Terapia ominc
Buonasera successivamente ad una colica renale 15gg fa mi è stata prescritta una terapia a base di antibiotico, cortisone, e ominc da assumere per 8 giorni e pi continuare solo con ominc fino all'espulsione del calcolo, misurato dopo una TC in 5mm e situato nel primo tratto dell'uretere dx. A distanza di 10 giorni dalla prima colica, il calcolo risulta ancora in transito, il dolore è andato via via attenuandosi nei giorni e oggi risulta quasi scomparso. A seguito di una ecografia di controllo eseguita oggi purtroppo risulta ancora presente, la posizione è indefinita in quanto mascherata ed in un tratto non visibile dall'ecografo, è certa la presenza in quanto presenti ancora dilatazione del bacinetto a 39x33mm, e la mancanza di flusso urinario da uretere di dx sempre visto in sede ecografia. La mia domanda riguarda l'assunzione di Ominc che mi sta dando dei problemi soprattutto al lavoro in quanto diminuisce la pressione che ho già di mio bassa e mi fa stare sempre peggio. Vorrei sapere quali possono essere le controindicazioni di interrompere la terapia e attendere la discesa per i prossimi 15gg, prima della prossima visita di controllo, assumendo solo qualche antidolorifico al bisogno.
Grazie
Grazie
[#1]
Gentile Signore,
un calcolo di 5 mm reali (se misurato con laTAC) ha buone possibilità di epulsione spontanea, in particolare se aiutato con la terapia in corso che è assolutamente adeguata. Il passaggio non può peraltro essere atteso esageratamente a lungo, poichè - anche in assenza di disturbi - vi è sempre la persistenza di una leggera sofferenza renale, oggettivata dalla dilatazione confermata dalla recente ecografia. Purtroppo questa indagine non è in grado di visualizzare i calcoli per un lungo tratto dell'uretere, talora qualcosa di più si riesce ad intendere associnado una radiografia diretta. Se gli effetti collaerali della tamsulosina (Omnic), del tutto prevedibili, sono per lei così invalidanti, senz'altro le consigliamo di non insistere. La situazione dovrà quindi essere tenuta sotto controllo nel giro delle prossime 2-3 settimane, ripetendo quindi un'ecografia ed una radiografia. Tutto questo posto che nel frattempo lei continui a non avere disturbi, cosa che ovviamente le auguriamo di cuore, ma che nessuno è in grado di assicurarle. Se in quel momento si dimostrasse la persistenza del calcolo, si dovrà valutare la necessità di una rimozione endoscopica.
Le consigliamo la lettura di questa nostro articolo in cui questo argomento viene adeguatamente approfondito.
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Saluti
un calcolo di 5 mm reali (se misurato con laTAC) ha buone possibilità di epulsione spontanea, in particolare se aiutato con la terapia in corso che è assolutamente adeguata. Il passaggio non può peraltro essere atteso esageratamente a lungo, poichè - anche in assenza di disturbi - vi è sempre la persistenza di una leggera sofferenza renale, oggettivata dalla dilatazione confermata dalla recente ecografia. Purtroppo questa indagine non è in grado di visualizzare i calcoli per un lungo tratto dell'uretere, talora qualcosa di più si riesce ad intendere associnado una radiografia diretta. Se gli effetti collaerali della tamsulosina (Omnic), del tutto prevedibili, sono per lei così invalidanti, senz'altro le consigliamo di non insistere. La situazione dovrà quindi essere tenuta sotto controllo nel giro delle prossime 2-3 settimane, ripetendo quindi un'ecografia ed una radiografia. Tutto questo posto che nel frattempo lei continui a non avere disturbi, cosa che ovviamente le auguriamo di cuore, ma che nessuno è in grado di assicurarle. Se in quel momento si dimostrasse la persistenza del calcolo, si dovrà valutare la necessità di una rimozione endoscopica.
Le consigliamo la lettura di questa nostro articolo in cui questo argomento viene adeguatamente approfondito.
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Buongiorno, la ringrazio per la sua risposta, seguirò il suo consiglio e fisserò un altra ecografia di controllo tra 10gg. Le confermo che anche oggi non ho dolore, continuo a bere molto, 3 lt al giorno, e avendo sospeso con ominc da 3 gg sono passati anche i disturbi legati alla pressione. Sto cercando anche di fare movimento, anche questo mi dicono essere di aiuto. Spero non ritornino le coliche, in caso farò ricorso al PS.
Buona giornata !
Buona giornata !
[#3]
Gentile Signore,
la progressione del calcolo verso la vescica, a differenza di quanto si riteneva un tempo, è minimamente influenzata dal flusso di urina, mentre invece ha molta più importanza la compiacenza delle pareti dell'uretere, che si migliora appunto con la terapia "espulsiva" a baso di alfa-litici (es. tamsulosina) e cortisone. Esagerare con il carico idrico in presenza di un calcolo non proprio puntiforme a nostro giudizio porta solo al rischio di sovraccaricare ulteriormente il rene ed essere causa di colica. Chi è soggetto a calcoli si giova certamente moltissimo della diluizione delle urine a livello di prevenzione, ma questo NON ci pare il momento opportuno per attuare questa pratica.
Le consigliamo a tal proposito la lettura di questo nostro articolo riferito appunto all'uso dell'acqua.
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
la progressione del calcolo verso la vescica, a differenza di quanto si riteneva un tempo, è minimamente influenzata dal flusso di urina, mentre invece ha molta più importanza la compiacenza delle pareti dell'uretere, che si migliora appunto con la terapia "espulsiva" a baso di alfa-litici (es. tamsulosina) e cortisone. Esagerare con il carico idrico in presenza di un calcolo non proprio puntiforme a nostro giudizio porta solo al rischio di sovraccaricare ulteriormente il rene ed essere causa di colica. Chi è soggetto a calcoli si giova certamente moltissimo della diluizione delle urine a livello di prevenzione, ma questo NON ci pare il momento opportuno per attuare questa pratica.
Le consigliamo a tal proposito la lettura di questo nostro articolo riferito appunto all'uso dell'acqua.
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
[#4]
Utente
Buonasera, ho letto i suoi articoli e le faccio i miei complimente in quanto li trovo molto chiari ed esaustivi. Vorrei però farle una domanda, relativamente alla mia situazione, il dolore ora é scomparso ma permanendo questa ostruzione che blocca il rene dx ed il conseguente flusso di urina evidenziato dall'ecografia, non dovrei provare invece dolore i questa situazione, visto che il rene dovrebbe fare pressione, e non riuscire ad espellere con il corretto flusso urinario ?
Grazie
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.2k visite dal 10/01/2014.
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