Bruciore del glande

ad agosto 2013 percepivo leggeri disturbi al glande e leggeri quasi impercettibili bruciori nella minzione e difficolta ad urinare,a seguito di una visita urologica ho proceduto alla prova del PSA con il risultato che il valore era 10.1 immediatamente ho eseguito una biopsia prostatica con risultato di adenocarcinoma capsulare,ho optato per eseguire l'operazione alla prostata ed è stata tolta la parte interna la capsula,che alla biopsia è risultata negativa,quindi l'adenocarcinoma era solo localizzato sulla capsula,non voglio sapere se ho fatto bene o male ad essere operato,la discussione in merito ormai è chiusa,ho verificato che ogni medico a le sue indicazioni del caso.
Ho iniziato la radioterapia di tipo conformazionale,dovevo eseguire 38 trattamenti radioterapici ma man mano che procedevo aumentavano gli sapsmi urinari e al retto,sin dalla prima settimana,man mano raccontavo ai radioterapisti dei miei effetti collaterali,le risposte erano che gli stessi erano comuni ad altri pazienti e che alla fine con il tempo sarebbero scomparsi.
ma i imei dicevo erano concentrati sul glande,di questo me ne lamentavo anche prima della radioterapia ma il chirurgo affermava che erano dovuti all'operazione,e cosi i radilogi,ho sopportato qesti disturbi organizzandomi,nel tragitto dalla mia casa al centro raditerapico per un'ora di viaggio avvenivano 4 spasmi che convogliamo in un contenitore all'interno dell'automobile,ripeto gli spasmi provengono dal glande,come se avessi un nervo scoperto simile al mal di denti,che ha seconda di come mi muovevo
e in special modo nella posizione eretta,il bruciore e gli spasmi divengono incontrollabili anche se non fuoriescce nulla,alla 30a esposizione alla radioterapia ho interrotto la stessa,non avendo avuto nessun suggerimento sul da farsi sia dall'urologo che dal raditerapista ho preteso mi fosse inserito un catetere per provare ad avere dei benefici così da seguitare e finire la cura radio,ha 4 giorni dall'inserimento del catetere qualcosa era migliorato,almeno potevo capire se era la vescica ho il glande il mio vero problema,bene mi è servito a capire che i disturbi sono il glande,ho comunque preteso una cistoscopia con esito negativo,ora da oggi ho ancora il supporto del catetere,ma credo servi poco o nulla,è vero che gli spasmi almeno quelli provocati da una dovuta giusta causa di dover minzionare non devo espletarli quindi soffro meno,ma è ancora più ovvio che il problema è nel glande,ed è questa la mia preoccupazione che non sia proprio il glande ad essere malato,ed io sto qui a prendermela con la raditerapia,mentre l'urologo e il radioterapista affermano ma senza convinzione certa che sia la raditerapia stessa,inoltre il raditerapista mi conferma che il mio caso comunque è una eccezzione paradossistica che non gli è mai capitata come similitudine,mentre io che soffro mi pongo le domande e mi sono chiesto se avessi problemi al glande,il glande presenta delle bollicine una piccola macchia sotto il prepuzio ed un'altra superiore,da circa due settimane uso una pomata antimicotica presa in farmacia,il colore della pelle è migliorato,ma il glande insiste nel procurarmi bruciore,prurito,e a procurarmi spasmi al minimo movimento o posizione eretta senza la possibilita di contenerli,con il catetere ostruente,è il caso di tenerlo?,è opportuna una visita dermatologica?,o cosa.il mio emocromo è nella norma,nell'analisi dell'urina è continuamente presente l'eschierica coli nonostante gli opportuni antibiotici e prodotti erboristici,sale e scende da 3 mesi.Ringrazio anticipatamente
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.6k 1.9k
Gentile Signore,
a prescindere dalle modalità della sua terapia, che ci paiono piuttosto oscure, almeno da come lei ce le descrive, la comune esperienza dello specialista urologo dice che i dolori riferiti "al glande" non hanno praticamente mai una causa situata in quel punto, ma sono irradiati lungo l'uretra a partire dalla zona della prostata e del collo della vescica. Mai una irritazione dermatologica potrebbe giustificare un disturbo così consistente, mentre invece nel suo caso i postumi dell'intervento, la successiva radioterapia ed in ultimo il catetere vescicale possono ampiamente giustificare il manifestarsi di questi disturbi. Probabilmente in questa fase tenere la vescica "a riposo" con il catetere in sede costituisce davvero il miglior compromesso, fino a quando l'effetto irritante della radioterapia sarà stato almeno inizialmente riassorbito. Più di questo a distanza è difficile affermare, soprattutto non conoscendo nel dettaglio la sua situazione e non potendola visitare direttamente.

Saluti
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