La cosa sarebbe migliorata ma non è cosi
gent dottori buona sera.ho 43 anni da 7 soffro di prostatite,nel 2008 ho fatto la spermiocultura che mi ha rilevato la coli e enterococcus faecalis curati con augmentin da antibiogramma.il tutto funziono abbastanza bene ma da 4 mesi circa ho incominciato ad avere problemi urinari .mi spiego prima di urinare sento un senso di fastidio quasi dolorino alla vescica e al mimento della minzione sento come se dalla punta del pene (orefizio dell uretra) si stoppasse cioe come se ci fosse un sassolino che viene espulso e cio mi fa leggermente male per 1 secondo durante la minzione nessun dolore o bruciore solo flusso un po più debole,dopo pochi secondi torna il fastidio che le ho sopracitato anche se non devo urinare.nei momenti in cui non sento questo fastidio il flusso è normale abbondante senza problemi, le premetto che questo fastidio avviane sempre o quasi ore dopo o addiritura il giorno dopo avere eiaculato sia in fase di rapporto sessuale che di masturbazione manuale.ho effettuato gia test hiv hpv e altri esami tutti ok per un intervento chirurgico di prolasso mucoso rettale e mi dissero che la cosa sarebbe migliorata ma non è cosi.pensa che potrebbe essere la prostatite a darmi questi problemi?
[#1]
Gentile Signore,
i disturbi che ci riferisce alla sua età sono perlopiù compatibili con una modesta infiammazione della prostata, non necessariamente su base infettiva. Comunque, in base ai batteri che sono stati al suo tempo dimostrati e d ai suoi altri problemi proctologici, si direbbe che la sua funzione intestinale non sia perfetta. Questo può pesantemente influenzare le condizioni della prostata e favorire saltuariamente il passaggio di batteri intestinali. Più che gli antibiotici ed altri tipi di cure dalla efficacia quantomeno dubbia, in questi casi può fare la differenza la stretta osservanza dei consigli sullo stile di vita (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività sessuale e fisica). Di questi potrà trovare facilmente traccia anche su questo stesso sito.
Saluti
i disturbi che ci riferisce alla sua età sono perlopiù compatibili con una modesta infiammazione della prostata, non necessariamente su base infettiva. Comunque, in base ai batteri che sono stati al suo tempo dimostrati e d ai suoi altri problemi proctologici, si direbbe che la sua funzione intestinale non sia perfetta. Questo può pesantemente influenzare le condizioni della prostata e favorire saltuariamente il passaggio di batteri intestinali. Più che gli antibiotici ed altri tipi di cure dalla efficacia quantomeno dubbia, in questi casi può fare la differenza la stretta osservanza dei consigli sullo stile di vita (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività sessuale e fisica). Di questi potrà trovare facilmente traccia anche su questo stesso sito.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Gentile Signore,
lei ci riferisce di soffrire da sette anni di questi disturbi, immaginiamo pertanto che in questo lungo periodo lei sia stato sottoposto, magari ripetutamente, agli opportuni accertamenti. Se non vi è mai stato il sospetto di un reale difetto anatomico (che tra l'altro si manifesta in genere in età molto più precoce) parrebbe confermata un'origine infiammatoria o congestizia. La coesistenza di problemi al basso intestino è molto significativa in questo senso.
Saluti
lei ci riferisce di soffrire da sette anni di questi disturbi, immaginiamo pertanto che in questo lungo periodo lei sia stato sottoposto, magari ripetutamente, agli opportuni accertamenti. Se non vi è mai stato il sospetto di un reale difetto anatomico (che tra l'altro si manifesta in genere in età molto più precoce) parrebbe confermata un'origine infiammatoria o congestizia. La coesistenza di problemi al basso intestino è molto significativa in questo senso.
Saluti
[#5]
Gentile Signore,
le indicazioni ad approfondire gli accertamenti in un senso piuttosto che in un altro dipendono dalla sensibilità e dall'esperienza dello specialista nell'interpretare i sintomi riferiti ed i risultati delle indagini di primo livello. Come le abbiamo già detto, i disturbi legati ad una rigidità od un restringimento congenito del collo vescicale tendono ad evidenziarsi in giovane età e sono di tipo ostruttivo più che irritativo (sensazione di ostacolo, minzione prolungata od in più tempi, getto ridotto, eccetera). Ovviamente questo non può essere escluso a priori nel suo caso, ma le indicazioni ad eseguire un accertamento endoscopico necessitano un grado di conoscenza della situazione del quale a distanza non è possibile disporre.
Saluti
le indicazioni ad approfondire gli accertamenti in un senso piuttosto che in un altro dipendono dalla sensibilità e dall'esperienza dello specialista nell'interpretare i sintomi riferiti ed i risultati delle indagini di primo livello. Come le abbiamo già detto, i disturbi legati ad una rigidità od un restringimento congenito del collo vescicale tendono ad evidenziarsi in giovane età e sono di tipo ostruttivo più che irritativo (sensazione di ostacolo, minzione prolungata od in più tempi, getto ridotto, eccetera). Ovviamente questo non può essere escluso a priori nel suo caso, ma le indicazioni ad eseguire un accertamento endoscopico necessitano un grado di conoscenza della situazione del quale a distanza non è possibile disporre.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 22/12/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.