Calcolosi renale
Gentili dottori buongiorno vi scrivo per un consulto in quanto il mese scorso ho avuto coliche renali prima al rene sinistro e dopo alcuni giorni a quello destro, il mio medico mi ha prescritto un farmaco ( monuril) e una ecografia all'addome completo.
Il quale ha evidenziato 3 calcoli di 10 mm circa al rene destro e 2 di 5 mm circa a quello sinistro.
Vorrei sapere quale terapia ritenete più opportuna, faccio presente che ogni tanto ho dei dolori non troppo forti ma piuttosto fastidiosi alla schiena in corrispondenza proprio dei reni.
E poi presto per motivi di lavoro devo affrontare un viaggio della durata di 4 ore e mi spaventa molto in quanto non vorrei che mi causasse altre coliche, voi cosa ne pensate?
In attesa vi ringrazio e pongo distinti saluti
Il quale ha evidenziato 3 calcoli di 10 mm circa al rene destro e 2 di 5 mm circa a quello sinistro.
Vorrei sapere quale terapia ritenete più opportuna, faccio presente che ogni tanto ho dei dolori non troppo forti ma piuttosto fastidiosi alla schiena in corrispondenza proprio dei reni.
E poi presto per motivi di lavoro devo affrontare un viaggio della durata di 4 ore e mi spaventa molto in quanto non vorrei che mi causasse altre coliche, voi cosa ne pensate?
In attesa vi ringrazio e pongo distinti saluti
[#1]
Gentile Signore,
in effetti la sua è una situazione purtroppo ad elevato rischio di coliche da entrambi i lati, poiché buona parte dei calcoli è di dimensioni intermedie, ovvero possono impegnarsi negli ureteri verso la vescica, ma con scarse possibilità di progressione spontanea. Per esprimere un giudizio definitivo su quanto sia più opportuno consigliarle, riteniamo indispensabile l'esecuzione di una TAC senza mezzo di contrasto ed una radiografia reno-vescicale diretta, che definiscano in modo inequivocabile dimensioni, posizione e composizione dei calcoli. Considerando le nostre attuali abitudini, possiamo comunque anticiparle che per queste situazioni noi siamo attualmente perlopiù soliti proporre un intervento endoscopico (uretero-renoscopia flessibile operativa con frammentazione dei calcoli a mezzo fibra laser Olmio), anche contestualmente bilaterale, in grado di bonificare rapidamente quanto più possibile. In linea di massima preferiamo questo approccio all'applicazione iterativa delle onde d'urto (ESWL) che potrebbe raggiungere lo stesso risultato, ma in mdo incerto e con tempi decisamente più lunghi. Ci faccia sapere ulteriori dettagli, se lo desidera.
Saluti
in effetti la sua è una situazione purtroppo ad elevato rischio di coliche da entrambi i lati, poiché buona parte dei calcoli è di dimensioni intermedie, ovvero possono impegnarsi negli ureteri verso la vescica, ma con scarse possibilità di progressione spontanea. Per esprimere un giudizio definitivo su quanto sia più opportuno consigliarle, riteniamo indispensabile l'esecuzione di una TAC senza mezzo di contrasto ed una radiografia reno-vescicale diretta, che definiscano in modo inequivocabile dimensioni, posizione e composizione dei calcoli. Considerando le nostre attuali abitudini, possiamo comunque anticiparle che per queste situazioni noi siamo attualmente perlopiù soliti proporre un intervento endoscopico (uretero-renoscopia flessibile operativa con frammentazione dei calcoli a mezzo fibra laser Olmio), anche contestualmente bilaterale, in grado di bonificare rapidamente quanto più possibile. In linea di massima preferiamo questo approccio all'applicazione iterativa delle onde d'urto (ESWL) che potrebbe raggiungere lo stesso risultato, ma in mdo incerto e con tempi decisamente più lunghi. Ci faccia sapere ulteriori dettagli, se lo desidera.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Ill.mo Dr. Piana la ringrazio per la sua pronta risposta e al più presto effettuerò gli esami da lei indicati.
Ammetto che sono un po' spaventato e amareggiato a dovere effettuare un intervento in quanto ho da poco subito un operazione di emorroidi, ma come si dice: se si deve fare si farà.
Vista la sua cortesia le vorrei chiedere ancora qualche accorgimento per effettuare con un po' più di serenità il viaggio che le avevo illustrato nella mail precedente (1 ora in aereo e quasi 3 in pullman) devo bere spesso? o rischio di fare muovere i calcoli?
Ogni suo consiglio è prezioso
Auguro a lei una buona serata
Ammetto che sono un po' spaventato e amareggiato a dovere effettuare un intervento in quanto ho da poco subito un operazione di emorroidi, ma come si dice: se si deve fare si farà.
Vista la sua cortesia le vorrei chiedere ancora qualche accorgimento per effettuare con un po' più di serenità il viaggio che le avevo illustrato nella mail precedente (1 ora in aereo e quasi 3 in pullman) devo bere spesso? o rischio di fare muovere i calcoli?
Ogni suo consiglio è prezioso
Auguro a lei una buona serata
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Gentile Signore,
in linea di massima le diremmo di ... non pensarci troppo! Non vi sono in effetti provvedimenti precisi da assumere, a parte il portarsi appresso un buon antidolorifico e - forse in contrasto con l'opinione comune - non imporsi di bere troppa acqua. Vi saranno altri momenti in cui questo provvedimento potrà, e dovrà, essere adottato.
Saluti
in linea di massima le diremmo di ... non pensarci troppo! Non vi sono in effetti provvedimenti precisi da assumere, a parte il portarsi appresso un buon antidolorifico e - forse in contrasto con l'opinione comune - non imporsi di bere troppa acqua. Vi saranno altri momenti in cui questo provvedimento potrà, e dovrà, essere adottato.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.3k visite dal 07/01/2014.
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