Gonorrea non guarita
Salve,
il 16 novembre 2013 ho riscontrato la fuoriuscita di liquido giallastro e bruciori durante la minzione. Allarmato ho letto su internet i sintomi delle malattie sessualmente trasmissibili e ho capito di aver contratto la gonorrea e magari anche la clamidia. Andato dal mio medico di famiglia, ricevo come cura una terapia di due settimane con il Ciproxin 500 mg da prendere due volte al giorno dopo i pasti. Finita la cura e scomparsi i sintomi, dopo 5 giorni ecco riapparire il liquido giallastro e il bruciore. Tornato dal mio medico mi prescrive un'altra confezione di ciproxin per un'altra settimana. Anche questa volta i sintomi si sono affievoliti ma sono ricomparsi dopo qualche giorno dalla fine della cura. Ho deciso così di rivolgermi ad uno specialista. Dopo la visita, nella quale non ha eseguito nessun tampone e nessuna analisi, mi prescrive per 10 giorni una cura basata su una compressa di Bassado/Miraclin 100 mg dopo pranzo e una supposta di TOPSTER prima di andare a letto. Ho fatto tutto e, ancora, dopo 10 giorni, le perdite non sono scomparse né tantomeno il bruciore. I miglioramenti ci sono stati durante la cura, per carità, ma mentre prima con il ciproxin erano scomparsi i sintomi, con la nuova cura essi non sono mai scomparsi del tutto, solo affievoliti. dopo quattro giorni dalla fine della cura e la ripresa di perdite più consistenti rispetto ai giorni precedenti, decido di tornare a controllo dall'urologo che, dopo spremitura del glande, si accorge che non c'è nessuna perdita (l'avevo avuta circa mezzora prima e pulita) e mi prescrive una cura di dieci giorni ci Veclam... Onestamente adesso ho paura a ricominciare un'altra terapia antibiotica anche perché inizio a sentirmi poco bene, soprattutto allo stomaco. Ho sovente crampi e fitte che penso siano normali dopo più di trenta giorni di assunzione di antibiotici. Chiedo qualche consiglio in merito alla mia situazione. Cosa devo fare? Vorrei sentire più opinioni per poter avere una visione più chiara e conoscere la strada da percorrere.
Vi ringrazio in anticipo
Cordiali saluti
Vincenzo
il 16 novembre 2013 ho riscontrato la fuoriuscita di liquido giallastro e bruciori durante la minzione. Allarmato ho letto su internet i sintomi delle malattie sessualmente trasmissibili e ho capito di aver contratto la gonorrea e magari anche la clamidia. Andato dal mio medico di famiglia, ricevo come cura una terapia di due settimane con il Ciproxin 500 mg da prendere due volte al giorno dopo i pasti. Finita la cura e scomparsi i sintomi, dopo 5 giorni ecco riapparire il liquido giallastro e il bruciore. Tornato dal mio medico mi prescrive un'altra confezione di ciproxin per un'altra settimana. Anche questa volta i sintomi si sono affievoliti ma sono ricomparsi dopo qualche giorno dalla fine della cura. Ho deciso così di rivolgermi ad uno specialista. Dopo la visita, nella quale non ha eseguito nessun tampone e nessuna analisi, mi prescrive per 10 giorni una cura basata su una compressa di Bassado/Miraclin 100 mg dopo pranzo e una supposta di TOPSTER prima di andare a letto. Ho fatto tutto e, ancora, dopo 10 giorni, le perdite non sono scomparse né tantomeno il bruciore. I miglioramenti ci sono stati durante la cura, per carità, ma mentre prima con il ciproxin erano scomparsi i sintomi, con la nuova cura essi non sono mai scomparsi del tutto, solo affievoliti. dopo quattro giorni dalla fine della cura e la ripresa di perdite più consistenti rispetto ai giorni precedenti, decido di tornare a controllo dall'urologo che, dopo spremitura del glande, si accorge che non c'è nessuna perdita (l'avevo avuta circa mezzora prima e pulita) e mi prescrive una cura di dieci giorni ci Veclam... Onestamente adesso ho paura a ricominciare un'altra terapia antibiotica anche perché inizio a sentirmi poco bene, soprattutto allo stomaco. Ho sovente crampi e fitte che penso siano normali dopo più di trenta giorni di assunzione di antibiotici. Chiedo qualche consiglio in merito alla mia situazione. Cosa devo fare? Vorrei sentire più opinioni per poter avere una visione più chiara e conoscere la strada da percorrere.
Vi ringrazio in anticipo
Cordiali saluti
Vincenzo
[#1]
Gentile lettore,
il mio consiglio è quello ora di iniziare, con esperto andrologo od urologo, un iter diagnostico più preciso: stop all'assunzione di antibiotici non mirati, aspettare 15 giorni circa dalla fine dell'ultima antibioticoterapia, fare una valutazione colturale completa delle vie uro-seminali (tampone uretrale, urinocoltura e spermiocoltura) con relativo antibiogramma, se indicato, ed infine una valutazione ecografica dell'apparato genitale.
Fatto questo risentire infine l'urologo per impostare la relativa terapia.
Un cordiale saluto.
il mio consiglio è quello ora di iniziare, con esperto andrologo od urologo, un iter diagnostico più preciso: stop all'assunzione di antibiotici non mirati, aspettare 15 giorni circa dalla fine dell'ultima antibioticoterapia, fare una valutazione colturale completa delle vie uro-seminali (tampone uretrale, urinocoltura e spermiocoltura) con relativo antibiogramma, se indicato, ed infine una valutazione ecografica dell'apparato genitale.
Fatto questo risentire infine l'urologo per impostare la relativa terapia.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Utente
Grazie mille della sua risposta dottore.
Il medico dove sono andato è uno specialista urologo/andrologo. Mi pare strano che, sapendo che già avevo fatto tre settimane di cura senza risultati, non abbia deciso di fare questa valutazione colturale. Ha semplicemente fatto una ecografia all'apparato genitale trovando tutto nella norma.
Se sospendo i farmaci per due settimane, non corro il rischio che i batteri aumentino a dismisura e che possano allargare l'infezione e peggiorare la situazione? Lo dico perché già dopo tre giorni di sospensione le perdite sono passate dall'essere minime e presenti solo dopo spremitura del glande all'essere continue anche senza spremitura.
Onestamente non credevo di dover faticare così tanto per guarire da questo problema.
Ancora grazie per la sua risposta.
Il medico dove sono andato è uno specialista urologo/andrologo. Mi pare strano che, sapendo che già avevo fatto tre settimane di cura senza risultati, non abbia deciso di fare questa valutazione colturale. Ha semplicemente fatto una ecografia all'apparato genitale trovando tutto nella norma.
Se sospendo i farmaci per due settimane, non corro il rischio che i batteri aumentino a dismisura e che possano allargare l'infezione e peggiorare la situazione? Lo dico perché già dopo tre giorni di sospensione le perdite sono passate dall'essere minime e presenti solo dopo spremitura del glande all'essere continue anche senza spremitura.
Onestamente non credevo di dover faticare così tanto per guarire da questo problema.
Ancora grazie per la sua risposta.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.7k visite dal 25/01/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.