Rialzo lento psa dopo asportazione Prostata
Buongiorno mi padre nel luglio 2009 si è sottoposto ad intervento di rimozione della prostata in quanto gli era stato diagnosticato un adenocarcinoma prostatico.
Intervento ok (GS 3+4) e margini negativi quindi decisione di solo Follow-up.
Psa sempre indosabile per 3 anni poi ha iniziato crescere lentamente: 10/1/2013 psa 0,21 , 10/6/2013 psa 0,26 , 10/07/2013 0,29, 10/10/2013 psa 0,32.
Ha svolto scintigrafia e pet tutte negative ed fra 1 mese inizierà radioterapia di salvataggio sulla loggia.
Sono molto preoccupato perché oggi mio padre ha solo 62 ed in caso di fallimento della radioterapia rimarrebbe la sola terapia ormonale che può controllare la malattia solo per pochi anni.
Grazie in anticipo per le risposte
Intervento ok (GS 3+4) e margini negativi quindi decisione di solo Follow-up.
Psa sempre indosabile per 3 anni poi ha iniziato crescere lentamente: 10/1/2013 psa 0,21 , 10/6/2013 psa 0,26 , 10/07/2013 0,29, 10/10/2013 psa 0,32.
Ha svolto scintigrafia e pet tutte negative ed fra 1 mese inizierà radioterapia di salvataggio sulla loggia.
Sono molto preoccupato perché oggi mio padre ha solo 62 ed in caso di fallimento della radioterapia rimarrebbe la sola terapia ormonale che può controllare la malattia solo per pochi anni.
Grazie in anticipo per le risposte
[#1]
Gentile Signore,
il rialzo del PSA è comunque in assoluto molto basso e la sensibilità delle indagini a nostra disposizione (nenche la PET) non è in grado di evidenziare con certezza dove si trovino quete cellule che continuano a produrre il PSA. Tra l'altro non è assolutamente detto che si tratti di cellule tumorali. D'ogni modo, la radioterapia cosiddetta "adiuvante" è il provvedimento più comune che si adotta, sebbene in modo sostanzialmente empirico. Per il momento non vi sono altre possibilità ragionevoli, ma in base alla comune esperienza dobbiamo dire che i risultati sono generalmente ottimi. Spostare il pensiero troppo in avanti non ci pare opportuno.
Saluti
il rialzo del PSA è comunque in assoluto molto basso e la sensibilità delle indagini a nostra disposizione (nenche la PET) non è in grado di evidenziare con certezza dove si trovino quete cellule che continuano a produrre il PSA. Tra l'altro non è assolutamente detto che si tratti di cellule tumorali. D'ogni modo, la radioterapia cosiddetta "adiuvante" è il provvedimento più comune che si adotta, sebbene in modo sostanzialmente empirico. Per il momento non vi sono altre possibilità ragionevoli, ma in base alla comune esperienza dobbiamo dire che i risultati sono generalmente ottimi. Spostare il pensiero troppo in avanti non ci pare opportuno.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#5]
Gentile Signore,
il momento in cui intervenire con terapie aggiuntive, come appunto la radioterapia pelvica, è piuttosto variabile. Alcuni centri attendono fino a vedere valori di PSA decisamente superiori (più importante del valore assoluto è comunque il tempo in cui questo raddoppia) prima di intervenire con cure ulteriori. La situazione in cui si trova sua suo padre è in linea di massima piuttosto comune e, come le abbiamo già detto, l'applicazione dei raggi è in grado di controllare a lungo la situazione.
Saluti
il momento in cui intervenire con terapie aggiuntive, come appunto la radioterapia pelvica, è piuttosto variabile. Alcuni centri attendono fino a vedere valori di PSA decisamente superiori (più importante del valore assoluto è comunque il tempo in cui questo raddoppia) prima di intervenire con cure ulteriori. La situazione in cui si trova sua suo padre è in linea di massima piuttosto comune e, come le abbiamo già detto, l'applicazione dei raggi è in grado di controllare a lungo la situazione.
Saluti
[#6]
Utente
Comunque oramai si parla soltanto di controllo della malattia ( e non di completa guarigione ) dato il fallimento dell'intervento chirurgico? Lei è' stato molto chiaro ed esaustivo comunque io rimango molto preoccupato per il decorso di questa malattia perché ormai dopo anni eravamo sicuri di aver superato ed invece si è ripresentata inesorabilmente.
La ringrazio di nuovo
Distinti saluti
La ringrazio di nuovo
Distinti saluti
[#7]
Gentile Signore,
parlare di "fallimento" dell'intervento chirurgico è quantomai errato ed inopportuno. Tutte le terapie oncologiche sono sempre da consierarsi integrate e destinate ad utilizzare vie diverse a seconda delle fasi (chirurgia, raggi, farmaci) variamente associati per ottenere il risultato migliore.
Saluti
parlare di "fallimento" dell'intervento chirurgico è quantomai errato ed inopportuno. Tutte le terapie oncologiche sono sempre da consierarsi integrate e destinate ad utilizzare vie diverse a seconda delle fasi (chirurgia, raggi, farmaci) variamente associati per ottenere il risultato migliore.
Saluti
[#9]
Utente
Buongiorno mio padre nel luglio 2009 si è sottoposto ad intervento di rimozione della prostata in quanto gli era stato diagnosticato un adenocarcinoma prostatico.
Intervento ok (GS 3+4) pT2b N 0 R 0 V 0 quindi decisione di solo Follow-up.
Psa sempre indosabile per 2 anni poi ha iniziato crescere lentamente ai seguenti valori: 12/11/2012 PSA 0,22 , 10/1/2013 psa 0,21 , 10/6/2013 psa 0,26 , 10/07/2013 psa 0,29, 10/10/2013 psa 0,32, 10/01/2013 psa 0,39.
a breve inizierà radioterapia di salvataggio sulla loggia.
Sono molto preoccupato perché oggi mio padre ha solo 62 ed in caso di fallimento della radioterapia rimarrebbe la sola terapia ormonale che, ho letto, può controllare la malattia solo per pochi anni.
Come vi sembra il quadro clinico di mio padre in termini di aspettativa di vita?
Intervento ok (GS 3+4) pT2b N 0 R 0 V 0 quindi decisione di solo Follow-up.
Psa sempre indosabile per 2 anni poi ha iniziato crescere lentamente ai seguenti valori: 12/11/2012 PSA 0,22 , 10/1/2013 psa 0,21 , 10/6/2013 psa 0,26 , 10/07/2013 psa 0,29, 10/10/2013 psa 0,32, 10/01/2013 psa 0,39.
a breve inizierà radioterapia di salvataggio sulla loggia.
Sono molto preoccupato perché oggi mio padre ha solo 62 ed in caso di fallimento della radioterapia rimarrebbe la sola terapia ormonale che, ho letto, può controllare la malattia solo per pochi anni.
Come vi sembra il quadro clinico di mio padre in termini di aspettativa di vita?
[#10]
Gentile Signore,
come può immaginare è molto difficile dare dei riferimenti precisi. I parametri di riferimento sono il tipo di tumore operato (punteggio Gleason) i tempi in cui il valoro del PSA raddoppiano e quanto tempo dopo l'intervento si manifesta la "recidiva biochimica"). Vi sono comunque degli studi scientifici in cui la situazione è stata valutata, come ad esempio questo:
http://urology.jhu.edu/newsletter/prostate_cancer829.php
In una situazione come quella di suo padre, diremmo che la sopravvivenza dovrebbe essere di certo superiore a quanto ci vorrà per la scoperta e l'adozione di terapie più efficaci di quelle attuamente a disposizione: la statistica ci direbbe tra i 10 ed i 15 anni anni.
Saluti
come può immaginare è molto difficile dare dei riferimenti precisi. I parametri di riferimento sono il tipo di tumore operato (punteggio Gleason) i tempi in cui il valoro del PSA raddoppiano e quanto tempo dopo l'intervento si manifesta la "recidiva biochimica"). Vi sono comunque degli studi scientifici in cui la situazione è stata valutata, come ad esempio questo:
http://urology.jhu.edu/newsletter/prostate_cancer829.php
In una situazione come quella di suo padre, diremmo che la sopravvivenza dovrebbe essere di certo superiore a quanto ci vorrà per la scoperta e l'adozione di terapie più efficaci di quelle attuamente a disposizione: la statistica ci direbbe tra i 10 ed i 15 anni anni.
Saluti
[#12]
Gentile Signore,
una sopravvivenza superiore a 15 anni al di sopra dei 60 anni di età, considerati tutti gli altri possibili problemi sanitari diversi dal tumore prostatico cui si può andare incontro nel frattempo (es. problemi cardio-respiratori, malattie metaboliche, altro ...) equivale ragionevolmente ad una guarigione.
Saluti
una sopravvivenza superiore a 15 anni al di sopra dei 60 anni di età, considerati tutti gli altri possibili problemi sanitari diversi dal tumore prostatico cui si può andare incontro nel frattempo (es. problemi cardio-respiratori, malattie metaboliche, altro ...) equivale ragionevolmente ad una guarigione.
Saluti
[#16]
Essenzialmente affrontare le situazioni nel loro reale significato attuale, evitando di spingere le previsioni troppo in avanti. A tal proposito le ricordiamo ancora una volta che un orizzonte temporale superiore ai 10 anni equivale a dire a tempo indefinito.
[#17]
Gentile signore,
in questi casi a partire da valori di PSA > 0,3 ng/ml la risonanza della prostata può essere in grado di identificare recidive nella sede d'intervento oppure residui non tumorali di ghiandola prostatica che possono essere responsabili dell'aumento del PSA
Cordiali saluti
in questi casi a partire da valori di PSA > 0,3 ng/ml la risonanza della prostata può essere in grado di identificare recidive nella sede d'intervento oppure residui non tumorali di ghiandola prostatica che possono essere responsabili dell'aumento del PSA
Cordiali saluti
Dr. enrico armando
[#18]
Utente
Buongiorno vi riaggiorno sulla situazione di mio padre purtroppo senza miglioramenti:
Buongiorno mio padre nel luglio 2009 si è sottoposto ad intervento di rimozione della prostata in quanto gli era stato diagnosticato un adenocarcinoma prostatico.
Intervento ok (GS 3+4) pT2b N 0 R 0 V 0 quindi decisione di solo Follow-up.
Psa sempre indosabile per 2 anni poi ha iniziato crescere lentamente ai seguenti valori: 12/11/2012 PSA 0,22 , 10/1/2013 psa 0,21 , 10/6/2013 psa 0,26 , 10/07/2013 psa 0,29, 10/10/2013 psa 0,32, 10/01/2013 psa 0,39.
Mio padre ha terminato la radioterapia a fine febbraio (35 sedute) ed i controlli di PSA seguenti sono stati 01/06/2014 Psa 0,51, 01/07 Psa 0,46, 15/09 psa 0,46
Come mai non si sta azzerando? Dalle mie deduzioni anche la radioterapia e' stata inutile!
Sono molto preoccupato, spero che lei riesca a darmi speranze visto che io non so più cosa pensare!!!!
Buongiorno mio padre nel luglio 2009 si è sottoposto ad intervento di rimozione della prostata in quanto gli era stato diagnosticato un adenocarcinoma prostatico.
Intervento ok (GS 3+4) pT2b N 0 R 0 V 0 quindi decisione di solo Follow-up.
Psa sempre indosabile per 2 anni poi ha iniziato crescere lentamente ai seguenti valori: 12/11/2012 PSA 0,22 , 10/1/2013 psa 0,21 , 10/6/2013 psa 0,26 , 10/07/2013 psa 0,29, 10/10/2013 psa 0,32, 10/01/2013 psa 0,39.
Mio padre ha terminato la radioterapia a fine febbraio (35 sedute) ed i controlli di PSA seguenti sono stati 01/06/2014 Psa 0,51, 01/07 Psa 0,46, 15/09 psa 0,46
Come mai non si sta azzerando? Dalle mie deduzioni anche la radioterapia e' stata inutile!
Sono molto preoccupato, spero che lei riesca a darmi speranze visto che io non so più cosa pensare!!!!
[#19]
Gentile Signore,
purtroppo oggi non esistono indagini in grado di individuare con precisione la (piccolissima) parte di tessuto che produce il PSA quando i valori sono così bassi. Ci pare comunque che negli ultimi mesi la crescita sia sostanzialmente stabilizzata. Prima di pensare ad ulteriori forme si terapia è certamente opportuno attendere con valutazioni non esageratamente ravvicinate, nei prossimi 6/8 mesi.
Saluti
purtroppo oggi non esistono indagini in grado di individuare con precisione la (piccolissima) parte di tessuto che produce il PSA quando i valori sono così bassi. Ci pare comunque che negli ultimi mesi la crescita sia sostanzialmente stabilizzata. Prima di pensare ad ulteriori forme si terapia è certamente opportuno attendere con valutazioni non esageratamente ravvicinate, nei prossimi 6/8 mesi.
Saluti
[#21]
Per quanto ne sappiamo, il PSA potrebbe essere prodotto anche in un punto al di fuori dall'area di irradiazione. Oppure da tessuto prostatico non tumorale, che non risente delle radiazioni. Domande vane, che fondamentalmente è inutile porsi. Con 0,4 di PSA non riterremmo opportuno iniziare oggi puna terapia che comunque può avere degli effetti collaterali nin indifferenti.
[#23]
Tenga ben presente che 0,4 è comunque un valore molto basso e che immaginiamo la qualità di vita di suo padre sia in questo momento abbastanza buona. Il prendere o non prendere provvedimenti dipende, come sempre accade in medicina, da un attento bilancio dei pro- e dei contro. Noi per formazione professionale non facciamo mai promesse, ma eventualmente discutiamo su dati statistici. In medicina "due più due" ben raramente fa "quattro".
[#24]
Utente
ma parlando con franchezza ma reputa la situazione di mio padre critica oppure ci sono ancora margini per controllare la malattia per alcuni anni (parlo di 2-3 anni). Le chiedo questo perchè sto aspettando un figlio e vorrei che mio padre possa trascorrere un pò del suo tempo con suo nipote.
Grazie di nuovo
Grazie di nuovo
Questo consulto ha ricevuto 26 risposte e 4.4k visite dal 11/01/2014.
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