Prostatite acuta con infiammazione peniena esterna
Buongiorno, sono stato appena dimesso da un ricovero per prostatite acuta, ho temporaneamente un CV ancora in vescica, e mi si presenta un fatto strano: giá dai primi giorni del ricovero il pene esternamente si "macchia" di frequente di una specie di pellicola sottile e nerastra, vi sono sul prepuzio a sinistra un rigonfiamento come una puntura di insetto e un punto che sembra una piccola piaghetta (escludo che sia un decubito) il tutto accompagnato da un forte bruciore e arrossamento della zona esterna del pene che al tatto risulta come rincartapecorito e ruvido, non vorrei che sia una micosi o qualcosa del genere; premetto che continuano ad uscire dalla vescica (in cui c'é il CV) delle secrezioni giallastre, identificate in ospedale come stafilococco credo, e forse nonostante i frequenti lavaggi della zona peniena il problema dell'irritazione ha queste cause. Vorrei solo sapere se trovo rimedio con una crema Canesten o come altrimenti.. Purtroppo sotto le feste non reperisco il mio medico di famiglia e tutto é più complicato, perció Vi chiedo un consiglio per ora, grazie, Savino
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Gentile Signore,
immaginiamo che la sua prostatite abbia avuto un decorso particolarmente complesso poiché è molto raro che in queste situazioni si renda necessario inserire un catetere e lasciarlo in sede per qualche tempo, ma soprattutto dover provvedere ad un ricovero ospedaliero. Qualche notizia in più su come sono andate le cose certo sarebbe d'aiuto per meglio comprendere la situazione. La presenza del catetere giustifica senz'altro le secrezioni che fuoriescono dall'uretra a lato dello stesso e che hanno un generico significato irritativo. Le alterazioni superficiali del galnde sono verosimilmente dovute alla ripetuta igiene locale, effettuata verosimilmente con disinfettanti o detergenti aggressivi. E' molto difficile che vi sia veramente una micosi (candidosi) in atto, pertanto l'uso di una crema specifica (Canesten) non ci pare giustificata. Auspichiamo che il catetre le possa essere rimozsso entro breve tempo, per ora le consigliamo di provvedere all'igiene locale solo con acqua e semplice detergente neutro (come quello usato per i neonati, ad esempio) lavando il catetere esattamente come il resto del pene. E' opportuno che si effettui comunque una valutazione diretta non appena possibile.
Saluti
immaginiamo che la sua prostatite abbia avuto un decorso particolarmente complesso poiché è molto raro che in queste situazioni si renda necessario inserire un catetere e lasciarlo in sede per qualche tempo, ma soprattutto dover provvedere ad un ricovero ospedaliero. Qualche notizia in più su come sono andate le cose certo sarebbe d'aiuto per meglio comprendere la situazione. La presenza del catetere giustifica senz'altro le secrezioni che fuoriescono dall'uretra a lato dello stesso e che hanno un generico significato irritativo. Le alterazioni superficiali del galnde sono verosimilmente dovute alla ripetuta igiene locale, effettuata verosimilmente con disinfettanti o detergenti aggressivi. E' molto difficile che vi sia veramente una micosi (candidosi) in atto, pertanto l'uso di una crema specifica (Canesten) non ci pare giustificata. Auspichiamo che il catetre le possa essere rimozsso entro breve tempo, per ora le consigliamo di provvedere all'igiene locale solo con acqua e semplice detergente neutro (come quello usato per i neonati, ad esempio) lavando il catetere esattamente come il resto del pene. E' opportuno che si effettui comunque una valutazione diretta non appena possibile.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 26/12/2013.
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