Malattia del collo vescicale
Salve,
sono un ragazzo di 26 anni. Cerco di riassumere in maniera sintetica per quanto mi è possibile la mia storia. Dal mese di Marzo 2008 soffro di seri disturbi urinari; è iniziato tutto all'improvviso, una sera ho avvertito nel basso addome (in tutta la zona sotto l'ombelico) un gran senso di pesantezza, il mitto era ipovalido, avevo difficoltà a sentira lo stimolo ad urinare e soprattutto ritenzione urinaria. Mi sono recato diverse volte in ospedale (2 volte cateteri estemporanei per liberarmi dalla ritenzione)e qui, dopo aver eseguito esami colturali e tamponi uretrali (tutti negativi) ed esplorazioni rettali, mi hanno diagnosticato una prostatite; mi hanno prescritto diverse terapie: prima ciproxin per 21 gg permixon per 30gg e cistalgan per 10 gg, poi visto lo scarso effetto Bassado per 7 gg; i sintomi non miglioravano sempre ritenzione e gran peso in basso addome fino a che ho avuto la febbre a 40 (antibiotici bbk8 e rochefin in ev per 8gg)e sono stato ricoverato in urologia. Qui ho eseguito una cistoscopia che ha evidenziato la Malattia del collo vescicale, mi sottopongo il 13 Maggio 08 a tuip (essendo al corrente delle complicanze) e torno a casa. I primi giorni il mitto è migliorato pero dopo tre settimane mi ritrovo al punto di partenza: sempre quel peso e sempre l impossibilta ad urinare. Vado da un altro specialista mi sottopongo ad una seconda cistoscopia ecco il referto:" uretra di aspetto e calibro regolare, collo vescicale rilevato ed ostruente con esiti di recente incisione ad ore 7, quadro iniziale di vescica da lotta", e devo di nuovo sottopormi ad una seconda tuip. Devo dire che i risultati sono migliori il mitto è buono anche se avverto sempre quel peso in basso addome, soprattutto in posizione seduta è come se avessi un masso un qualcosa di fisico che sento. Ora io vorrei porVi alcune domande:
1) visto che ho dovuto ripetere l intervento, che possibilità ci sono che si possa di nuovo riostruire ed entro quanto tempo puo succedere? potro mai ritenermi guarito o devo convivere sempre con il rischio che si richiuda?
2) nel maleaugurato caso si riostruisca, quali sono le terapie a cui sarò sottoposto? dovro di nuovo fare un altra tuip o ci sarebbe un altra tecnica chirurgica o medica?
3) secondo Voi a cosa è dovuto quel peso in basso addome che sento?
4) che stile di vita dovrei tenere per evitare di peggiorare le cose?
nella speranza di essere stato chiaro Vi chiedo cortesemente di aiutarmi e rispondere a quanto Vi ho chiesto.
In attesa di un Vostro riscontro Vi porgo i miei piu distinti saluti.
sono un ragazzo di 26 anni. Cerco di riassumere in maniera sintetica per quanto mi è possibile la mia storia. Dal mese di Marzo 2008 soffro di seri disturbi urinari; è iniziato tutto all'improvviso, una sera ho avvertito nel basso addome (in tutta la zona sotto l'ombelico) un gran senso di pesantezza, il mitto era ipovalido, avevo difficoltà a sentira lo stimolo ad urinare e soprattutto ritenzione urinaria. Mi sono recato diverse volte in ospedale (2 volte cateteri estemporanei per liberarmi dalla ritenzione)e qui, dopo aver eseguito esami colturali e tamponi uretrali (tutti negativi) ed esplorazioni rettali, mi hanno diagnosticato una prostatite; mi hanno prescritto diverse terapie: prima ciproxin per 21 gg permixon per 30gg e cistalgan per 10 gg, poi visto lo scarso effetto Bassado per 7 gg; i sintomi non miglioravano sempre ritenzione e gran peso in basso addome fino a che ho avuto la febbre a 40 (antibiotici bbk8 e rochefin in ev per 8gg)e sono stato ricoverato in urologia. Qui ho eseguito una cistoscopia che ha evidenziato la Malattia del collo vescicale, mi sottopongo il 13 Maggio 08 a tuip (essendo al corrente delle complicanze) e torno a casa. I primi giorni il mitto è migliorato pero dopo tre settimane mi ritrovo al punto di partenza: sempre quel peso e sempre l impossibilta ad urinare. Vado da un altro specialista mi sottopongo ad una seconda cistoscopia ecco il referto:" uretra di aspetto e calibro regolare, collo vescicale rilevato ed ostruente con esiti di recente incisione ad ore 7, quadro iniziale di vescica da lotta", e devo di nuovo sottopormi ad una seconda tuip. Devo dire che i risultati sono migliori il mitto è buono anche se avverto sempre quel peso in basso addome, soprattutto in posizione seduta è come se avessi un masso un qualcosa di fisico che sento. Ora io vorrei porVi alcune domande:
1) visto che ho dovuto ripetere l intervento, che possibilità ci sono che si possa di nuovo riostruire ed entro quanto tempo puo succedere? potro mai ritenermi guarito o devo convivere sempre con il rischio che si richiuda?
2) nel maleaugurato caso si riostruisca, quali sono le terapie a cui sarò sottoposto? dovro di nuovo fare un altra tuip o ci sarebbe un altra tecnica chirurgica o medica?
3) secondo Voi a cosa è dovuto quel peso in basso addome che sento?
4) che stile di vita dovrei tenere per evitare di peggiorare le cose?
nella speranza di essere stato chiaro Vi chiedo cortesemente di aiutarmi e rispondere a quanto Vi ho chiesto.
In attesa di un Vostro riscontro Vi porgo i miei piu distinti saluti.
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Caro signore anzitutto complimenti per la determinazione con la quale ha affrontato il problema che sempre più spesso si riscontra in giovani adulti, ovvero la malattia del collo vescicale.
Non ha fatto cenno nella sua descrizione ad eventuali test terapeutici preliminari agli interventi con farmaci alfalitici, specifici per questo tipo di problema perchè in grado di agire sui recettori muscolari e determinare una più efficace apertura dello sfintere e quindi una migliore minzione.
C'è dunque da chiedersi come mai lei non abbia fatto prima una terapia e poi in caso di fallimento si sia sottoposto all'intervento.
In secondo luogo e rispondo alle sue domande, la malattia può recidivare tot volte e purtroppo non ci è dato sapere quando e come...ciò dipende da fattori assolutamente soggettivi, primo fra tutti la capacità di cicatrizzare regolarmente del nostro organismo.
Esistono varie tecniche per l'incisione del collo vescicale tutte volte a rendere possibile una migliore urinazione.Generalmente le tecniche più efficaci sono quelle con incisioni a Y che però espongono più facilmente ai problemi di retroeiaculazione. In generale ma è un fatto puramente empirico, tanti più interventi si eseguono tanto più aumentano le possibilità che il tessuto possa fibrotizzarsi invece che cicatrizzarsi efficacemente.
L'importante è farsi ben seguire dall'urologo cercando il più possibile di affidarsi ad una figura di riferimento e evitando di girare da più medici. L'intervento di TuiP non preclude comunque la possibilità di testare i suddetti farmaci.
Quanto alla qualità della vita, essa è correlata appunto all'esito e alla tenuta dei risultati dell'intervento di TuiP stessa e non ho nulla da consigliarle per evitare la recidiva del problema.
Il senso di peso sovrapubico che lei accusa potrebbe dipendere da un non corretto svuotamento della vescica (ritenzione urinaria parziale) o anche da una infezione urinaria non eradicata. In questo senso sarebbe utile eseguire una ecografia renale e vescico-prostatica sovrapubica con valutazione del residuo postminzionele ed una urinocultura con antibiogramma.
Non ha fatto cenno nella sua descrizione ad eventuali test terapeutici preliminari agli interventi con farmaci alfalitici, specifici per questo tipo di problema perchè in grado di agire sui recettori muscolari e determinare una più efficace apertura dello sfintere e quindi una migliore minzione.
C'è dunque da chiedersi come mai lei non abbia fatto prima una terapia e poi in caso di fallimento si sia sottoposto all'intervento.
In secondo luogo e rispondo alle sue domande, la malattia può recidivare tot volte e purtroppo non ci è dato sapere quando e come...ciò dipende da fattori assolutamente soggettivi, primo fra tutti la capacità di cicatrizzare regolarmente del nostro organismo.
Esistono varie tecniche per l'incisione del collo vescicale tutte volte a rendere possibile una migliore urinazione.Generalmente le tecniche più efficaci sono quelle con incisioni a Y che però espongono più facilmente ai problemi di retroeiaculazione. In generale ma è un fatto puramente empirico, tanti più interventi si eseguono tanto più aumentano le possibilità che il tessuto possa fibrotizzarsi invece che cicatrizzarsi efficacemente.
L'importante è farsi ben seguire dall'urologo cercando il più possibile di affidarsi ad una figura di riferimento e evitando di girare da più medici. L'intervento di TuiP non preclude comunque la possibilità di testare i suddetti farmaci.
Quanto alla qualità della vita, essa è correlata appunto all'esito e alla tenuta dei risultati dell'intervento di TuiP stessa e non ho nulla da consigliarle per evitare la recidiva del problema.
Il senso di peso sovrapubico che lei accusa potrebbe dipendere da un non corretto svuotamento della vescica (ritenzione urinaria parziale) o anche da una infezione urinaria non eradicata. In questo senso sarebbe utile eseguire una ecografia renale e vescico-prostatica sovrapubica con valutazione del residuo postminzionele ed una urinocultura con antibiogramma.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#2]
Ex utente
Gentile Dottore, innanzitutto la ringrazio per la risposta. Ritornando a quanto diceva lei, non mi sono mai e non mi hanno mai proposto una terapia con alfalitici, ma direttamente ho fatto la tuip (per 2 volte)...volevo chiederLe in caso si ripresentasse di nuovo il problema della chisura della cicatrice, quale sara la cura? dovro fare tuip all infinito? sento che la mia vita ormai sia rovinata visto che nn esiste un intervento che mi possa guarire definitivamente...questo è un incubo...la ringrazio spero mi dica con sincerita quello che mi aspetta...distinti saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.4k visite dal 25/06/2008.
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