Sfintere uretrale esterno ipertonico
Gentili Dottori,
faccio seguito a miei precedenti interventi, che riassumo sinteticamente e che trovate nella mia scheda:
-urofobia dalla pubertà (difficoltà psicologica minzionale con getto ipovalido, manovra Credet, ritenzione urinaria, max capacità percepita prima della ritenzione: 220-230 cc, difficoltà a urinare in bagni pubblici, affollati, in casa d'altri, ecc.)
-diagnosi di "collo vescicale rilevato e turgido" a età 29 aa. via cistoscopia (uroflussometria non completata per difficoltà psicologiche appunto).
Nel 2013 mi decido ad affrontare la cosa prendendo in considerazione, a seguito di letture sul tema, anche difficoltà legate alla pelvi.
Questi i nuovi referti presso un neuro-urologo:
- giugno 2013: "Muscoli del pavimento pelvico ipertonici, dolorabili alla compressione digitale, evidenza di trigegr point nei muscoli elevatori dell'ano, otturatori interni (aspetto anteriore), coccigei, piriformi, bilateralmente; ipertono/iperattività dei muscoli del pav. pelvico con notevoli sintomi minzionali di riempimento e svuotamento da verosimile incoordinazione vescico-sfinterica."
Chiedo addestramento all'uso di CIC, che riesco a inserire con un po' di difficoltà.
Dopo prescrizione, effettuo "riabilitazione del piano perineale con terapia manuale dei trigger point."
Ricavo solo modesto beneficio e mi rivolgo a un urologo.
Dic 2013 - Prescritta ed effettuata una nuova cistoscopia (stavolta con strumento flessibile, grazie al cielo, molto più tollerabile di quella in giovane età di cui sopra) - esito: "Introduz. agevole dello strumento (cistoscopio fless. Pentax 16 Ch). Sfintere uretrale esterno all'apparenza ipertonico, ma che consente seppur con fastidio riferito dal paziente, il passaggio dello strumento. Lieve sclerosi del collo vescicale. Osti uretrali in sede. Vescica ampia e ben distensibile. Mucosa vescicale apparentemente esente da lesioni a carattere endoproliferativo evidenziabili ai limiti della metodica".
Il medico prescrive agopuntura tibiale per la riabilitazione dello sfintere uretrale esterno, che a voce mi dice essere caratterizzato da contrazione "stratosferica" di origine presumibilmente psicogena. Sono attualmente in lista d'attesa.
NOTA: con questo secondo medico non riesco a usare un CIC.
Vengo al motivo per cui mi rivolgo a Medicitalia.
La mia condizione psicosomatica è molto pesante, ma nel quadro generale non riesco a non attribuire a cause puramente fisiche la difficoltà che avverto anche in casa, da solo, quando la mia vescica accumula una quantità di urina superiore a 210-220 cc che considero (percettivamente e senza evidenza di tio clinico ad oggi) la mia capacità massima, oltre la quale vado in ritenzione acuta (che si risolve solo con minzioni intermittenti, ripetute e fastidiose, della durata complessiva anche di ore). E' possibile che le cause psicogene siano sufficienti a spiegare un blocco simile, anche in condizioni in cui, da solo, in casa, non ci siano fattori psicologici?
Grazie.
faccio seguito a miei precedenti interventi, che riassumo sinteticamente e che trovate nella mia scheda:
-urofobia dalla pubertà (difficoltà psicologica minzionale con getto ipovalido, manovra Credet, ritenzione urinaria, max capacità percepita prima della ritenzione: 220-230 cc, difficoltà a urinare in bagni pubblici, affollati, in casa d'altri, ecc.)
-diagnosi di "collo vescicale rilevato e turgido" a età 29 aa. via cistoscopia (uroflussometria non completata per difficoltà psicologiche appunto).
Nel 2013 mi decido ad affrontare la cosa prendendo in considerazione, a seguito di letture sul tema, anche difficoltà legate alla pelvi.
Questi i nuovi referti presso un neuro-urologo:
- giugno 2013: "Muscoli del pavimento pelvico ipertonici, dolorabili alla compressione digitale, evidenza di trigegr point nei muscoli elevatori dell'ano, otturatori interni (aspetto anteriore), coccigei, piriformi, bilateralmente; ipertono/iperattività dei muscoli del pav. pelvico con notevoli sintomi minzionali di riempimento e svuotamento da verosimile incoordinazione vescico-sfinterica."
Chiedo addestramento all'uso di CIC, che riesco a inserire con un po' di difficoltà.
Dopo prescrizione, effettuo "riabilitazione del piano perineale con terapia manuale dei trigger point."
Ricavo solo modesto beneficio e mi rivolgo a un urologo.
Dic 2013 - Prescritta ed effettuata una nuova cistoscopia (stavolta con strumento flessibile, grazie al cielo, molto più tollerabile di quella in giovane età di cui sopra) - esito: "Introduz. agevole dello strumento (cistoscopio fless. Pentax 16 Ch). Sfintere uretrale esterno all'apparenza ipertonico, ma che consente seppur con fastidio riferito dal paziente, il passaggio dello strumento. Lieve sclerosi del collo vescicale. Osti uretrali in sede. Vescica ampia e ben distensibile. Mucosa vescicale apparentemente esente da lesioni a carattere endoproliferativo evidenziabili ai limiti della metodica".
Il medico prescrive agopuntura tibiale per la riabilitazione dello sfintere uretrale esterno, che a voce mi dice essere caratterizzato da contrazione "stratosferica" di origine presumibilmente psicogena. Sono attualmente in lista d'attesa.
NOTA: con questo secondo medico non riesco a usare un CIC.
Vengo al motivo per cui mi rivolgo a Medicitalia.
La mia condizione psicosomatica è molto pesante, ma nel quadro generale non riesco a non attribuire a cause puramente fisiche la difficoltà che avverto anche in casa, da solo, quando la mia vescica accumula una quantità di urina superiore a 210-220 cc che considero (percettivamente e senza evidenza di tio clinico ad oggi) la mia capacità massima, oltre la quale vado in ritenzione acuta (che si risolve solo con minzioni intermittenti, ripetute e fastidiose, della durata complessiva anche di ore). E' possibile che le cause psicogene siano sufficienti a spiegare un blocco simile, anche in condizioni in cui, da solo, in casa, non ci siano fattori psicologici?
Grazie.
[#1]
Gentile Signore,
lei non ci precisa se nel corso della sua lunga storia urologica sia mai stata eseguita una indagine urodinamica (studio pressione / flusso) unica valutazione in grado di oggettivare situazioni funzionali altrimenti destinate a rimanere solamente ipotetiche. Nel suo caso la componente anatomica ostruttiva ci pare non così evidente, mentre il disturbo funzionale parrebbe predominante, ovviamente pesantemente condizionato da fattori emotivi. Un certo grado di ipertono sfinteriale è di rilievo abbastanza frequente all'indagine endoscopica effettuata senza anestesia. Se non ancóra effettuata, le raccomandiamo pertanto di discutere le indicazioni a tale indagine con il suo urologo di riferimento.
Saluti
lei non ci precisa se nel corso della sua lunga storia urologica sia mai stata eseguita una indagine urodinamica (studio pressione / flusso) unica valutazione in grado di oggettivare situazioni funzionali altrimenti destinate a rimanere solamente ipotetiche. Nel suo caso la componente anatomica ostruttiva ci pare non così evidente, mentre il disturbo funzionale parrebbe predominante, ovviamente pesantemente condizionato da fattori emotivi. Un certo grado di ipertono sfinteriale è di rilievo abbastanza frequente all'indagine endoscopica effettuata senza anestesia. Se non ancóra effettuata, le raccomandiamo pertanto di discutere le indicazioni a tale indagine con il suo urologo di riferimento.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dottore, l'esame video-urodinamico fu condotto all'epoca dei primi accertamenti (età 29 anni, nel 1998) e fu il seguente:
Flussimetria: non eseguita nonostante numerosi tentativi per difficoltà psicologiche soggettive del paziente (NB il paziente è riuscito a eseguire minzione spontanea successivamente in condizione di totale privacy in bagno)
Cistomanometria: primo stimolo 150 ml; stimolo imperioso 450 ml; capacità cistometrica massima: 500 ml; in assenza di contrazioni detrusoriali non inibite durante il riempimento vescicale passivo e le normali manovre di attivazione. Compliance nella norma. Il contestuale esame contrastografico evidenzia vescica di normale morfologia con margini parietali regolari.
Studio Pressione/Flusso: non eseguito pur essendo stati effettuati più tentativi di studio preminzionale interrotti, per improvvisa comparsa di sintomatologia vagale, con episodi lipotimici che hanno reso necessaria l'interruzione dell'esame
Conclusioni: Flussimetria non effettuata. Alla cistomanometria normale comparsa del primo stimolo minzionale e dello stimolo imperioso con normale capacità cistometrica massima; compliance detrusoriale nella norma. Assenza di attività detrusorial non inibita durante il riempimento vescicale passivo e le normali manovre di attivazione.
Flussimetria: non eseguita nonostante numerosi tentativi per difficoltà psicologiche soggettive del paziente (NB il paziente è riuscito a eseguire minzione spontanea successivamente in condizione di totale privacy in bagno)
Cistomanometria: primo stimolo 150 ml; stimolo imperioso 450 ml; capacità cistometrica massima: 500 ml; in assenza di contrazioni detrusoriali non inibite durante il riempimento vescicale passivo e le normali manovre di attivazione. Compliance nella norma. Il contestuale esame contrastografico evidenzia vescica di normale morfologia con margini parietali regolari.
Studio Pressione/Flusso: non eseguito pur essendo stati effettuati più tentativi di studio preminzionale interrotti, per improvvisa comparsa di sintomatologia vagale, con episodi lipotimici che hanno reso necessaria l'interruzione dell'esame
Conclusioni: Flussimetria non effettuata. Alla cistomanometria normale comparsa del primo stimolo minzionale e dello stimolo imperioso con normale capacità cistometrica massima; compliance detrusoriale nella norma. Assenza di attività detrusorial non inibita durante il riempimento vescicale passivo e le normali manovre di attivazione.
[#3]
Ex utente
-SEGUE-
Studio minzionale non effettuato per improvvisa comparsa di sintomatologia vagale, con episodi lipotimici che hanno reso necessaria l'interruzione dell'esame.
Il contestuale esame contrastografico evidenzia, in fase di riempimento, margini parietali regolari; fase minzionale non effettuata.
Il quadro urodinamico depone per vescica con normale sensibilità propiocettiva, normale capacità cistometrica massima e normale compliance del detrusore. Non è possibile esprimere alcun giudizio circa presenza o assenza di condizione ostruttiva in quanto non è stato possibile effettuare sia la flussimetria libera che lo studio pressione/flusso per impossibilità del paziente a espletare la minzione in laboratorio o per la comparsa di sintomatologia lipotimica che ha reso necessaria l'interruzione. Tuttavia si segnala modesta difficoltà a introdurre il catetere per verosimile ostacolo a livello cervicale. Appare pertanto indispensabile completare la valutazione diagnostica mediante esame uretrocistoscopico.
Studio minzionale non effettuato per improvvisa comparsa di sintomatologia vagale, con episodi lipotimici che hanno reso necessaria l'interruzione dell'esame.
Il contestuale esame contrastografico evidenzia, in fase di riempimento, margini parietali regolari; fase minzionale non effettuata.
Il quadro urodinamico depone per vescica con normale sensibilità propiocettiva, normale capacità cistometrica massima e normale compliance del detrusore. Non è possibile esprimere alcun giudizio circa presenza o assenza di condizione ostruttiva in quanto non è stato possibile effettuare sia la flussimetria libera che lo studio pressione/flusso per impossibilità del paziente a espletare la minzione in laboratorio o per la comparsa di sintomatologia lipotimica che ha reso necessaria l'interruzione. Tuttavia si segnala modesta difficoltà a introdurre il catetere per verosimile ostacolo a livello cervicale. Appare pertanto indispensabile completare la valutazione diagnostica mediante esame uretrocistoscopico.
[#4]
Gentile Signore,
le confermiamo che, se vogliamo un ottenere un indispensabile riferimento oggettivo sulla sua funzione minzionale, l'unica possibilità è quella di eseguire lo studio pressione/flusso. Auspichiamo che, 15 anni dopo, una sua auspicabile maggiore stabilità emotiva consenta l'esecuzione completa e soddisfacente di questa indagine dall'invasvità assolutamente modesta.
Saluti
le confermiamo che, se vogliamo un ottenere un indispensabile riferimento oggettivo sulla sua funzione minzionale, l'unica possibilità è quella di eseguire lo studio pressione/flusso. Auspichiamo che, 15 anni dopo, una sua auspicabile maggiore stabilità emotiva consenta l'esecuzione completa e soddisfacente di questa indagine dall'invasvità assolutamente modesta.
Saluti
[#5]
Ex utente
Dottore, La ringrazio, ne parlerò con l'urologo al più presto.
Nel frattempo Le chiedo se, alla luce di quanto ad oggi disponibile (mi riferisco in particolare alla cistoscopia di un mese fa), sia possibile escludere una degenerazione fisica del tipo "vescica da sforzo".
Grazie ancora.
Nel frattempo Le chiedo se, alla luce di quanto ad oggi disponibile (mi riferisco in particolare alla cistoscopia di un mese fa), sia possibile escludere una degenerazione fisica del tipo "vescica da sforzo".
Grazie ancora.
[#6]
Gentile Signore,
la dizione "vescica da sforzo" si riferisce ad un classico ed inequivocabile aspetto endoscopico vescicale in cui le fibre muscolari della parete, divenute molto "robuste" per il super-lavoro, traspaiono evidentemente al di sotto della mucosa. Si tratta comunque di un dato "qualitativo", poiché un dato preciso sulla reale presenza dell'ostruzione e la sua entità può essere unicamente fornita dall'indagine urodinamica.
Saluti
la dizione "vescica da sforzo" si riferisce ad un classico ed inequivocabile aspetto endoscopico vescicale in cui le fibre muscolari della parete, divenute molto "robuste" per il super-lavoro, traspaiono evidentemente al di sotto della mucosa. Si tratta comunque di un dato "qualitativo", poiché un dato preciso sulla reale presenza dell'ostruzione e la sua entità può essere unicamente fornita dall'indagine urodinamica.
Saluti
[#7]
Ex utente
Chiarissimo. Se permette, un'ulteriore domanda: qual è, nella sua esperienza, in quadro simile (da completare ovviamente nel modo da Lei indicato) il fattore più determinante una sintomatologia di tipo fisico: l'ipertono dello sfintere uretrale o la sclerosi definita "Lieve" del collo?
E ancora, le due patologie presentano parentele reciproche?
E infine, lo sfintere uretrale è integrato nella pelvi oppure si tratta di muscolatura distinta da essa?
Chiedo per comprendere meglio.
Grazie infinite.
E ancora, le due patologie presentano parentele reciproche?
E infine, lo sfintere uretrale è integrato nella pelvi oppure si tratta di muscolatura distinta da essa?
Chiedo per comprendere meglio.
Grazie infinite.
[#8]
Gentile Signore,
lo sfintere urinario esterno del maschio è una struttura anatomica perfettamente definita e distinta dagli altri muscoli perineali, con i quali intrattiene comunque rapporti di stretta contiguità. Sinceramente noi non crediamo molto all'ipertono isolato dello sfintere, a meno che vi siano degli evidenti problemi neurologici ed allora si manifesti la "dissinergia vescico sfinterica". Qui però andiamo molto nel difficile, abbia pazienza se non entriamo nel dettaglio, comunque proprio non ci pare questo il suo caso. Molto più comune è l'ipertono globale di tutta la muscolatura perineale, che caratterizza molte delle sindromi da dolore pelvico cronico. Sono comunque situazioni di difficile interpretazione che solo pochi fra di noi specialisti sanno studiare e trattare con sicura competenza.
Saluti
lo sfintere urinario esterno del maschio è una struttura anatomica perfettamente definita e distinta dagli altri muscoli perineali, con i quali intrattiene comunque rapporti di stretta contiguità. Sinceramente noi non crediamo molto all'ipertono isolato dello sfintere, a meno che vi siano degli evidenti problemi neurologici ed allora si manifesti la "dissinergia vescico sfinterica". Qui però andiamo molto nel difficile, abbia pazienza se non entriamo nel dettaglio, comunque proprio non ci pare questo il suo caso. Molto più comune è l'ipertono globale di tutta la muscolatura perineale, che caratterizza molte delle sindromi da dolore pelvico cronico. Sono comunque situazioni di difficile interpretazione che solo pochi fra di noi specialisti sanno studiare e trattare con sicura competenza.
Saluti
[#9]
Ex utente
Ne convengo... so bene che siete ancora pochi in Italia soprattutto, e non a caso sono ancora in contatto con il neuro-urologo che come descritto sopra aveva praticato la manipolazione sui trigger point. Se avessi dato retta ad altri, in passato, oggi sarei stato operato per sclerosi del collo, e immagino con scarsi risultati e chissà quali inutili complicanze post-operatorie...
Quel che vorrei capire, in linea del tutto generale, è se le sindromi pelviche di questo tipo, con evidente componente psicosomatica, possano alla lunga indurre malformazioni anatomiche (ecco perché pur con rozzezza le chiedevo della "vescica da sforzo" , su questo mi ha già risposto) con conseguente riduzione della capacità di accumulo di urina da parte della vescica.
In sostanza, mi viene ripetuto che persino la ritenzione oltre i 210-220 cc di cui sopra potrebbe essere psicogena, ma io onestamente ci credo poco, a questo punto; so bene quando il mio "bloccarmi" è di origine emozionale e quando invece non lo è.
Grazie nuovamente.
Quel che vorrei capire, in linea del tutto generale, è se le sindromi pelviche di questo tipo, con evidente componente psicosomatica, possano alla lunga indurre malformazioni anatomiche (ecco perché pur con rozzezza le chiedevo della "vescica da sforzo" , su questo mi ha già risposto) con conseguente riduzione della capacità di accumulo di urina da parte della vescica.
In sostanza, mi viene ripetuto che persino la ritenzione oltre i 210-220 cc di cui sopra potrebbe essere psicogena, ma io onestamente ci credo poco, a questo punto; so bene quando il mio "bloccarmi" è di origine emozionale e quando invece non lo è.
Grazie nuovamente.
[#10]
Gentile Signore,
come lei vede noi non abbiamo competenza diretta nella neuro-urologia, in particolare in situazioni complesse o contraddittorie. Se lei ha contatti con un nostro Collega con chiara competenza specifica se lo tenga caro e ne segua tutte le indicazioni e consigli. L'ipertono del pavimento pelvico può purtare a ritenzione pericolosa solo in casi veramente estremi, forse più comuni nella femmina che nel maschio. Un residuo stabile di 200 cc sarebbe comunque inaccettabile, poichè a lungo termine potrebbe ripercuotersi sulla funzione renale.
Saluti
come lei vede noi non abbiamo competenza diretta nella neuro-urologia, in particolare in situazioni complesse o contraddittorie. Se lei ha contatti con un nostro Collega con chiara competenza specifica se lo tenga caro e ne segua tutte le indicazioni e consigli. L'ipertono del pavimento pelvico può purtare a ritenzione pericolosa solo in casi veramente estremi, forse più comuni nella femmina che nel maschio. Un residuo stabile di 200 cc sarebbe comunque inaccettabile, poichè a lungo termine potrebbe ripercuotersi sulla funzione renale.
Saluti
[#11]
Ex utente
Salve Dottore e grazie.
Preciso che non ho alcun residuo di 200 cc; forse mi sono espresso male: 200 (210-220) è la max quantità che riesco a accumulare prima di dover espellere necessariamente, ovvero quella oltre la quale vado in ritenzione acuta.
Il mio residuo minzionale, glielo posso assicurare, è praticamente zero (confermato da medico che prima della visita mi ha appoggiato l'ecografo sull'addome).
Mi auguro che ci siano altri medici che vogliano intervenire e porgo un cordiale saluto e un ringraziamento sentito a Lei e a tutti.
Preciso che non ho alcun residuo di 200 cc; forse mi sono espresso male: 200 (210-220) è la max quantità che riesco a accumulare prima di dover espellere necessariamente, ovvero quella oltre la quale vado in ritenzione acuta.
Il mio residuo minzionale, glielo posso assicurare, è praticamente zero (confermato da medico che prima della visita mi ha appoggiato l'ecografo sull'addome).
Mi auguro che ci siano altri medici che vogliano intervenire e porgo un cordiale saluto e un ringraziamento sentito a Lei e a tutti.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 19.2k visite dal 21/01/2014.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.