Microcalcoli
Salve.
Per la prima volta, all'età di 60 anni, la scorsa estate ho avuto dolori molto forti al fianco e alla fossa iliaca sinistra, accompagnati da cistite. I dolori sono stati attribuiti al colon, con richiesta di colonscopia urgente che però non ha evidenziato alcunchè di patologico. La cistite è stata curata con iniezioni di antibiotici (Fidato). I dolori sono scomparsi improvvisamente, e senza lasciare strascichi, contestualmente all'emissione di urine rosse per un'intera giornata. Ho eseguito ecografia renale, vescicale, transvaginale, analisi completa delle urine con antibiogramma. Non sono stati riscontrati problemi alla vescica, nè di natura ginecologica, le urine sono sterili e senza sedimento.
Poichè l'ecografa renale ha rilevato, come prevedibile, la presenza di microcalcoli, mi sono sorpresa nel constatare l'assenza di sedimento nelle urine. Perchè? In questi casi come si fa a sapere di che natura sono i microcalcoli?
L'ecografista mi ha consigliato, come unica terapia, di bere due litri di acqua oligominerale al giorno, anche di marche comuni reperibili al supermercato. Cosa che sto facendo utilizzando l'acqua Cottorella che compro, per comodità, direttamente alla fonte.
Il medico di famiglia mi ha negato la prescrizione di una visita urologica in quanto, a suo avviso, perfettamente inutile.
So che l'aspetto alimentazione ha subito, in relazione ad i calcoli renali, un notevole ridimensionamento, e d'altra parte io seguo una dieta mediterranea piuttosto bilanciata.
In definitiva, è sufficiente bere acqua? E come posso sapere se i microcalcoli sono ancora presenti o sono stati espulsi? Devo fare ecografie periodiche? Mi devo aspettare altre colochette o l'espulsione avviene lentamente e senza sintomi?
Sono molto perplessa sulla teoria, peraltro ribadita, che in questi casi l'Urologo è inutile! Chiedo a voi, pertanto, una linea guida a cui affidarmi!
Grazie anticipatamente.
Per la prima volta, all'età di 60 anni, la scorsa estate ho avuto dolori molto forti al fianco e alla fossa iliaca sinistra, accompagnati da cistite. I dolori sono stati attribuiti al colon, con richiesta di colonscopia urgente che però non ha evidenziato alcunchè di patologico. La cistite è stata curata con iniezioni di antibiotici (Fidato). I dolori sono scomparsi improvvisamente, e senza lasciare strascichi, contestualmente all'emissione di urine rosse per un'intera giornata. Ho eseguito ecografia renale, vescicale, transvaginale, analisi completa delle urine con antibiogramma. Non sono stati riscontrati problemi alla vescica, nè di natura ginecologica, le urine sono sterili e senza sedimento.
Poichè l'ecografa renale ha rilevato, come prevedibile, la presenza di microcalcoli, mi sono sorpresa nel constatare l'assenza di sedimento nelle urine. Perchè? In questi casi come si fa a sapere di che natura sono i microcalcoli?
L'ecografista mi ha consigliato, come unica terapia, di bere due litri di acqua oligominerale al giorno, anche di marche comuni reperibili al supermercato. Cosa che sto facendo utilizzando l'acqua Cottorella che compro, per comodità, direttamente alla fonte.
Il medico di famiglia mi ha negato la prescrizione di una visita urologica in quanto, a suo avviso, perfettamente inutile.
So che l'aspetto alimentazione ha subito, in relazione ad i calcoli renali, un notevole ridimensionamento, e d'altra parte io seguo una dieta mediterranea piuttosto bilanciata.
In definitiva, è sufficiente bere acqua? E come posso sapere se i microcalcoli sono ancora presenti o sono stati espulsi? Devo fare ecografie periodiche? Mi devo aspettare altre colochette o l'espulsione avviene lentamente e senza sintomi?
Sono molto perplessa sulla teoria, peraltro ribadita, che in questi casi l'Urologo è inutile! Chiedo a voi, pertanto, una linea guida a cui affidarmi!
Grazie anticipatamente.
[#1]
Gentile Signora,
in effetti l'urologi è fondamentalmente un operatore e dove non vi sono interventi da eseguire, il suo ruolo è abbastanza consultivo. D'ogni modo, in una situazione come la sua è possibile esprimere alcune considerazioni di carattere generale:
1) L'episodio incorsole la scorsa estate è stata evidentemente l'espulsione di un piccolo calcolo (od accumulo di "renella") con tanto di fase irritativa dovuta al passaggio delle concrezioni attraverso lo sbocco vescicale dell'uretere (meàto) che buona parte dei medici continua purtroppo a scambiare per cistite e curare inutilmente con antibiotici! La presenza di microcalcolosi a livello renale è quanto di più aleatorio esista in termini di valutazione ecografica. I risultati di queste indagini sono infatti assolutamente variabili a seconda di chi esegue materialmente l'esame, l'apparecchio utilizzato, eccetera. Non deve assolutamente stupire il rilevare descrizioni anche molto contrastanti a distanza di poco tempo: c'è chi vede molte concrezioni, chi poche o nulla, per non parlare delle misure in cui i millimetri vanno e vengono come le onde sulla battigia! Per ovviare a questo problema è però sufficiente eseguire contestualmente una radiografia semplice dell'apparato urinario. Se non vi è troppa interferenza del contenuto intestinale, solo le concrezioni che si vedono chiaramente e sono correlabili con quanto ipotizzato dall'ecografia possono sollevare un certo interesse: alle "ombre" invece non è il caso di dar troppo peso. Nei casi più dubbi si esegue una TAC senza mezzo di contrasto, in grado di fornire risultati inequivocabili.
2) Sulle dieta e l'idratazione ci pare che lei abbia già le idee sufficientemente chiare, le consigliamo comunque la lettura di questi nostri articoli specifici:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
in effetti l'urologi è fondamentalmente un operatore e dove non vi sono interventi da eseguire, il suo ruolo è abbastanza consultivo. D'ogni modo, in una situazione come la sua è possibile esprimere alcune considerazioni di carattere generale:
1) L'episodio incorsole la scorsa estate è stata evidentemente l'espulsione di un piccolo calcolo (od accumulo di "renella") con tanto di fase irritativa dovuta al passaggio delle concrezioni attraverso lo sbocco vescicale dell'uretere (meàto) che buona parte dei medici continua purtroppo a scambiare per cistite e curare inutilmente con antibiotici! La presenza di microcalcolosi a livello renale è quanto di più aleatorio esista in termini di valutazione ecografica. I risultati di queste indagini sono infatti assolutamente variabili a seconda di chi esegue materialmente l'esame, l'apparecchio utilizzato, eccetera. Non deve assolutamente stupire il rilevare descrizioni anche molto contrastanti a distanza di poco tempo: c'è chi vede molte concrezioni, chi poche o nulla, per non parlare delle misure in cui i millimetri vanno e vengono come le onde sulla battigia! Per ovviare a questo problema è però sufficiente eseguire contestualmente una radiografia semplice dell'apparato urinario. Se non vi è troppa interferenza del contenuto intestinale, solo le concrezioni che si vedono chiaramente e sono correlabili con quanto ipotizzato dall'ecografia possono sollevare un certo interesse: alle "ombre" invece non è il caso di dar troppo peso. Nei casi più dubbi si esegue una TAC senza mezzo di contrasto, in grado di fornire risultati inequivocabili.
2) Sulle dieta e l'idratazione ci pare che lei abbia già le idee sufficientemente chiare, le consigliamo comunque la lettura di questi nostri articoli specifici:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie infinite per la risposta rapidissima!
Avevo anche io qualche dubbio circa le immagini ecografiche in quanto, un paio di anni fa, durante un'indagine di routine di natura ginecologica, era stato avvistato un calcolo solitario (no microcalcoli) stimato in 5 mm di diametro, al rene DESTRO. All'ecografia successiva (a distanza di un anno) detto calcolo era misteriosamente svanito nel nulla e non era nemmeno stato espulso spontaneamente in quanto credo che la cosa non sarebbe passata inosservata!
Da quello che mi dice, mi verrebbe da pensare che anche i dolori dovuti alla "cistite" avessero un significato diverso dato che sono scomparsi all'improvviso e praticamente all'inizio della terapia antibiotica.
Lungi da me la voglia di sopravvalutare un problema che forse nemmeno ho: per ora mi limito a bere tanta acqua e, nel caso in cui dovesse ripetersi un episodio analogo, chiederò espressamente un'indagine radiologica, come da Lei suggerito.
Ancora grazie mille e buona serata.
Avevo anche io qualche dubbio circa le immagini ecografiche in quanto, un paio di anni fa, durante un'indagine di routine di natura ginecologica, era stato avvistato un calcolo solitario (no microcalcoli) stimato in 5 mm di diametro, al rene DESTRO. All'ecografia successiva (a distanza di un anno) detto calcolo era misteriosamente svanito nel nulla e non era nemmeno stato espulso spontaneamente in quanto credo che la cosa non sarebbe passata inosservata!
Da quello che mi dice, mi verrebbe da pensare che anche i dolori dovuti alla "cistite" avessero un significato diverso dato che sono scomparsi all'improvviso e praticamente all'inizio della terapia antibiotica.
Lungi da me la voglia di sopravvalutare un problema che forse nemmeno ho: per ora mi limito a bere tanta acqua e, nel caso in cui dovesse ripetersi un episodio analogo, chiederò espressamente un'indagine radiologica, come da Lei suggerito.
Ancora grazie mille e buona serata.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6k visite dal 08/01/2014.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.