Post operazione idrocele
Buongiorno, il giorno 5 dicembre 2013 sono stato operato di idrocele destro (eversione tunica vaginale).
dopo aver fatto la convalescenza sembrava andasse tutto bene i punti erano caduti e ho ripreso a fare la solita vita di sempre stando attendo ad eventuali sforzi eccessivi.
da una settimana il testicolo dx è ricominciato a fare male ed è aumentato leggermente di volume ancora. sono andato a fare una visita con ecografia che dice: testicolo dx di volume con ecostruttua regolare. epididimo dx aumentato di volume ed ipoecogeno come da flogosi con idrocele reattivo. assenza di varicocele.
terapia: cefixima una volta al dì, flantadin due volte al dì oltre a riposo assoluto e ghiaccio sulla zona interessata 3 volte al dì per un oretta.
ora vorrei chiediere cosa significa "ipoecogeno come da flogosi con idrocele reattivo" mi potete spiegare questa frase?rischio di esser operato un altra volta?
grazie
dopo aver fatto la convalescenza sembrava andasse tutto bene i punti erano caduti e ho ripreso a fare la solita vita di sempre stando attendo ad eventuali sforzi eccessivi.
da una settimana il testicolo dx è ricominciato a fare male ed è aumentato leggermente di volume ancora. sono andato a fare una visita con ecografia che dice: testicolo dx di volume con ecostruttua regolare. epididimo dx aumentato di volume ed ipoecogeno come da flogosi con idrocele reattivo. assenza di varicocele.
terapia: cefixima una volta al dì, flantadin due volte al dì oltre a riposo assoluto e ghiaccio sulla zona interessata 3 volte al dì per un oretta.
ora vorrei chiediere cosa significa "ipoecogeno come da flogosi con idrocele reattivo" mi potete spiegare questa frase?rischio di esser operato un altra volta?
grazie
[#1]
Gentile Giovanotto,
la tecnica con cui si opera abitualmente l'idrocele (eversione - resezione della tunica vaginale del testicolo) fa sì che la raccolta di liquido non si possa riformare. In sintesi, il "sacchetto" che sta a fianco del testicolo e che è disteso dal liquido dell'idrocele viene aperto e rovesciato su se stesso, in modo che non vi possa più essere raccolta. Il testicolo e l'epididimo sono peraltro strutture molto delicate ed è praticamente normale che reagiscano alla manipolazione chirurgica con una infiammazione locale, tale da causare un aumento di consistenza e di volume, con associato dolore di entità variabile. In genere questa tumefazione reattiva si risolve nel giro di 30-40 giorni. La sensibilità comunque rimane e questo può giustificare una certa propensione allo sviluppo di infiammazioni anche in un tempo successivio. Il referto dell'ecografia che ci sottopone non è chiarissimo, d'ogni modo pare indicare sostanzialmente la presenza di una infiammazione dell'epididimo. La dizione "idrocele reattivo" è tutta da valutare e soprattutto mettere in relazione a quanto apprezzabile manualmente alla visita diretta. L'esperienza porterebbe a pensare ad una piccola raccolta liquida residua tra le membrane del testicolo. Non pare verosimile che un vero idrocele sia potuto recidivare in sole sei settimane, pur con i presupposti di cui sopra, che rendono comunque ben poco verosimile questa interpretazione! La terapia è comunque più che idonea, il suo urologo di riferimento potrà certamente rassicurarla sull'assenza di probelmi seri.
Saluti
la tecnica con cui si opera abitualmente l'idrocele (eversione - resezione della tunica vaginale del testicolo) fa sì che la raccolta di liquido non si possa riformare. In sintesi, il "sacchetto" che sta a fianco del testicolo e che è disteso dal liquido dell'idrocele viene aperto e rovesciato su se stesso, in modo che non vi possa più essere raccolta. Il testicolo e l'epididimo sono peraltro strutture molto delicate ed è praticamente normale che reagiscano alla manipolazione chirurgica con una infiammazione locale, tale da causare un aumento di consistenza e di volume, con associato dolore di entità variabile. In genere questa tumefazione reattiva si risolve nel giro di 30-40 giorni. La sensibilità comunque rimane e questo può giustificare una certa propensione allo sviluppo di infiammazioni anche in un tempo successivio. Il referto dell'ecografia che ci sottopone non è chiarissimo, d'ogni modo pare indicare sostanzialmente la presenza di una infiammazione dell'epididimo. La dizione "idrocele reattivo" è tutta da valutare e soprattutto mettere in relazione a quanto apprezzabile manualmente alla visita diretta. L'esperienza porterebbe a pensare ad una piccola raccolta liquida residua tra le membrane del testicolo. Non pare verosimile che un vero idrocele sia potuto recidivare in sole sei settimane, pur con i presupposti di cui sopra, che rendono comunque ben poco verosimile questa interpretazione! La terapia è comunque più che idonea, il suo urologo di riferimento potrà certamente rassicurarla sull'assenza di probelmi seri.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Gentile Signore,
l'ipotesi più largamente verosimile è quella di una infiammazione dell'epididimo (epididimite) circondata da una piccola raccolta di liquido, reattiva o residua dall'intervento. Non abbiamo motivo di pensare che l'intervento non sia stato eseguito come di consueto, pertanto un vero idrocele non può recidivare, tantomeno in un periodo così breve. Talora è sufficiente utilizzare un termine piuttosto che un altro per scatenare la tempesta in un bicchier d'acqua. Stia sereno!
Saluti
l'ipotesi più largamente verosimile è quella di una infiammazione dell'epididimo (epididimite) circondata da una piccola raccolta di liquido, reattiva o residua dall'intervento. Non abbiamo motivo di pensare che l'intervento non sia stato eseguito come di consueto, pertanto un vero idrocele non può recidivare, tantomeno in un periodo così breve. Talora è sufficiente utilizzare un termine piuttosto che un altro per scatenare la tempesta in un bicchier d'acqua. Stia sereno!
Saluti
[#5]
Gentile Signore,
immaginiamo che cosa lei voglia intendere. Lo scroto è generalmente molto elastico, mentre la cicatrice appare più rigida ed aderente ai piani sottostanti. Questo è normale a questa distanza dell'intervento ed andrà risolvendosi molto lentamente, diremmo nell'arco dei prossimi 4-6 mesi.
Saluti
immaginiamo che cosa lei voglia intendere. Lo scroto è generalmente molto elastico, mentre la cicatrice appare più rigida ed aderente ai piani sottostanti. Questo è normale a questa distanza dell'intervento ed andrà risolvendosi molto lentamente, diremmo nell'arco dei prossimi 4-6 mesi.
Saluti
[#10]
Gentile Signore,
tutte le strutture contenute nello scroto sono molto sensibili, è suffciente una minima alterazione per evocare disturbi anche sproporzionati alla causa. Nella sua situazione, è presumibile che le cose andranno gradualmente assestandosi in un ulteriore periodo di alcune settimane. Ricordi di mantenere lo scroto il più possibile fermo, indossando mutande elastiche aderenti od un sospensorio anatomico anche durante il sonno.
Saluti
tutte le strutture contenute nello scroto sono molto sensibili, è suffciente una minima alterazione per evocare disturbi anche sproporzionati alla causa. Nella sua situazione, è presumibile che le cose andranno gradualmente assestandosi in un ulteriore periodo di alcune settimane. Ricordi di mantenere lo scroto il più possibile fermo, indossando mutande elastiche aderenti od un sospensorio anatomico anche durante il sonno.
Saluti
[#11]
Utente
Buongiorno dottore, ho effettuato un ecografia di controllo. l esito è questo: è sempre evidente, oggi modesto, ispessimento delle pareti della borsa scrotale dx,segnatamente in prossimità della cicatrice chirurgica dove si osseva piccola formazione nodulare ipoecogena, circa 5 mm, da possibile granuloma flogistico reattivo a punto di sutura non completamente riassorbito. non anomalie di vascolarizzazione nè idrocele o immagini da ernie inguinali. nulla da segnalare a carico dell'emiscroto sinistro.
secondo lei come è la situazione? questa formazione nodulare ipoecogena da possibile granuloma flogistico reattivo a punto di sutura, potrebbe essere un tumore?
secondo lei come è la situazione? questa formazione nodulare ipoecogena da possibile granuloma flogistico reattivo a punto di sutura, potrebbe essere un tumore?
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 25.3k visite dal 22/01/2014.
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