Meatite urinaria
Egregio Dottore, ho 65 anni, nel 1999 operato alla prostata con metodica laser,nel 2001 operato alla prostata con metodo turp-Marzo 2011, resezione di papilloma in vescica di basso grado;Settembre 2011, resezione di due papillomi in vescica di basso grado;Agosto2012 ciclo di sei instillazioni vescicali con BCG, secondo ciclo sospeso per forte intolleranza al vaccino.Eseguiti esami urine con esiti negative, eseguito cistoscopia con esito negativo eseguiti tre tamponi uretrali con antibiogramma con esiti positivi a Staphylococcus haemolyticus e enterococcus faecalis. Dopo lunga terapia con antibiotici appropriati, eseguito tampone uretrale con esito negativo.
Poichè i disturbi (Bruciore) al meato urinario sono continuati ho eseguito, ancora un tampone uretrale con abg con il seguente risultato:Miceti-l’esame ha dato esito negativo,Colt. secreto uretrale:germe1 microrganismi STREPTOCOCCUS AGALACTIAE sensibile a:Linezolid mc 2 breakpont 2,00Moxfloxacina mc 0,25 breakpont 0,50Teicloplanina mc 0,5 breakpont 2,00Trimestopri/sulmetossazolo mc 10 breakpont 1,00Vancomicina mc 0,5 breakpont 2,00.Cura effettuata per 10 giorni con Avalox, eseguito tampone uretrale e urocoltura con esiti negativi. visite effettuate da due dermatologi e due venereologi, i quali non hanno riscontrato niente di rilevante.Altre visite effettuate da due specialisti in urologia, uno ha riscontrato una stenosi uretrale,l’altro invece con il seguente responso:pene con lieve arrossamento a livello del meato uretrale esterno,il consiglio è stato applicazioni topiche di balanilgel cistoman, acqua borica. Recentemente eseguiti. Eco addome,citologia,emocromo- uro coltura P.S.A, creatinina cistoscopia flessibile tutti con esiti negativi. Purtroppo il bruciore al meato urinario è rimasto immutato. Tenuto conto di quanto sopra dettagliato, le chiedo gentilmente un suo parere, devo rassegnarmi e continuare a soffrire non so per quanto tempo ancora o posso sperare in qualcosa che possa debellare questo maledetto disturbo al meato urinario?.
Grazie.
Fred
Poichè i disturbi (Bruciore) al meato urinario sono continuati ho eseguito, ancora un tampone uretrale con abg con il seguente risultato:Miceti-l’esame ha dato esito negativo,Colt. secreto uretrale:germe1 microrganismi STREPTOCOCCUS AGALACTIAE sensibile a:Linezolid mc 2 breakpont 2,00Moxfloxacina mc 0,25 breakpont 0,50Teicloplanina mc 0,5 breakpont 2,00Trimestopri/sulmetossazolo mc 10 breakpont 1,00Vancomicina mc 0,5 breakpont 2,00.Cura effettuata per 10 giorni con Avalox, eseguito tampone uretrale e urocoltura con esiti negativi. visite effettuate da due dermatologi e due venereologi, i quali non hanno riscontrato niente di rilevante.Altre visite effettuate da due specialisti in urologia, uno ha riscontrato una stenosi uretrale,l’altro invece con il seguente responso:pene con lieve arrossamento a livello del meato uretrale esterno,il consiglio è stato applicazioni topiche di balanilgel cistoman, acqua borica. Recentemente eseguiti. Eco addome,citologia,emocromo- uro coltura P.S.A, creatinina cistoscopia flessibile tutti con esiti negativi. Purtroppo il bruciore al meato urinario è rimasto immutato. Tenuto conto di quanto sopra dettagliato, le chiedo gentilmente un suo parere, devo rassegnarmi e continuare a soffrire non so per quanto tempo ancora o posso sperare in qualcosa che possa debellare questo maledetto disturbo al meato urinario?.
Grazie.
Fred
[#1]
Gentile Signore,
il risultato dei tamponi uretrali è sepre da considerare con molto senso critico e da correlare attentamente con i disturbi e le alterazioni locali riscontrabili alla visita. L'ultimo tratto dell'uretra spesso ospita batteri comuni a tutta l'area genitale (cosiddetti "saprofìti") dal significato perlopiù innocuo. Lo streptococco è di certo fra questi. Talora, l'insistere con terapie antibiotiche energiche e protratte, a fronte della temporanea soddisfazione di veder negativizzare le colture, è causa di importanti alterazioni della flora batterica intestinale e la selezione di batteri sempre più resistenti. In quanto al suo disturbo, in assenza di manifestazioni clamorose, come una secrezione attiva dall'uretra, è molto difficile che la causa del disturbo sia proprio in quel punto. Molto spesso questi disturbi "alla punta" sono irradiati in avanti attraverso la ben rappresenata innervazione dell'uretra e del pene, a partire dalla zona prostatica, assai più soggetta ad alterazioni infiammatorie, non necessariamente su base infettiva. La più classica riprova di questo è la frequente assenza, o scarsità, di globuli bianchi all'esame delle urine. In queste situazioni più che altro possono essere efficaci i comuni anti-infiammatori e la scrupolosa osservanza dei consueti consgli sullo stile di vita (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica e sessuale) che sempe vengono impartite in caso di disturbi prostatici. Di queste potrà trovare facilmente traccia anche su questo stesso sito.
Saluti
Saluti
il risultato dei tamponi uretrali è sepre da considerare con molto senso critico e da correlare attentamente con i disturbi e le alterazioni locali riscontrabili alla visita. L'ultimo tratto dell'uretra spesso ospita batteri comuni a tutta l'area genitale (cosiddetti "saprofìti") dal significato perlopiù innocuo. Lo streptococco è di certo fra questi. Talora, l'insistere con terapie antibiotiche energiche e protratte, a fronte della temporanea soddisfazione di veder negativizzare le colture, è causa di importanti alterazioni della flora batterica intestinale e la selezione di batteri sempre più resistenti. In quanto al suo disturbo, in assenza di manifestazioni clamorose, come una secrezione attiva dall'uretra, è molto difficile che la causa del disturbo sia proprio in quel punto. Molto spesso questi disturbi "alla punta" sono irradiati in avanti attraverso la ben rappresenata innervazione dell'uretra e del pene, a partire dalla zona prostatica, assai più soggetta ad alterazioni infiammatorie, non necessariamente su base infettiva. La più classica riprova di questo è la frequente assenza, o scarsità, di globuli bianchi all'esame delle urine. In queste situazioni più che altro possono essere efficaci i comuni anti-infiammatori e la scrupolosa osservanza dei consueti consgli sullo stile di vita (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica e sessuale) che sempe vengono impartite in caso di disturbi prostatici. Di queste potrà trovare facilmente traccia anche su questo stesso sito.
Saluti
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.5k visite dal 09/12/2013.
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