Urine colore tè
Buongiorno, ho quasi 56 anni. Sportivo, non fumatore. Curo molto l'alimentazione, insomma pratico uno stile di vita sano.
Nessun problema apparente a livello urogenitale. Minzione 6-8 volte al giorno. Quasi mai di notte a meno di aver bevuto molto in serata. Getto normale. Colore e odore normali.
Episodi pregressi di coliche renali.
Il primo a 28 anni, curato con delle erbe. Calcoli espulsi dopo pochi giorni.
Il secondo a 38. Idem.
Il terzo a 55, un anno fa.
Ultimamente nessun sintomo o disturbo che potessi riconoscere come prodromi di coliche.
Da qualche settimana ho ripreso a correre, molto lentamente, dato che sono un po' fuori allemento negli sport aerobici.
Sabato mattina ho bevuto due caffè lunghi (all'americana, in pratica sui 200/250 cc) e ho preso una mezza compressa (500 mg) di acetil L-carnetina + enzima Q10 ( un integratore da banco).
Questi caffè sono l'unica cosa che ho bevuto dalla sera precedente.
Le urine prima di uscire erano state assolutamente normali, alla vista.
Ho corso solo circa 40 minuti, ma allo stato attuale della mia forma fisica mi è costato parecchia fatica e sudore.
Quando sono tornato ho constatato che le urine erano di un preoccupante colore tè carico. Ero sotto la doccia e piuttosto impressionato.
Ho interrotto la minzione e una volta uscito ho continuato in un bicchiere.
Le urine erano molto scure. Non ho visto coaguli o sangue vero e proprio ma mi sembrava proprio fosse sangue.
Nessun dolore avvertito.
Ho bevuto subito un paio di bicchieri d'acqua e appena è tornato lo stimolo ho constatato che le urine erano tornate normali.
Nelle successive 48 ore e passa, fino ad adesso, sono restate tali.
Ho mangiato e bevuto normalmente. Ieri ho praticato attività sportiva. Mi sentivo bene. (a parte la preoccupazione).
Ho cercato in rete ma non ho trovato notizie relative al fatto che i due caffè lunghi bevuti potrebbero aver colorato le urine già cariche di loro (per la corsa).
Mi resta l'ipotesi di un calcolo nel bacinetto che con i sobbalzi della corsa abbia provocato una emorragia, ma è possibile questo senza alcun dolore?
E che poi rientri tutto immediatamente nella norma?
Prima di passare a preoccuparmi sul serio per altre ipotesi...
Nessun problema apparente a livello urogenitale. Minzione 6-8 volte al giorno. Quasi mai di notte a meno di aver bevuto molto in serata. Getto normale. Colore e odore normali.
Episodi pregressi di coliche renali.
Il primo a 28 anni, curato con delle erbe. Calcoli espulsi dopo pochi giorni.
Il secondo a 38. Idem.
Il terzo a 55, un anno fa.
Ultimamente nessun sintomo o disturbo che potessi riconoscere come prodromi di coliche.
Da qualche settimana ho ripreso a correre, molto lentamente, dato che sono un po' fuori allemento negli sport aerobici.
Sabato mattina ho bevuto due caffè lunghi (all'americana, in pratica sui 200/250 cc) e ho preso una mezza compressa (500 mg) di acetil L-carnetina + enzima Q10 ( un integratore da banco).
Questi caffè sono l'unica cosa che ho bevuto dalla sera precedente.
Le urine prima di uscire erano state assolutamente normali, alla vista.
Ho corso solo circa 40 minuti, ma allo stato attuale della mia forma fisica mi è costato parecchia fatica e sudore.
Quando sono tornato ho constatato che le urine erano di un preoccupante colore tè carico. Ero sotto la doccia e piuttosto impressionato.
Ho interrotto la minzione e una volta uscito ho continuato in un bicchiere.
Le urine erano molto scure. Non ho visto coaguli o sangue vero e proprio ma mi sembrava proprio fosse sangue.
Nessun dolore avvertito.
Ho bevuto subito un paio di bicchieri d'acqua e appena è tornato lo stimolo ho constatato che le urine erano tornate normali.
Nelle successive 48 ore e passa, fino ad adesso, sono restate tali.
Ho mangiato e bevuto normalmente. Ieri ho praticato attività sportiva. Mi sentivo bene. (a parte la preoccupazione).
Ho cercato in rete ma non ho trovato notizie relative al fatto che i due caffè lunghi bevuti potrebbero aver colorato le urine già cariche di loro (per la corsa).
Mi resta l'ipotesi di un calcolo nel bacinetto che con i sobbalzi della corsa abbia provocato una emorragia, ma è possibile questo senza alcun dolore?
E che poi rientri tutto immediatamente nella norma?
Prima di passare a preoccuparmi sul serio per altre ipotesi...
[#1]
Gentile Signore,
tracce di sangue nelle urine più o meno consistenti sono abbastanza frequenti nei maratoneti, nei quali il traumatismo ripetuto (succussione) è di per sè in grado di causare un modestissimo sanguinamente dai reni, organi di per sè molto irrorati di sangue, anche in assenza di altre cause favorenti. Nel suo caso, nonostante lo sforzo encomiabile, non ci pare che l'impegno atletico sia stato altrettanto massimale e considerando i suoi precedenti di calcolosi, riteniamo in prima ipotesi che vi possa essere nuovamente qualche "ospite" nelle sue vie urinarie. Questo può essere un altro piccolo calcolo, ovvero anche solo della sabbia (cosiddetta "renella"). Le consigliamo pertanto di eseguire un esame delle urine e ripetere una ecografia dell'apparato urinario.
Cogliamo l'occasione per ricordarle che per chi svolge una attività fisica intensa, l'idratazione è ben più essenziale dell'assunzione di integratori. Al termine, e talora anche durante l'esercizio, non è sufficiente bere "per dissetarsi". La quantità di liquidi da introdurre è generalmente ben maggiore (in estate anche più di 2 litri) e deve essere tale da far manifestare lo stimolo ad urinare non oltre i 60-90 minuti. Se questo non avviene, il rischio è quello di incorrere in una fase di disidratazione relativa anche di alcune ore, molto perniciosa soprattutto in chi ha una naturale predisposizione alla formazione di calcoli.
Saluti
tracce di sangue nelle urine più o meno consistenti sono abbastanza frequenti nei maratoneti, nei quali il traumatismo ripetuto (succussione) è di per sè in grado di causare un modestissimo sanguinamente dai reni, organi di per sè molto irrorati di sangue, anche in assenza di altre cause favorenti. Nel suo caso, nonostante lo sforzo encomiabile, non ci pare che l'impegno atletico sia stato altrettanto massimale e considerando i suoi precedenti di calcolosi, riteniamo in prima ipotesi che vi possa essere nuovamente qualche "ospite" nelle sue vie urinarie. Questo può essere un altro piccolo calcolo, ovvero anche solo della sabbia (cosiddetta "renella"). Le consigliamo pertanto di eseguire un esame delle urine e ripetere una ecografia dell'apparato urinario.
Cogliamo l'occasione per ricordarle che per chi svolge una attività fisica intensa, l'idratazione è ben più essenziale dell'assunzione di integratori. Al termine, e talora anche durante l'esercizio, non è sufficiente bere "per dissetarsi". La quantità di liquidi da introdurre è generalmente ben maggiore (in estate anche più di 2 litri) e deve essere tale da far manifestare lo stimolo ad urinare non oltre i 60-90 minuti. Se questo non avviene, il rischio è quello di incorrere in una fase di disidratazione relativa anche di alcune ore, molto perniciosa soprattutto in chi ha una naturale predisposizione alla formazione di calcoli.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Utente
Avendo trovato utile leggere casi esposti e risposte, in altre occasioni, penso di fare cosa utile descrivendo l'evolversi della situazione.
All'esame delle urine, effettuato con striscia (e laboratorio) permaneva nei giorni successivi microematuria e presenza di leucociti.
All'ecografia renale-vescicale risultava un calcolo di 16 mm posizionato nel bacinetto del rene sx, nonché due altre microformazioni.
Vescica, prostata, uretere normali.
Pertanto l'ipotesi che senza avvertire alcun dolore i sobbalzi della corsa ripercuotendosi sul calcolo avessero provocato un'emorragia erano fortunatamente corretti.
Fortunatamente dico, dato che ogni altra ipotesi immaginabile a seguito di sanguinamento importante presagiva scenari ben peggiori.
Di nuovo saluti.
All'esame delle urine, effettuato con striscia (e laboratorio) permaneva nei giorni successivi microematuria e presenza di leucociti.
All'ecografia renale-vescicale risultava un calcolo di 16 mm posizionato nel bacinetto del rene sx, nonché due altre microformazioni.
Vescica, prostata, uretere normali.
Pertanto l'ipotesi che senza avvertire alcun dolore i sobbalzi della corsa ripercuotendosi sul calcolo avessero provocato un'emorragia erano fortunatamente corretti.
Fortunatamente dico, dato che ogni altra ipotesi immaginabile a seguito di sanguinamento importante presagiva scenari ben peggiori.
Di nuovo saluti.
[#4]
Gentile Signore,
diremmo che per presagire l'ipotesi più verosimile (e rigettare quelle più minacciose) è sufficientemente leggere attentamente la sua storia, approfittando di qualche decennio di esperienza specifica nella calcolosi delle vie urinarie ed anche, in minor misura, nel podismo ...
Cogliamo l'occasione per ricordarle che un calcolo di 16 mm all'interno del rene ha oggi indicazioni al trattamento endoscopico con uretero-renoscopia operativa, frammentazione laser e bonifica dei residui. Questo approccio permette una soluzione completa e rapida della situazione, certamente superiore per qualità all'applcazione delle onde d'urto (ESWL).
Saluti
diremmo che per presagire l'ipotesi più verosimile (e rigettare quelle più minacciose) è sufficientemente leggere attentamente la sua storia, approfittando di qualche decennio di esperienza specifica nella calcolosi delle vie urinarie ed anche, in minor misura, nel podismo ...
Cogliamo l'occasione per ricordarle che un calcolo di 16 mm all'interno del rene ha oggi indicazioni al trattamento endoscopico con uretero-renoscopia operativa, frammentazione laser e bonifica dei residui. Questo approccio permette una soluzione completa e rapida della situazione, certamente superiore per qualità all'applcazione delle onde d'urto (ESWL).
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 18.1k visite dal 27/01/2014.
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