Calicopielectasia
Salve, sono un uomo di 47 anni e mi hanno riscontrato una Calicopielectasia renale destra della pelvi renale di 2,5 cm valutazione UroTC, Non evidenti calcoli intrarenali.
Vorrei sapere quali potrebbero essere le cause e come si può curare simile patologia.
Questa ecografia l'ho fatta in seguito ad una serie di coliche che si alternavano nei giorni e solitamente passavano per poi riprendere alcuni giorni dopo.
Il dolore che avevo mi induceva a pensare che fossero coliche epatiche per eventuali calcoli della colecisti ed anche i medici del PS inizialmente mi hanno diagnosticato quella patologia somministrandomi il Deursil, mentre un ecografia più approfondita mi ha riscontrato che i dotti biliari erano normali e privi di calcoli.
Ringrazio in anticipo per la risposta e colgo l'occasione per augurarvi serene feste.
Vorrei sapere quali potrebbero essere le cause e come si può curare simile patologia.
Questa ecografia l'ho fatta in seguito ad una serie di coliche che si alternavano nei giorni e solitamente passavano per poi riprendere alcuni giorni dopo.
Il dolore che avevo mi induceva a pensare che fossero coliche epatiche per eventuali calcoli della colecisti ed anche i medici del PS inizialmente mi hanno diagnosticato quella patologia somministrandomi il Deursil, mentre un ecografia più approfondita mi ha riscontrato che i dotti biliari erano normali e privi di calcoli.
Ringrazio in anticipo per la risposta e colgo l'occasione per augurarvi serene feste.
[#1]
Gentile Signore,
in assenza di calcoli od altre ostruzioni delle alte vie urinarie, alla sua età la causa più probabile di questa dilatazione è una modesta malformazione congenita che comporta una difficoltà del passaggio dell'urina tra il rene ed il canalino che porta alla vescica (uretère). Non deve stupire che la cosa si manifesti solo ad una certa età, non sono rari i casi in cui il problema si manifesta solo nella vecchiaia, dopo essere stato compensato per quasi tutta la vita. Per completare la diagnosi, ci parrebbe opportuno che lei eseguisse una scintigrafia renale dinamica. La situazione non ci pare comunque seria, tale comunque da comportare la necessità di un intervento correttivo. Molto dipende anche dall'entità e dalla frequenza dei suoi disturbi. È ovviamente indispensabile che in questo percorso lei si faccia seguire direttamente da un nostro Collega specialista in urologia.
Saluti
in assenza di calcoli od altre ostruzioni delle alte vie urinarie, alla sua età la causa più probabile di questa dilatazione è una modesta malformazione congenita che comporta una difficoltà del passaggio dell'urina tra il rene ed il canalino che porta alla vescica (uretère). Non deve stupire che la cosa si manifesti solo ad una certa età, non sono rari i casi in cui il problema si manifesta solo nella vecchiaia, dopo essere stato compensato per quasi tutta la vita. Per completare la diagnosi, ci parrebbe opportuno che lei eseguisse una scintigrafia renale dinamica. La situazione non ci pare comunque seria, tale comunque da comportare la necessità di un intervento correttivo. Molto dipende anche dall'entità e dalla frequenza dei suoi disturbi. È ovviamente indispensabile che in questo percorso lei si faccia seguire direttamente da un nostro Collega specialista in urologia.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie della risposta dottore, ora l'aggiorno.
Ho fatto la Tac (prima e dopo infusione di mdc e.v. con tecnica volumetrica ms. Ricostruzioni MPR) precedentemente richiesta nell'ecografia che mi ha diagnosticato:
Marcata calicopielecstasia renale destra (diametro AP pelvi renale circa 5 cm) opacamento solo parziale delle cavità calico-pieliche del rene destro in acquisizioni tardive.
Non ecstasia dell'uretere destro nè potenziamenti parietali postcontrastografici.
Il resto tutto nella norma tranne:
Alcune adenopatie subcentrimetriche paraortocavali di scarsa rilevanza clinica e prostata livemente ingrandita.
Ora diciamo che le coliche sono notevolmente diminuite però i doloretti (fastidiosi ma sopportabili) si alternano a giorni di benessere generale, diciamo che il mio stato di salute altalenante non lo riesco a spiegare.
Se l'urologo, che vedrò a breve, mi consigliasse un intervento per risolvere il problema cosa mi comporterebbe? Eventualmente l'intervento sarebbe il laparoscopia o a cielo aperto?
Grazie ancora
Saluti
Ho fatto la Tac (prima e dopo infusione di mdc e.v. con tecnica volumetrica ms. Ricostruzioni MPR) precedentemente richiesta nell'ecografia che mi ha diagnosticato:
Marcata calicopielecstasia renale destra (diametro AP pelvi renale circa 5 cm) opacamento solo parziale delle cavità calico-pieliche del rene destro in acquisizioni tardive.
Non ecstasia dell'uretere destro nè potenziamenti parietali postcontrastografici.
Il resto tutto nella norma tranne:
Alcune adenopatie subcentrimetriche paraortocavali di scarsa rilevanza clinica e prostata livemente ingrandita.
Ora diciamo che le coliche sono notevolmente diminuite però i doloretti (fastidiosi ma sopportabili) si alternano a giorni di benessere generale, diciamo che il mio stato di salute altalenante non lo riesco a spiegare.
Se l'urologo, che vedrò a breve, mi consigliasse un intervento per risolvere il problema cosa mi comporterebbe? Eventualmente l'intervento sarebbe il laparoscopia o a cielo aperto?
Grazie ancora
Saluti
[#3]
Gentile Signore,
la TAC parrebbe dunque confermare la diagnosi di difetto del giunto pielo-ureterale. Riteniamo comunque indispensabile l'esecuzione di una scintigrafia renale dinamica, la cui utilità non è immediata, ma servirà come termine di riferimento per valutare la ripresa funzionale del rene dopo l'intervento. Oggigiorno la correzione di questo problema viene perlopiù eseguita con un intervento in laparoscopia, con ottimi risultati e netto accorciamento dei tempi di degenza e ripresa.
Saluti
la TAC parrebbe dunque confermare la diagnosi di difetto del giunto pielo-ureterale. Riteniamo comunque indispensabile l'esecuzione di una scintigrafia renale dinamica, la cui utilità non è immediata, ma servirà come termine di riferimento per valutare la ripresa funzionale del rene dopo l'intervento. Oggigiorno la correzione di questo problema viene perlopiù eseguita con un intervento in laparoscopia, con ottimi risultati e netto accorciamento dei tempi di degenza e ripresa.
Saluti
[#4]
Utente
Grazie Dott.
L'urologo mi ha messo in lista d'attesa e dovrebbe operarmi a marzo.
Già ho fatto la scintigrafia e le altre analisi di rito pre operazione.
A quanto pare vedendo la ricostruzione in 3D c'è un'arteria che mi fa da "cappio" alla pelvi quindi mi ha spiegato che l'operazione consiste praticamente nel tagliare il pezzo di rene sciogliere il "nodo" e ricucire il rene, il tutto in laparoscopia.
Certo l'ho detto come l'ho capito io ma la sostanza è più o meno quella.
Dott. io pratico calcio se mi opero a marzo quando più o meno potro riprendere l'attività?
Quanto sarà più o meno la mia assenza al lavoro dopo l'operazione?
Mi metteranno un catetere?
Grazie della sua disponibilità.
Buona giornata
L'urologo mi ha messo in lista d'attesa e dovrebbe operarmi a marzo.
Già ho fatto la scintigrafia e le altre analisi di rito pre operazione.
A quanto pare vedendo la ricostruzione in 3D c'è un'arteria che mi fa da "cappio" alla pelvi quindi mi ha spiegato che l'operazione consiste praticamente nel tagliare il pezzo di rene sciogliere il "nodo" e ricucire il rene, il tutto in laparoscopia.
Certo l'ho detto come l'ho capito io ma la sostanza è più o meno quella.
Dott. io pratico calcio se mi opero a marzo quando più o meno potro riprendere l'attività?
Quanto sarà più o meno la mia assenza al lavoro dopo l'operazione?
Mi metteranno un catetere?
Grazie della sua disponibilità.
Buona giornata
[#5]
Gentile Signore,
la descrizione della situazione e del relativo intervento sono sostanzialmente corrette. Se l'intervento viene eseguito in laparoscopia, possiammo presumere che lei sia in grado di attendere alla sue normali occupazioni dopo un paio di settimane e riprendere l'attività sportiva dopo un mese. Tenga conto che durante l'intervento verrà quasi sicuramente inserita una endoprotesi ureterale (stent) ovvero un tubicino interno tra rene e vescica, che lei porterà per un tempo a discrezione dell'operatore, generalmente nell'ordine delle 3-4 settimane. Questa endoprotesi può essere causa di piccoli fastidi, di entità molto variabile e soggettiva. In quanto al catetere vescicale, dovrebbe essere mantenuto brevemente diremmo non più di 24-48 ore.
Saluti
la descrizione della situazione e del relativo intervento sono sostanzialmente corrette. Se l'intervento viene eseguito in laparoscopia, possiammo presumere che lei sia in grado di attendere alla sue normali occupazioni dopo un paio di settimane e riprendere l'attività sportiva dopo un mese. Tenga conto che durante l'intervento verrà quasi sicuramente inserita una endoprotesi ureterale (stent) ovvero un tubicino interno tra rene e vescica, che lei porterà per un tempo a discrezione dell'operatore, generalmente nell'ordine delle 3-4 settimane. Questa endoprotesi può essere causa di piccoli fastidi, di entità molto variabile e soggettiva. In quanto al catetere vescicale, dovrebbe essere mantenuto brevemente diremmo non più di 24-48 ore.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 35.6k visite dal 19/12/2013.
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