Sono stato operato 3 giorni fa a causa di un varicocele di 3 grado attraverso la tecnica di
salve dottori,
sono un ragazzo di 23anni. Sono stato operato 3 giorni fa a causa di un varicocele di 3 grado attraverso la tecnica di legatura delle vene gonadiche a livello sub inguinale...
volevo chiedere un paio di cose. innanzi tutto che importanza ha l'esame dell'urina e la spermicultura da farsi prima dell' intervento? se vi è un infezione all'epidimo si può essere operati?.
Dopo l intervento mi è stato detto dai medici di tirare su lo scroto e alzare le mutande.
adesso ogni volta che lascio andare lo scroto e tolgo le mutande mi tira tutto e mi brucia lo scroto...cosa può essere? i medici non mi danno ascolto e gli sembra che mi riferisca alla ferita,ma non è cosi'...è tutto gonfio,in maniera assurda e fa un male e un bruciore...
un ultima cosa:dal momento in cui ho saputo di avere il varicocele ho iniziato a toccarmi continuamente il testicolo interessato,facendolo gonfiare molto e provocando un evidente ingrossamento delle vene,cosa che i medici che mi hanno operato non potevano sapere, dato che l'avevano viste per la prima volta già ingrossate.Ma io lo so che erano 10 volte la norma nel giro di 1 settimana.Potevo essere operato in tali situazioni?
Come dovrei comportarmi?
vi ringrazio della disponibilità.
cordiali saluti
sono un ragazzo di 23anni. Sono stato operato 3 giorni fa a causa di un varicocele di 3 grado attraverso la tecnica di legatura delle vene gonadiche a livello sub inguinale...
volevo chiedere un paio di cose. innanzi tutto che importanza ha l'esame dell'urina e la spermicultura da farsi prima dell' intervento? se vi è un infezione all'epidimo si può essere operati?.
Dopo l intervento mi è stato detto dai medici di tirare su lo scroto e alzare le mutande.
adesso ogni volta che lascio andare lo scroto e tolgo le mutande mi tira tutto e mi brucia lo scroto...cosa può essere? i medici non mi danno ascolto e gli sembra che mi riferisca alla ferita,ma non è cosi'...è tutto gonfio,in maniera assurda e fa un male e un bruciore...
un ultima cosa:dal momento in cui ho saputo di avere il varicocele ho iniziato a toccarmi continuamente il testicolo interessato,facendolo gonfiare molto e provocando un evidente ingrossamento delle vene,cosa che i medici che mi hanno operato non potevano sapere, dato che l'avevano viste per la prima volta già ingrossate.Ma io lo so che erano 10 volte la norma nel giro di 1 settimana.Potevo essere operato in tali situazioni?
Come dovrei comportarmi?
vi ringrazio della disponibilità.
cordiali saluti
[#1]
Gentile Govanotto,
l'esame delle urine e la spermiocoltura non sono di per loro sostanziali nella diagnosi di varicocele e nelle indicazioni al relativo intervento. Altra cosa è lo "spermiogramma", che invece può avere un ruolo importante, individuando le alterazioni a carico degli spermatozoi. E' ovvio che se invece vi sono evidenti segni di un problema all'epididimo (epididimite) il varicocele passa un attimo in secondo piano e si cerca di risolvere dapprima l'infiammazione acuta. A soli tre giorni di distanza dall'intervento è ovvio che si manifestino dei fastidi, che ognuno percepisce un po' a modo suo per localizzazione ed intensità. L'indicazione a mantenere lo scroto sempre sollevato con mutande elastiche o meglio un sospensorio anatomico (anche durate il sonno) è universalmente valida, così come il prescrivere qualche generico antidolorifico/anti-infiammatorio per qualche giorno. Se lei ritiene comunque che vi possa essere qualcosa di molto alterato, piuttosto che macerarsi nel dubbio, è opportuno che si rivolga al nostro Collega che l'ha operata, ovvero alla sua struttura, anche prima della prevista visita di controllo.
Saluti
l'esame delle urine e la spermiocoltura non sono di per loro sostanziali nella diagnosi di varicocele e nelle indicazioni al relativo intervento. Altra cosa è lo "spermiogramma", che invece può avere un ruolo importante, individuando le alterazioni a carico degli spermatozoi. E' ovvio che se invece vi sono evidenti segni di un problema all'epididimo (epididimite) il varicocele passa un attimo in secondo piano e si cerca di risolvere dapprima l'infiammazione acuta. A soli tre giorni di distanza dall'intervento è ovvio che si manifestino dei fastidi, che ognuno percepisce un po' a modo suo per localizzazione ed intensità. L'indicazione a mantenere lo scroto sempre sollevato con mutande elastiche o meglio un sospensorio anatomico (anche durate il sonno) è universalmente valida, così come il prescrivere qualche generico antidolorifico/anti-infiammatorio per qualche giorno. Se lei ritiene comunque che vi possa essere qualcosa di molto alterato, piuttosto che macerarsi nel dubbio, è opportuno che si rivolga al nostro Collega che l'ha operata, ovvero alla sua struttura, anche prima della prevista visita di controllo.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie per la risposta... Sono stato operato da 11 giorni. Oggi ho fatto pressione con le dita nella zona vicino ai punti(già tolti da 4 gg) e ho sentito una specie di crack indolore e i
Testicoli hanno iniziato a fare meno male.. Chiedevo:è possibile che si sia slegata una qualche vena? E quali sono i rischi del mancato riposo?
Testicoli hanno iniziato a fare meno male.. Chiedevo:è possibile che si sia slegata una qualche vena? E quali sono i rischi del mancato riposo?
[#3]
Gentile Giovanotto,
stia tranquillo che non si è slegato nulla, ci mancherebbe che bastasse una semplice pressione dall'esterno! Dopo l'intervento si consiglia un periodo di riposo, perché un'attività fisica mediamente intensa potrebbe accentuare la percezione dei fastidi. Di per sè, il riposo non ha alcuna particolare influenza sugli esiti tecnici dell'intervento. Comunque, ad 11 giorni di distanza ormai le cose dovrebbero essere sufficientemente assestate da consentirle una vita normale, senza eccessi ovviamente.
aluti
stia tranquillo che non si è slegato nulla, ci mancherebbe che bastasse una semplice pressione dall'esterno! Dopo l'intervento si consiglia un periodo di riposo, perché un'attività fisica mediamente intensa potrebbe accentuare la percezione dei fastidi. Di per sè, il riposo non ha alcuna particolare influenza sugli esiti tecnici dell'intervento. Comunque, ad 11 giorni di distanza ormai le cose dovrebbero essere sufficientemente assestate da consentirle una vita normale, senza eccessi ovviamente.
aluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 11/01/2014.
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