Sospetta Cistite Interstiziale/Diagnosi Vescica Iperattiva/Flogosi Vaginale Abatterica
Buongiorno Gentili Professori,
sono una studentessa di diciannove anni. Da circa un anno e mezzo soffro di episodi ricorrenti di cistite, che negli ultimi mesi si sono ormai cronicizzati. La causa della prima cistite è stata un'infenzione da Escherichia Coli che, fallita la terapia antibiotica, ho debellato unicamente con degli integratori di D-Mannosio (con rispettive urinoculture che segnalassero la scomparsa del batterio). Alla cistite si è accompagnato uno stato di flogosi vaginale (tamponi vaginali/uretrali negativi) che tuttora è immutato. Premetto che soffro di stitichezza sin dalla prima infanzia che nonostante le accortezze alimentari (sono vegetariana, bevo 2 litri di acqua al giorno e consumo regolarmente olio d'oliva) rimane più o meno statica. Nonostante non fossero presenti alcune infezioni i sintomi della cistite sono andati via via aggravandosi (spasmi muscolari, dolore alla minzione — inoltre si sono aggiunte delle scosse alle pareti vaginali che peggiorano nella settimana prima della mestruazione; una piaghetta sul collo dell'utero; dolore al lato destro della vagina, sulle pliche; forte dispaurenia, nonché impossibilità nell'avere rapporti; dolore al retto e alla vescica quando avverto lo stimolo di defecazione o all'emissione di flatulenze; forte mal di schiena specie nell'area lombo-sacrale). Un primo urologo mi ha dato un terapia per sospetta cistite interstiziale a base di Laroxyl, Fibrase e Pelvin che ho dovuto sospendere già al terzo giorno a causa di svenimenti e di un parziale blocco intestinale. Allora ho consultato un altro professore, un uroginecologo, che a seguito di un esame urodinamico e di una cistoscopia (senza anestesia) mi ha diagnosticato una vescica iperattiva che sto attualmente trattando con D-Mannosio Plus e Betmiga ma senza risultati concreti. A breve dovrò effettuare infiltrazioni vescicali di Ialuril. Per i disturbi vaginali nessuno sa darmi una diagnosi (a cosa è dovuta questa flogosi perenne se non è presente alcun batterio?) e soprattutto nessuno pare sia disposto ad effettuare una biopsia vescicale per escludere o confermare una cistopatia interstiziale. Il secondo professore ha escluso quest'ultima poiché la capienza vescicale dell'esame urodinamico non era tipica di pazienti affette da c. i. e inoltre perché sostiene che un esame cistoscopico sia impossibile da effettuare senza previa anestesia in queste pazienti. Mi rivolgo a voi perché non è possibile alla mia età avere simili problematiche senza una diagnosi certa e senza una cura che comunque ne attenui i sintomi. Potrebbe essere presente un problema intestinale? Mi consigliate di procedere con le infiltrazioni di Ialuril, o sarebbe il caso di effettuare una biopsia? Inoltre, queste influenzerebbero l'esito della biopsia o no? Mi scuso per avervi rubato del tempo, ma tenete conto della mia età e di una sopportazione psicologica che giorno dopo giorno diviene sempre più difficoltosa...
Aspetto con ansia un vostro responso,
Distinti Saluti
sono una studentessa di diciannove anni. Da circa un anno e mezzo soffro di episodi ricorrenti di cistite, che negli ultimi mesi si sono ormai cronicizzati. La causa della prima cistite è stata un'infenzione da Escherichia Coli che, fallita la terapia antibiotica, ho debellato unicamente con degli integratori di D-Mannosio (con rispettive urinoculture che segnalassero la scomparsa del batterio). Alla cistite si è accompagnato uno stato di flogosi vaginale (tamponi vaginali/uretrali negativi) che tuttora è immutato. Premetto che soffro di stitichezza sin dalla prima infanzia che nonostante le accortezze alimentari (sono vegetariana, bevo 2 litri di acqua al giorno e consumo regolarmente olio d'oliva) rimane più o meno statica. Nonostante non fossero presenti alcune infezioni i sintomi della cistite sono andati via via aggravandosi (spasmi muscolari, dolore alla minzione — inoltre si sono aggiunte delle scosse alle pareti vaginali che peggiorano nella settimana prima della mestruazione; una piaghetta sul collo dell'utero; dolore al lato destro della vagina, sulle pliche; forte dispaurenia, nonché impossibilità nell'avere rapporti; dolore al retto e alla vescica quando avverto lo stimolo di defecazione o all'emissione di flatulenze; forte mal di schiena specie nell'area lombo-sacrale). Un primo urologo mi ha dato un terapia per sospetta cistite interstiziale a base di Laroxyl, Fibrase e Pelvin che ho dovuto sospendere già al terzo giorno a causa di svenimenti e di un parziale blocco intestinale. Allora ho consultato un altro professore, un uroginecologo, che a seguito di un esame urodinamico e di una cistoscopia (senza anestesia) mi ha diagnosticato una vescica iperattiva che sto attualmente trattando con D-Mannosio Plus e Betmiga ma senza risultati concreti. A breve dovrò effettuare infiltrazioni vescicali di Ialuril. Per i disturbi vaginali nessuno sa darmi una diagnosi (a cosa è dovuta questa flogosi perenne se non è presente alcun batterio?) e soprattutto nessuno pare sia disposto ad effettuare una biopsia vescicale per escludere o confermare una cistopatia interstiziale. Il secondo professore ha escluso quest'ultima poiché la capienza vescicale dell'esame urodinamico non era tipica di pazienti affette da c. i. e inoltre perché sostiene che un esame cistoscopico sia impossibile da effettuare senza previa anestesia in queste pazienti. Mi rivolgo a voi perché non è possibile alla mia età avere simili problematiche senza una diagnosi certa e senza una cura che comunque ne attenui i sintomi. Potrebbe essere presente un problema intestinale? Mi consigliate di procedere con le infiltrazioni di Ialuril, o sarebbe il caso di effettuare una biopsia? Inoltre, queste influenzerebbero l'esito della biopsia o no? Mi scuso per avervi rubato del tempo, ma tenete conto della mia età e di una sopportazione psicologica che giorno dopo giorno diviene sempre più difficoltosa...
Aspetto con ansia un vostro responso,
Distinti Saluti
[#1]
Gentile Signorina,
la situazione è complessa ed è difficile entrare in causa dove già altri Colleghi si sono espressi. Noi riteniamo nel suo caso nettamente preponderante l'aspetto intestinale del problema, che invece finora non ci pare sia stato affrontato, quantomeno in modo strutturato e da uno specialista specifico, ovvero un buon gastroenterologo dotato di molta sensibilità e pazienza. Prima di etichettare una situazione come "cistite interstiziale" è ovviamente necessario avere anche un riscontro bioptico (es. presenza di mastociti nel tessuto all'esame istologico), pertanto la cistoscopia dovrebbe essere ripetuta anche con un minimo di sedazione, cosa che permette anche una valutazione più completa e meno affrettata.
Saluti
la situazione è complessa ed è difficile entrare in causa dove già altri Colleghi si sono espressi. Noi riteniamo nel suo caso nettamente preponderante l'aspetto intestinale del problema, che invece finora non ci pare sia stato affrontato, quantomeno in modo strutturato e da uno specialista specifico, ovvero un buon gastroenterologo dotato di molta sensibilità e pazienza. Prima di etichettare una situazione come "cistite interstiziale" è ovviamente necessario avere anche un riscontro bioptico (es. presenza di mastociti nel tessuto all'esame istologico), pertanto la cistoscopia dovrebbe essere ripetuta anche con un minimo di sedazione, cosa che permette anche una valutazione più completa e meno affrettata.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.2k visite dal 09/12/2013.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.