Immediato decorso circoncisione
Sono stato diagnosticato con fimosi e frenulo breve, la fimosi era lieve in quanto riuscivo a scoprire il glande senza problemi sia in flaccidità che in erezione, ma era presente un anello fimotico che stringeva l'asta in modo fastidioso ed ero spesso soggetto a balanopostiti con desquamazione e arrossamento.
Ieri pomeriggio (23/06/08) sono stato circonciso e vorrei verificare il corretto decorso. Ho dormito senza problemi, un po' di dolore di prima mattina credo per una semierezione. Mi sono alzato in tarda mattinata e, seguendo le istruzioni datemi (medicazioni giornaliere con acqua borica e gentamicina crema), verso le 11.30 ho proceduto a rimuovere la fasciatura, anche questo senza problemi. Il glande si presentava coperto brevemente da un po' di pelle che ho ritratto delicatamente esponendo la ferita. Il glande era allungato rispetto al normale, arrossato e in alcuni punti annerito. Immagino sia normale?
Ho sciacquato il tutto con acqua borica e tamponato con garze sterili, quindi ho applicato gentamicina sulle suture, parte del glande e dell'asta. Ho notato che mezzo centimetro sotto la corona di punti un anello di pelle stringeva sull'asta e la pelle sottostante si accumulava a ridosso di questo anello. Non essendo sicuro su come effettuare il bendaggio, ho cercato di tenere la pelle ritratta, lasciando le suture e il glande esposti, ho coperto con un paio di garze sterili (compresse di tessuto-non-tessuto cm10x10) e ho fissato con una benda elastica autoaderente cercando di comprimere. Il bendaggio non è stretto quanto quello originale e lascia scoperta la parte terminale del glande per facilitarmi la minzione, ma spero tenga.
Ora ho notato un rigonfiamento rilevante delle 'labbra' esterne dell'orifizio uretrale. Sto tenendo una semplice garza sopra il glande per evitare il contatto diretto con il tessuto, ma la garza tende ad aderire e le labbra rimangono molto gonfie e sensibili.
So che la cosa migliore sarà contattare il chirurgo operatore in caso di problemi (che rivedrò tra una settimana), ma mi rivolgo anche a voi ponendovi i miei dubbi nell'immediato sulla presenza dell'anello fimotico che credevo sarebbe stato rimosso e sull'eventuale pericolo di necrosi dato il (credo naturale) rigonfiarsi del pene e della strozzatura. Altro motivo di ansia è il rigonfiamento del meato uretrale.
Come mi consigliate di procedere e a cosa devo stare attento per scongiurare eventuali complicazioni (colore, eccessivo rigonfiamento, ...)? Ho eseguito correttamente la bendatura?
Grazie per la vostra gentilissima attenzione.
Ieri pomeriggio (23/06/08) sono stato circonciso e vorrei verificare il corretto decorso. Ho dormito senza problemi, un po' di dolore di prima mattina credo per una semierezione. Mi sono alzato in tarda mattinata e, seguendo le istruzioni datemi (medicazioni giornaliere con acqua borica e gentamicina crema), verso le 11.30 ho proceduto a rimuovere la fasciatura, anche questo senza problemi. Il glande si presentava coperto brevemente da un po' di pelle che ho ritratto delicatamente esponendo la ferita. Il glande era allungato rispetto al normale, arrossato e in alcuni punti annerito. Immagino sia normale?
Ho sciacquato il tutto con acqua borica e tamponato con garze sterili, quindi ho applicato gentamicina sulle suture, parte del glande e dell'asta. Ho notato che mezzo centimetro sotto la corona di punti un anello di pelle stringeva sull'asta e la pelle sottostante si accumulava a ridosso di questo anello. Non essendo sicuro su come effettuare il bendaggio, ho cercato di tenere la pelle ritratta, lasciando le suture e il glande esposti, ho coperto con un paio di garze sterili (compresse di tessuto-non-tessuto cm10x10) e ho fissato con una benda elastica autoaderente cercando di comprimere. Il bendaggio non è stretto quanto quello originale e lascia scoperta la parte terminale del glande per facilitarmi la minzione, ma spero tenga.
Ora ho notato un rigonfiamento rilevante delle 'labbra' esterne dell'orifizio uretrale. Sto tenendo una semplice garza sopra il glande per evitare il contatto diretto con il tessuto, ma la garza tende ad aderire e le labbra rimangono molto gonfie e sensibili.
So che la cosa migliore sarà contattare il chirurgo operatore in caso di problemi (che rivedrò tra una settimana), ma mi rivolgo anche a voi ponendovi i miei dubbi nell'immediato sulla presenza dell'anello fimotico che credevo sarebbe stato rimosso e sull'eventuale pericolo di necrosi dato il (credo naturale) rigonfiarsi del pene e della strozzatura. Altro motivo di ansia è il rigonfiamento del meato uretrale.
Come mi consigliate di procedere e a cosa devo stare attento per scongiurare eventuali complicazioni (colore, eccessivo rigonfiamento, ...)? Ho eseguito correttamente la bendatura?
Grazie per la vostra gentilissima attenzione.
[#1]
Caro Utente,il decorso mi sembra assolutamente il linea con quanto anticipatoLe dal chirurgo operatore,il quale,suppongo,non abbia ipotizzato alcuna eventualità di necrosi...Continui nella meticolosa e corretta modalità di fasciatura e ci aggiorni in seguito.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
La ringrazio per l'intervento. Ciò che mi lascia perplesso è la permanenza, al di sotto della linea di suture, di un anello che costringe l'asta. Questo anello era presente prima della circoncisione, ma normalmente andava a posizionarsi al di là del glande senza creare fastidi, mentre quando ritraevo il prepuzio l'anello andava a costringere l'asta.
Ora, io credevo che con la circoncisione sarebbe stato rimosso anche questo anello, invece me lo ritrovo in una posizione fastidiosa e vorrei sincerarmi che non possa creare difficoltà circolatorie. Inoltre la pelle non è tesa sull'asta, ma ne è rimasta abbastanza e va tutta ad accumularsi a ridosso di questo anello. Tra l'anello e le suture la pelle invece è tesa e abbastanza gonfia.
Grazie ancora.
Ora, io credevo che con la circoncisione sarebbe stato rimosso anche questo anello, invece me lo ritrovo in una posizione fastidiosa e vorrei sincerarmi che non possa creare difficoltà circolatorie. Inoltre la pelle non è tesa sull'asta, ma ne è rimasta abbastanza e va tutta ad accumularsi a ridosso di questo anello. Tra l'anello e le suture la pelle invece è tesa e abbastanza gonfia.
Grazie ancora.
[#4]
Utente
Sono abbastanza sicuro che l'anello in questione sia in effetti il tessuto fimotico che avrebbe dovuto essere rimosso, dato che il pene si stringe di circa il 50% in prossimità dell'anello.
La mia preoccupazione attuale non è tanto valutare il buon esito dell'operazione, che certamente l'urologo operatore stesso potrà verificare a tempo debito, quanto evitare che questa strozzatura comprometta la corretta guarigione dell'edema e della ferita. In corrispondenza delle suture il pene è molto gonfio e, a distanza di tre giorni, ha in alcuni punti un colore blu-viola. C'è pericolo che la stagnazione crei complicazioni gravi nel breve termine?
Grazie per la comprensione.
La mia preoccupazione attuale non è tanto valutare il buon esito dell'operazione, che certamente l'urologo operatore stesso potrà verificare a tempo debito, quanto evitare che questa strozzatura comprometta la corretta guarigione dell'edema e della ferita. In corrispondenza delle suture il pene è molto gonfio e, a distanza di tre giorni, ha in alcuni punti un colore blu-viola. C'è pericolo che la stagnazione crei complicazioni gravi nel breve termine?
Grazie per la comprensione.
[#6]
Utente
Un aggiornamento.
A 10 giorni dall'intervento sono andato alla visita di controllo, il medico che mi ha visitato non era il chirurgo operatore ma un collega della stessa struttura.
La prima cosa che ha notato è stata "un bell'edema", alla quale osservzione è seguita la domanda "chi l'ha operata?". Dopo la risposta il medico in questione ha confermato che l'intervento era in ogni caso stato eseguito correttamente, non chiarendo la natura della strozzatura alla base delle suture. Mi ha quindi rassicurato che nel caso la situazione mi procurerà fastidio potremo intervenire nuovamente con una "piccola correzione". Immagino che intendesse una nuova circoncisione per eliminare il tessuto cicatriziale e la strozzatura.
Per facilitare guarigione dell'edema mi ha suggerito di tenere il pene sollevato in una posizione verticale, sto cercando non senza fatica di seguire questa indicazione, senza peraltro notare migliormenti al gonfiore ora che sono passati altri 10 giorni.
Il medico ha sostituito la medicazione giornaliera con "toelette con euclorina", ossia tenere il pene a bagno tutti i giorni per 20 minuti in acqua con euclorina (bustine), per facilitare lo scioglimento dei punti. Mi permetto di notare che, oltre ai punti ora credo tutti caduti, anche gli strati superficiali di cute si sono desquamati.
La situazione nel complesso non mi pare sia migliorata, soprattutto per quanto riguarda l'edema che non è visibilmente diminuito. Inoltre in un punto nella zona ventrale, la cicatrice non risulta ben allineata, forma quasi una fossetta che quando bagnata sembra contenere residui biancastri.
La prossima visita di controllo è mercoledì 16 luglio.
A 10 giorni dall'intervento sono andato alla visita di controllo, il medico che mi ha visitato non era il chirurgo operatore ma un collega della stessa struttura.
La prima cosa che ha notato è stata "un bell'edema", alla quale osservzione è seguita la domanda "chi l'ha operata?". Dopo la risposta il medico in questione ha confermato che l'intervento era in ogni caso stato eseguito correttamente, non chiarendo la natura della strozzatura alla base delle suture. Mi ha quindi rassicurato che nel caso la situazione mi procurerà fastidio potremo intervenire nuovamente con una "piccola correzione". Immagino che intendesse una nuova circoncisione per eliminare il tessuto cicatriziale e la strozzatura.
Per facilitare guarigione dell'edema mi ha suggerito di tenere il pene sollevato in una posizione verticale, sto cercando non senza fatica di seguire questa indicazione, senza peraltro notare migliormenti al gonfiore ora che sono passati altri 10 giorni.
Il medico ha sostituito la medicazione giornaliera con "toelette con euclorina", ossia tenere il pene a bagno tutti i giorni per 20 minuti in acqua con euclorina (bustine), per facilitare lo scioglimento dei punti. Mi permetto di notare che, oltre ai punti ora credo tutti caduti, anche gli strati superficiali di cute si sono desquamati.
La situazione nel complesso non mi pare sia migliorata, soprattutto per quanto riguarda l'edema che non è visibilmente diminuito. Inoltre in un punto nella zona ventrale, la cicatrice non risulta ben allineata, forma quasi una fossetta che quando bagnata sembra contenere residui biancastri.
La prossima visita di controllo è mercoledì 16 luglio.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.2k visite dal 24/06/2008.
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