10x3 da porre in relazione a calcolo

Buongiorno vi scrivo per avere un vs. parere in merito al problema riscontrato nella mia bambina di nove anni:
Giovedì 5/12/2013 ritiro la bambina da scuola con colica renale in atto (appurato successivamente all'ospedale). Ieri fatta ecografia e riporto qui di seguito esattamente quanto specificato nella stessa:
I reni sono nella norma per dimensioni e spessore parenchimale( mm.95 e 15; mm. 82 e 12 nel diametro longitudinale e nello spessore di parenchima a destra e a sinistra) . A destra, si rileva una condizione di idronefrosi con presenza in corrispondenza del giungo pielo-ureterale di una formazione iperecogena di circa mm. 10x3 da porre in relazione a calcolo.Non si rilevano concomitanti dilatazioni delle vie eschetrici.
all'esame color doppler e duplex doppler del micro-intra-renale a destra si rileva un discreto incremento dell'indice di resistenza rispetto al controlaterale( mm. 0,68 e 0,55 a dx ed a sn). Niente di rilevante a carico delle aree surrenaliche.La vescica , normodistesa, non presenta alterazioni parietali ed endoluminali significative.

Inutile dire che sono molto preoccupata.
Vi chiedo cosa devo fare? E' giusto aspettare e continuare a far bere tanto la bimba? Ripetere l'eco tra 10 gg.? Mandare la bambina a scuola?
A cosa andrà incontro la bimba?
Trovo la bambina molto pallida e stanca.
Attendo una vs. cortese e possibilmente sollecita risposta.
Ringraziando anticipatamente porgo distinti saluti.
Sabrina Carboni
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Gentile Signora,
in linea di massima i bambini riescono ad eliminare spontaneamente calcoli con maggiore facilità rispetto agli adulti, ma un calcolo di 1 cm è certamente di dimensioni considerevoli, tanto da far dubitare se sia ragionevole attendere o meno. Molto dipende dalle condizioni della bimba, dal dolore, dalla eventuale comparsa di febbre, eccetera. Cettamente non è il flusso dell'urina a spingere il alcolo, quanto piuttosto la compiacenza delle pareti dell'uretere. Pertanto, a nostro giudizio NON è il caso di esagerare con il carico di liquidi, che rischia solo di scatenare dolore inutilmente. Piuttosto, potrebbe essere utile associare una idonea terapia cosiddetta "espulsiva", basata su alcuni farmaci ben conosciuti a tutti i nostri Colleghi. Anche se la situazione rimanesse sotto controllo, ovviamente dovrebbe essere rivalutata a breve termine (non più di 7-10 giorni) poiché se il calcolo non mosra alcun segno di progressione allora meriterebbe di essere trattato al più presto, o con le onde d'urto dall'esterno (ESWL) o direttamente con un intervento endoscopico.
Le raccomandiamo la lettura di questo nostro articolo, nel quale l'argomento viene trattato in modo approfondito:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno, intanto la ringrazio della risposta celere. La volevo comunque aggiornare . Durante la settimana trascorsa mi sono recata presso diversi ospedali che , seppur sottoponendo la bimba alla ecografia e riscontrando quando già scritto prima, mi comunicano di non poter fare niente perché non hanno la strumentazione pediatrica necessaria ( che pare manchi in tutta la regione) e che devo portare la bambina al Bambin Gesù di Roma quanto prima. Sono sinceramente senza parole. Non saprei nemmeno come muovermi, ne a chi rivolgermi.
Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Gentile Signora,
gli strumenti endoscopici per le alte vie urinarie hanno un calibro già talmente ridotto che vengo abitualmente utilizzati anche nei bambini. Anche la tecnica operatoria è ovviamente la stessa, piuttosto, sono pochissimi i centri che dispongono della tecnologia e della competenza tecnica, ma anche della logistica adatta a trattare i bambini. La struttura di cui ci parla è comunque certamente all'altezza di risolvere il problema nel migliore dei modi. Ci faccia sapere, se lo desidera.

Saluti
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Utente
Utente
Buongiorno, rieccomi qua per aggiornarla. In data 20 dicembre 2013 la mia bambina è stata sottoposta ad intervento in uretero renoscopia a destra con cateterismo ureterale del distretto superiore. Il tutto senza essere riusciti a risolvere il problema del calcolo essendosi ritrovati di fronte ad una situazione non preventivata. Un doppio distretto incompleto omolaterale con idronefrosi del distretto inferiore del rene di destra da calcolo giuntale ostruente (si trova appunto nel doppio distretto incompleto). Sono profondamente avvilita nell' aver visto mia figlia soffrire in maniera assurda dopo l' intervento per coliche renali da stent ureterale jj che domani rimuoveranno in quanto la bambina non lo tollera continuando ad avere forti dolori. Sono ovviamente molto preoccupata per il fatto che non sia stasto risolto il problema della bimba anzi ve n'è uno nuovo. Mi parlano di un intervento percutanea con posizionamento di stent in questo doppio distretto incompleto. Non so cosa pensare. Non so se l' allungamento dei tempi possa arrecare dei danni al rene della bimba e se l' ipotesi di questo intervento sia quello giusto. Ovviamente sono in attesa del ritiro della cartella clinica in modo da sottoporre il tutto ad uno specialista pediatrico. Attendo un suo cortese riscontro. Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Gentile Signora,
purtroppo senza poter valutare la documentazione è impossibile esprimere qualsiasi tipo di giudizio. In particolare è indispensabile conoscere nel dettaglio la descrizione dell'intervento eseguito e se lo stesso sia stato eseguito, o meno, da un nostro Collega con specifica competenza pediatrica. Se lo stent non è sopportato, dovrà essere certamente rimosso.
Purtroppo in questo momento a distanza non si può dire molto di più. Ci tenga aggiornati, se lo desidera.

Saluti