Klebsiella pneumoniae
Buonasera,
ho 22 anni e da maggio dello scorso anno dall'urinocoltura risulto positiva alla Klebsiella Pneumoniae con carica batterica sempre di 1000000. Ho fatto diversi cicli di antibiotici con risultati insoddisfacenti e molte volte risultavo positiva allo staphylococco aureus e saprophyticus. quando curavo lo stafilococco tornava la klebsiella. i sintomi sono svariati: dolore sovrapubico, bruciore in vescica, bruciore all'uretra e tenesmo vescicale. L'ultimo ciclo è stato di ciproxin, 1000 mg una volta al giorno per 10 giorni, ma non è passato. Cosa mi consigliate di fare? ormai sono 8 mesi di agonia e ho paura di non uscirne più.
Vi ringrazio
ho 22 anni e da maggio dello scorso anno dall'urinocoltura risulto positiva alla Klebsiella Pneumoniae con carica batterica sempre di 1000000. Ho fatto diversi cicli di antibiotici con risultati insoddisfacenti e molte volte risultavo positiva allo staphylococco aureus e saprophyticus. quando curavo lo stafilococco tornava la klebsiella. i sintomi sono svariati: dolore sovrapubico, bruciore in vescica, bruciore all'uretra e tenesmo vescicale. L'ultimo ciclo è stato di ciproxin, 1000 mg una volta al giorno per 10 giorni, ma non è passato. Cosa mi consigliate di fare? ormai sono 8 mesi di agonia e ho paura di non uscirne più.
Vi ringrazio
[#1]
Gentile Signorina,
immaginiamo che sulla sua situazione si siano già espressi vari nostri Colleghi, verosimilmente non solo specialisti in urologia. Noi non disponiamo certamente della "ricetta" in grado di liberarala da questo problema, vorremmo però sincerarci che le valutazioni del caso siano state sufficientemente approfondite in questi termini:
- sia stata eseguita e magari ripetuta una ecografia di tutto l'addome, con particolare riferimento alle vie urinarie;
- sia stata eseguita (o sia in programma) una endoscopia delle basse vie urinarie (cistoscopia);
- sia stato sentito il parere del ginecologo, in particolare se è in corso l'assunzione di una pillola anticoncezionale;
- sia stato sentito il parere di un gastro-enterologo, se la funzione intestinale risulta non perfetta, cosa comunissima nelle infezioni urinarie della donna.
In conclusione, posto che tutte queste condizioni si siano verificate, riteniamo improduttivo proseguire questa vana "caccia" alla negativizzazione dell'urocoltura. La terapia antibiotica, se necessaria, dovrebbe essere molto ben ponderata, tanto da non disdegnarsi il consiglio di un infettivologo.
Saluti
immaginiamo che sulla sua situazione si siano già espressi vari nostri Colleghi, verosimilmente non solo specialisti in urologia. Noi non disponiamo certamente della "ricetta" in grado di liberarala da questo problema, vorremmo però sincerarci che le valutazioni del caso siano state sufficientemente approfondite in questi termini:
- sia stata eseguita e magari ripetuta una ecografia di tutto l'addome, con particolare riferimento alle vie urinarie;
- sia stata eseguita (o sia in programma) una endoscopia delle basse vie urinarie (cistoscopia);
- sia stato sentito il parere del ginecologo, in particolare se è in corso l'assunzione di una pillola anticoncezionale;
- sia stato sentito il parere di un gastro-enterologo, se la funzione intestinale risulta non perfetta, cosa comunissima nelle infezioni urinarie della donna.
In conclusione, posto che tutte queste condizioni si siano verificate, riteniamo improduttivo proseguire questa vana "caccia" alla negativizzazione dell'urocoltura. La terapia antibiotica, se necessaria, dovrebbe essere molto ben ponderata, tanto da non disdegnarsi il consiglio di un infettivologo.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio per l'imminente risposta.
- l'ecografia all'addome è stata fatta più volte ed è risultato tutto nella norma. Addirittura mi hanno prescritto una risonanza magnetica al pavimento pelvico e anche in questo caso non sono state individuate complicazioni.
- sia ginecologo che urologo mi hanno sconsigliato la cistoscopia dicendomi che essendo l'apparato infiammato avrei potuto complicare il problema, essendo l' esame molto invasivo.
-il ginecologo, inoltre, mi ha consigliato di interrompere l'assunzione della pillola, consiglio che ho subito seguito.
-il gastro-enterologo mi ha dato fermenti lattici e vari prodotti per migliorare la funzionalità intestinale e devo dire che ho ottenuto benefici. Ho inoltre eseguito una colonscopia: è risultato un intestino sicuramente "lungo" e "pigro" ma non con particolari complicazioni.
- l'uroginecologo mi ha detto che si potrebbe valutare la possibilità di iniziare una terapia antibiotica locale tramite catetere, ma mi è sembrato anche questo un metodo molto invasivo e ammetto di avere molta paura di provare dolore.
Mi consiglia dunque una cistoscopia? C'è la possibilità che si cronicizzi il problema?
Sono 7 anni che soffro di cistite ma è "solo" da maggio che le urine sono positive.
La ringrazio ancora.
- l'ecografia all'addome è stata fatta più volte ed è risultato tutto nella norma. Addirittura mi hanno prescritto una risonanza magnetica al pavimento pelvico e anche in questo caso non sono state individuate complicazioni.
- sia ginecologo che urologo mi hanno sconsigliato la cistoscopia dicendomi che essendo l'apparato infiammato avrei potuto complicare il problema, essendo l' esame molto invasivo.
-il ginecologo, inoltre, mi ha consigliato di interrompere l'assunzione della pillola, consiglio che ho subito seguito.
-il gastro-enterologo mi ha dato fermenti lattici e vari prodotti per migliorare la funzionalità intestinale e devo dire che ho ottenuto benefici. Ho inoltre eseguito una colonscopia: è risultato un intestino sicuramente "lungo" e "pigro" ma non con particolari complicazioni.
- l'uroginecologo mi ha detto che si potrebbe valutare la possibilità di iniziare una terapia antibiotica locale tramite catetere, ma mi è sembrato anche questo un metodo molto invasivo e ammetto di avere molta paura di provare dolore.
Mi consiglia dunque una cistoscopia? C'è la possibilità che si cronicizzi il problema?
Sono 7 anni che soffro di cistite ma è "solo" da maggio che le urine sono positive.
La ringrazio ancora.
[#3]
Gentile Signorina,
come immaginavamo, la sua è ormai una via tortuosa seppure guidata dalla competenza di numerosi nostri Colleghi nelle varie specialità. A nostro parere la valutazione endoscopica è però indispensabile. Nella donna una semplice cistoscopia diagnostica è un'indagine a modestissima invasività, che a fronte di un lieve e breve fastidio è in grado di fornire importanti informazioni, ancor di più se viene eseguita una piccola biopsia. Abitualmente viene praticata con semplice anestesia da contatto, ma se lei ritiene di avere una soglia del dolore eccessivamente bassa, si può anche pensare di provvedere con un minimo di sedazione.
Saluti
come immaginavamo, la sua è ormai una via tortuosa seppure guidata dalla competenza di numerosi nostri Colleghi nelle varie specialità. A nostro parere la valutazione endoscopica è però indispensabile. Nella donna una semplice cistoscopia diagnostica è un'indagine a modestissima invasività, che a fronte di un lieve e breve fastidio è in grado di fornire importanti informazioni, ancor di più se viene eseguita una piccola biopsia. Abitualmente viene praticata con semplice anestesia da contatto, ma se lei ritiene di avere una soglia del dolore eccessivamente bassa, si può anche pensare di provvedere con un minimo di sedazione.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.2k visite dal 07/01/2014.
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