Cisti renali

Gentile Signore,
le raccomandiamo di non aprire mai un nuovo consulto per un problema già segnalato alla nostra attenzione, ma di proseguire sempre nello stesso flusso di contributi.
L'esame citologico sull'ago-aspirato può fornire un elemento di giudizio in più e non possiamo che concordare su questa indicazione. Il quadro, almeno come viene descritto dalla TAC è abbastanza riconducibile a situazioni di cisti renali multiple, alcune delle quali nel tempo vanno incontro a qualche modificazione, in genere legate a piccoli sanguinamenti che avvengono nelle loro pareti.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Gentile Dott. Piana, ho ricevuto l'esito dell'ago aspirato :
Emazie, macrofagi con emosiderina, elementi epiteliali in parte a citoplasma chiaro, in parte di aspetto oncocitario, in lembi aggregati, a nucleo dismetrico.
Quadro citologico sospetto, ma non conclusivo per CTM da carcinoma a cellule renali, necrotico (7 ml)
Mi è stato ordinato di ripetere l'ago aspirato. Sono in lista per un intervento chirurgico, dove sarà anche effettuato un esame istologico alla ciste nel caso il secondo ago aspirato sia ancora dubbio. Si prospetta una eventuale rimozione del rene.
Cosa ne pensa ?
La ringrazio anticipatamente .

Gentile Signore,
era da attendersi che l'ago-aspirato non sarebbe stato risolutivo, questo accade realisticamente nella maggioranza di casi. Ora comunque è ovviamente il caso di ripeterlo, due reperti sono più indicativi, a patto che siano concordanti. Il quadro deve essere però messo attentamente in relazione con il quadro TAC (anche al di là del referto del radiologo) e questo purtroppo a distanza non è possibile. Ci faccia sapere, se lo desidera.

Saluti

Gentile Dott.Piana , l'esito del secondo ago aspirato e' risultato negativo. L'urologo dell'ospedale vuole comunque operare , perche' secondo la sua esperienza una ciste vascolarzzata poi diventa un tumore. Un secondo urologo da me contattato privatamente dice che si puo' evitare. Vorrebbe fare dei controlli a tempi ravvicinati. Eco fra tre mesi e dopo altri tre mesi angiormn renale con studio vascolare per valutazione irrorazione cisti. Ritiene anche che alla luce degli esami odierni la scelta dell'ospedale sia eccessiva.
Grazie per il tempo che mi dedica per le sue risposte

Gentile Signore,
in una situazione così incerta, nella quale è così esiguo il margine tra l'eccesso di scrupolo ed il sottovalutare il caso, diremmo che - una volta adeguatamente informato - la scelta dipenda più da lei e dal suo temperamento che dalle argomentazioni dei Colleghi specialisti. Se lei è ansioso più che puntiglioso e vuole vivere nella certezza, a costo di fare un intervento inutile, allora si faccia operare. Se invece ha un atteggiamento più ottimista e si sente di affrontare l'assillo dei controlli ravvicinati, allora la strada le è stata segnata. Tenga conto che, se entro 2-3 anni la situazione si mantenesse assolutamente stabile, verosimilmente si potrebbero dilatare gradualmente i tempi dei controlli.

Saluti