Candidosi
Salve,
Da diversi mesi ormai soffrivo di bruciore al glande dopo i rapporti, ultimamente questo bruciore erra sempre presente e così sono andato a fare una visita urologica. L'urologo mi ha diagnosticato una candida, dandomi come cura Diflucan 150 gr una pastiglia subito, e una la settimana seguente, e applicazione di Pevisone latte sulla zona da trattare, due volte al giorno per otto giorni. Ora sono all'ottavo giorni ma la situazione non accenna a migliorare, anzi, il bruciore è leggermente aumentato. Ho chiamato il dottore che mi ha detto di passare da lui lunedi prossimo (riceve il lunedi), dicendo che comunque ci vuole un pò perchè vada via l'infezione. Ciò che vorrei chiedere è: è possibile che la situazione non sia migliorata? inoltre nell'ultimo mese ho notato secrezioni maleodoranti, e in questi giorni questo odore forte c'è sempre. è possibile che la diagnosi sia sbagliata e non si tratti di candida? ho letto di balanite, in caso la cura cambia?
Scusate lo sproloquio ma non so più dove sbattere la testa.
Grazie a chi vorrà rispondermi
Da diversi mesi ormai soffrivo di bruciore al glande dopo i rapporti, ultimamente questo bruciore erra sempre presente e così sono andato a fare una visita urologica. L'urologo mi ha diagnosticato una candida, dandomi come cura Diflucan 150 gr una pastiglia subito, e una la settimana seguente, e applicazione di Pevisone latte sulla zona da trattare, due volte al giorno per otto giorni. Ora sono all'ottavo giorni ma la situazione non accenna a migliorare, anzi, il bruciore è leggermente aumentato. Ho chiamato il dottore che mi ha detto di passare da lui lunedi prossimo (riceve il lunedi), dicendo che comunque ci vuole un pò perchè vada via l'infezione. Ciò che vorrei chiedere è: è possibile che la situazione non sia migliorata? inoltre nell'ultimo mese ho notato secrezioni maleodoranti, e in questi giorni questo odore forte c'è sempre. è possibile che la diagnosi sia sbagliata e non si tratti di candida? ho letto di balanite, in caso la cura cambia?
Scusate lo sproloquio ma non so più dove sbattere la testa.
Grazie a chi vorrà rispondermi
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Gentile Giovanotto,
la diagnosi di candidosi genitale nel maschio può essere fatta "ad occho" nelle situazioni più conclamate, ma la certezza può derivare solo da un tampone prepuziale e relativa coltura. E' raro che la candida non si risolva con opportuna terapia, pertanto se la situazione è addirittura peggiorata con l'applicazione del cortisone, senz'altro la situazione deve essere rivalutata per gli opportuni provvedimenti. Nell'attesa, le raccomandiamo di non utilizzare detergenti intimi troppo aggressivi, ma di provvedere all'igiene locale unicamente con acqua e detergente neutro (quello per i neonati).
Saluti
la diagnosi di candidosi genitale nel maschio può essere fatta "ad occho" nelle situazioni più conclamate, ma la certezza può derivare solo da un tampone prepuziale e relativa coltura. E' raro che la candida non si risolva con opportuna terapia, pertanto se la situazione è addirittura peggiorata con l'applicazione del cortisone, senz'altro la situazione deve essere rivalutata per gli opportuni provvedimenti. Nell'attesa, le raccomandiamo di non utilizzare detergenti intimi troppo aggressivi, ma di provvedere all'igiene locale unicamente con acqua e detergente neutro (quello per i neonati).
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Utente
Buona sera, vi scrivo per il problema segnalato nei messaggi precedenti. Ho eseguito la terapia segnata sopra senza risultati, allora ho chiamato il mio dottore che mi ha semplicemente detto di continuare con diflucan. Io allora ho preferito chiedere un secondo parere e rivolgermi ad un secondo esperto, che però alla visita ha detto che secondo lui non è nemmeno candida perchè non vedeva grandi problemi alla vista. Ha detto che è solo bruciore e di fare una settimana di ginocanesten. io ho chiesto se potevo fare un tampone per essere sicuro o per sapere almeno se c' è qualcosa o meno e lui mi ha risposto che non si fa il tampone se non si è sintomatici (non ho molto capito questo discors visto che sintomi ne ho eccome anche se alla vista non li ha visti). io comunque ho effettuato dieci giorni di ginocanesten, ma la situazione è pressochè uguale con bruciori, che aumentano dopo il rapporto, e ciò sta influendo di molto sulla mia relazione dato che nell'ultimo mese sono riuscito ad avere un rapporto con la mia ragazza solo una volta per paura del bruciore successivo.
Vorrei sapere quale è il prossimo passaggio, cosa devo fare, perchè ho già pagato parecchi soldi per queste visite e ancora non mi hanno detto niente, e onestamente la mia situazione finanziaria non è delle migliori quindi non vorrei tornarre a pagare per sntirmi dire che non sanno cos'ho. che esami potrei richiedere?
Vorrei sapere quale è il prossimo passaggio, cosa devo fare, perchè ho già pagato parecchi soldi per queste visite e ancora non mi hanno detto niente, e onestamente la mia situazione finanziaria non è delle migliori quindi non vorrei tornarre a pagare per sntirmi dire che non sanno cos'ho. che esami potrei richiedere?
[#4]
Gentile Giovanotto,
la mancata efficacia di tutte le cure effettuate mirate ad una ipotetica candidosi rende ormai più che evidente quanto non sia questa la causa del suo disturbo. Purtroppo l'impossibilità di una valutazione diretta, non solo per la visita, ma anche per discutere con molta attenzione il manifestarsi del suo disturbo, ci impadisce di essere più precisi. Abbiamo peraltro il sospetto che, come molto spesso accade, questi "fastidi" al glande non abbiano un'origine locale, ma siano espressione dell'irradiazione anteriore di un disturbo più profondo presente a livello della prostata. Questa è solo un'ipotesi, ma nella nostra esperienza ha spesso dato un senso a situazioni in cui i fastidi al glande erano correlati ad un aspetto locale pochissimo o per nulla alterato e l'applicazione di creme e cremine varie non aveva dato il risultato sperato. Non vi sono accertamenti particolari di cui sia ragionevole l'esecuzione, è invece necessario confrontarsi con un nostro Collega con il quale si riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia. Non è assolutamente detto che questo professionista debba essere necessariamente consultato privatamente, vi sono molti centri urologici ospedalieri pubblici che dispongono di ambulatori nei quali, a fronte del solo pagamento del "ticket" si può probailmente essere visitati da un Collega dotato della necessaria competenza e, soprattutto, pazienza.
Saluti
la mancata efficacia di tutte le cure effettuate mirate ad una ipotetica candidosi rende ormai più che evidente quanto non sia questa la causa del suo disturbo. Purtroppo l'impossibilità di una valutazione diretta, non solo per la visita, ma anche per discutere con molta attenzione il manifestarsi del suo disturbo, ci impadisce di essere più precisi. Abbiamo peraltro il sospetto che, come molto spesso accade, questi "fastidi" al glande non abbiano un'origine locale, ma siano espressione dell'irradiazione anteriore di un disturbo più profondo presente a livello della prostata. Questa è solo un'ipotesi, ma nella nostra esperienza ha spesso dato un senso a situazioni in cui i fastidi al glande erano correlati ad un aspetto locale pochissimo o per nulla alterato e l'applicazione di creme e cremine varie non aveva dato il risultato sperato. Non vi sono accertamenti particolari di cui sia ragionevole l'esecuzione, è invece necessario confrontarsi con un nostro Collega con il quale si riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia. Non è assolutamente detto che questo professionista debba essere necessariamente consultato privatamente, vi sono molti centri urologici ospedalieri pubblici che dispongono di ambulatori nei quali, a fronte del solo pagamento del "ticket" si può probailmente essere visitati da un Collega dotato della necessaria competenza e, soprattutto, pazienza.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 03/12/2013.
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