativa della zona centrale; contorni regolari: ecostruttura disomogenea della porzione centrale per la presenza di calcigicazioni prevalentemente nella zona di transizione. Non congestione del plesso venoso periprostatico.
In sede paramediana posteriore dx è presente un'area nodulare sospetta, dal diametro di circa 1 cm, a contorni sfumati, ecostruttura ipoecogenea, solida, omogenea. Il profilo ghiandolare sottostante la lesione appare integro.
ECOBIOMETRIA PROSTATICA: Diametro A-P 31mm - Trasversale 37 mm - Cranio-caudale 53 mm; Volume 32 ml. Vescichette seminali simmetriche.

Il 12.6.2013 mio padre è stato sottoposto a 12 estrazioni nei quali venivano evidenziati piccoli frustoli e brandelli prostatici a morfologia compatibile con iperplasia benigna.

Non gli è stata prescritta alcuna cura, visti i risultati.

Il 12.9.2013 ai controlli di routine il PSA risultava ancora a 12.10 con ratio 11.9.
A questo punto mio padre ha avuto l'impressione di perdere del tempo prezioso e ha voluto sentire il parere di un altro medico che in data 15.12.2013, dopo aver verificato che il PSA rimaneva intorno ai 12.9, lo ha sottoposto a nuove estrazioni. I risultati sono quelli riportati nel mio post precedente.

Spero di essere stato esaustivo.

Grazie ancora!
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
quelle che lei definisce molto curiosamente "estrazioni" (termine più consono in un gabinetto dentistico ...) noi siamo abituati a chiamarle "biopsie"!
Ci permetta questa battuta per allentare la sua tensione, che comprendiamo, ma abbiamo buoni motivi per cercare di sciogliere. I valori del PSA sono tutto sommato compatibili con il risultato istologico. Il tumore è assai presumibilmente localizzato (vedi ecografia) e di grado istologico basso. Le possibilità curative dell'intervento dovrebbero quindi essere molto buone.

Saluti
[#4]
Utente
Utente
:-)

Estrazioni, biopsie... l'importante è capirsi!! :-D

Scherzi a parte grazie ancora per il suo parere!

Un'ultima domanda: il chirurgo ha riferito a mio padre che interverrà in endoscopia, tramite 3 fori. Quale tecnica sarebbe, quella robotica o quella tradizionale?

Chiedo scusa per il mio lessico poco appropriato!

Grazie!
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
la tecnica descritta parrebbe la laparoscopia convenzionale.

Saluti
[#6]
Utente
Utente
Salve a tutti,
Il 25 febbraio è stato eseguito l'intervento in laparoscopia a mio padre. Vi riporto di seguito l'esame istologico.

Materiale inviato
PROSTATA, PROSTATECTOMIA EXTRAFASCIALE (CON VESCICOLECTOMIA)

Campionamento
1 apice
17-20 base e vescicola seminale destra
2-16 lobo destro
21-36 lobo sin.
37-40 base e vescicola seminale sin.

Descrizione macroscopica
Prostata delle dimensioni di cm 5×3,5×3,5 in continuità con vescicola seminale di destra di cm 3,5 e vescicola seminale di sinistra di cm 3,5. In toto

Diagnosi
Adenocarcinoma infiltrante della prostata, di tipo acinare, score 6 (3+3) secondo Gleason's. La neoplasia è localizzata in entrambi i lobi, in sede postero-laterale, mostra diffusi aspetti di infiltrazione perineutrale, penetra la capsula con focali e minimi aspetti di infiltrazione dei tessuti molli periprostatici. In un'area molto circoscritta la neoplasia giunge a ridosso del margine, in un'area di lacerazione capsulare. In questo contesto si segnalano aree di PIN di alto grado. Apice e vescichette seminali indenni da infiltrazione neoplastica.

In calce il medico ha aggiunto a penna pT3a.

Qual è dunque il quadro? Cosa deve aspettarsi mio padre e come dobbiamo intervenire?

Grazie ancora per la vostra disponibilità.
[#7]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
ci può precisare per cortesia con quale tecnica è stato eseguito l'intervento?

Saluti
[#8]
Utente
Utente
In laparoscopia.
Grazie
[#9]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
questo tumore parrebbe dunque avere una potenziale aggressività medio-bassa (Gleason 3+3=6), sebbene abbia già microscopicamente.invaso la,capsula prostatica. L'intervento può ancora ritenersi radicale, ma senz'altro è di sostanziale importanza seguire l'evoluzione del,PSA nei prossimi mesi, in particolare il primo anno, con controlli cadenzati che certamente saranno già stati programmati. Per il momento non ravvediamo la immediata necessità di praticare altri tipi di terapia.

Saluti
[#10]
Utente
Utente
Sì, è stato già programmato il primo controllo del Psa.
Grazie per la risposta!
Saluti
[#11]
Utente
Utente
Salve!
Al primo controllo del Psa, a 90 giorni dall'intervento fatto il laparoscopia, il valore dei Psa è pari a 0,01.
A questo punto basta tenere sotto controllo il Psa o sarebbe auspicabile una terapia mirata per scongiurare brutte sorprese tra qualche tempo?
Grazie ancora.
[#12]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
non vi è ovviamente necessità di terapie aggiuntive, è sufficiente proseguire con i controlli del PSA ogni 3-4 mesi.

Saluti
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